Il corridoio sembrava lunghissimo, ma non volevo mettermi a correre così camminai a passo svelto, ma velocizzai la mia andatura quando sentii la porta della mia aula sbattere, mi tranquillizzai quando sentii le risate degli altri ragazzi allontanarsi nella direzione opposta; la porta era a nemmeno mezzo metro da me quando senti una mano sulla spalla, ebbi un sussulto, mi girai e vidi Aaron con un sorrisetto sulla faccia tanto bello quanto fastidioso, vidi la sua mano avvicinarsi al mio viso, avrei davvero voluto sottrarmene, ma mi aveva messo con le spalle al muro, così controvoglia lo lasciai fare: mi sposto una ciocca dal viso, si avvicinava sempre di più, ma io ero impotente, cazzo odiavo quella situazione, i suoi occhi mi squadrarono dal basso verso l'alto, quando arrivo agli occhi le nostre bocche erano a pochi millimetri di distanza, il corridoio era insolitamente silenzioso, sentivo solo i nostri respiri e il mio cuore che batteva all'impazzata, quando improvvisamente la sua voce sovrastò quel silenzio " Lo sai che è maleducazione non salutare?" disse sottovoce, mentre affogavo nell'azzurro dei suo occhi che erano fissi sui miei. Non volevo farmi sottomettere, così cercai di allontanarmi, lui di scatto prese le mie mani e le mise all'altezza del mio volto contro il muro, ora ero letteralmente impotente; lui sorrise, lo avrei ucciso, " Ma io sono beneducato quindi..." disse sempre sottovoce, poi si avvicinò pericolosamente alla mia bocca, cercai di liberarmi, ma niente; mentre mi agitai sentii le sue labbra sfiorarmi metà sulla bocca e metà sulla guancia io rimasi impietrita ma subito mi ripresi quando sentii la sua presa allentarsi sui miei polsi, "Lasciami cretino!" ringhiai, sicura di me, lui sorrise e la sua risata rimbombò nel corridoio; mi lasciò e senza fare più parola percorse il corridoio mentre io rimasi lì a fissarlo, finché non girò l'angolo e io lo vidi scomparire, lo guardavo in maniera completamente diversa rispetto a stamattina, ora mi sentivo in dovere di proteggere le mie labbra da lui, anche se quando mi aveva sfiorato, avevo provato una sensazione così... Non so nemmeno come definirla, era stato qualcosa di così paradisiaco... Ok sono gli ormoni, a me non piace e non si deve più permettere di fare una cosa del genere, non deve neanche sfiorarmi.
Appena la realta sovrasto il rumore dei miei pensieri mi catapultai nel bagno, avevo il viso in fiamme e tenevo gli occhi fissi sul pavimento, improvvisamente sentii di nuovo una mano sulla spalla sobbalzai e vidi un viso maschile e preoccupato, no un attimo, maschile?
" Tutto ok?" disse dolcemente; due occhioni blu, leggermente coperti da un ciuffo di capelli corvini, mi fissavano; chiunque fosse era davvero bello, sentii le ginocchia afflosciarsi per la tensione che si stava creando e la rabbia che mi aveva appena abbandonata, "Si, si!" risposi insicura, " Non voglio darti fastidio" mi disse con un sorriso smagliante " Ma questo è il bagno dei ragazzi", sentii le mie guance surriscaldarsi, " Ehi, non ti preoccupare, non è tanto grave" disse in tono comprensivo ridendo sotto i baffi e continuando a sorridermi , " lo so" dissi imbarazzata " g-grazie" balbettai, e corsi filata in classe. Dov'era finita la me stessa, forte, con la risposta sempre pronta e la cattiveria come scudo?
ATTENDO I VOSTRI COMMENTIII 🙏
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BIG_CRUSH
Teen FictionClara, ha cambiato da piccola paese, ora vive a Boston, sta appena iniziando il primo liceo con le sue due migliori amiche; lei è convinta di non volere altro amore nella sua vita, l'ha devastata già una volta, ma in realtà lei lo desidera, più di o...