RAPIMENTO - 2 parte -

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POV ANTHONY

Aprii gli occhi lentamente. Non capivo dov'ero e non provavo alcun tipo di dolore. Solo un costante e fastidioso bruciore ai polsi e alle caviglie. Volevo passarmi le dita tra i capelli, un mio gesto inconscio dettato dal nervosismo, ma il mio movimento fu bloccato da un rumore sordo e metallico. Anche il bruciore al polso aumentò, tanto da farmi stringere i denti ed abbassare nuovamente il braccio. Solo ora mettevo a fuoco di essere incatenato. E non con semplici catene, ovviamente queste erano d'argento. Chiunque sia stato a farmi questo, sapeva perfettamente come rendermi innocuo.

Dov'ero? Perché non ricordavo cos'era successo?

Guardavo intorno alla ricerca di dettagli. Non era una stanza. Non c'erano muri, né finestre. Avevo la vista annebbiata. Ma com'era possibile? L'oscurità mi circondava e mi sforzavo di mettere a fuoco i particolari di questo posto. Rocce! Ero circondato da sole rocce e da un forte odore di umidità. Da lontano sentivo i battiti ed il pulsare dei cuori, lenti e sicuri, altri invece veloci e pervasi dal terrore. Animali, predatori e prede. Percepivo anche le fronde degli alberi muoversi, provocando leggeri fruscii di foglie. Chiaro segno che c'era un po' di brezza. Ero dunque da qualche parte in mezzo ad una foresta, incatenato in una grotta.

Mi sforzai di deviare la mia mente su come io sia finito qui, ma un rumore di passi mi distrasse dal mio intento. Erano in due e dalla puzza che colpiva le mie narici non potevano essere altro che dei cani bastardi.

"Ciao Anthony. Ben svegliato."

"Andrew!" Ringhiai.

"Risparmia le forze, uomo innamorato. Ora non sei in condizioni di fare un bel niente. Recupererai, non ti preoccupare. Era solo una dose non letale di verbena. Ci servi vivo... almeno per il momento."

Dovevo scoprire di più su cosa avevano in mente e sapevo che l'unico modo era provocarlo. Era talmente patetico col suo ego smisurato e la sua ignoranza che non si rendeva neanche conto di come e quando apriva bocca in modo improprio.

"Ti servo vivo davvero o semplicemente non hai il fegato di farmi fuori? O lo scorrere del tempo ti ha reso un cane eunuco dell'istinto naturale a portare via la vita ai succhia sangue come me?"

Lo sentii ringhiare profondamente, mentre il suo sguardo perforava le mie iridi.

"Come ti permetti sanguisuga schifosa! Fosse per me non vivresti neanche una manciata di minuti in più. Ma purtroppo c'è qualcun altro che desidera divertirsi con te. Sarai lo scempio della tua fottuta razza, appena si spargerà la voce che un mostro invincibile come te è stato facilmente annientato da un miserabile umano."

"Pensi che Christopher riuscirà ad avvicinarsi? Credimi che tutto l'argento del mondo non mi farà essere innocuo!"

"Ah davvero? Vedremo se sarai così spavaldo tra qualche giorno, visto che non ho nessuna intenzione di nutrirti!"

"Cosa volete Andrew? Facciamola finita subito!"

"Non credo proprio! Dobbiamo aspettare l'amore della tua vita! Senza di lei non apriremo le danze, mio caro amico."

"Lasciate Madlene fuori da questa storia. Ha già sofferto abbastanza a causa di tutti voi! E poi cosa centra lei con Adel?"

La sua profonda risata echeggiò nella caverna. "E tu credi che ti trovi qui per la storia di Adel? Povero sciocco! Tu sei qui a causa di Madlene! Appena verrà a salvarti, proverete entrambi la sofferenza, credimi! Christopher ha perso un patrimonio per colpa tua e tu guarderai lui a prendersi la tua donna."

Anthony and MadleneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora