Capitolo 1824

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G: bugiarda?

T: tutte queste cose che hai tirato fuori sono solo scuse!

G: non è così. È la verità e lo sai anche tu.

T: quello che so,è che non ti andrà bene mai nessuno perché nessuno è lui. Tu stravedi per lui anche se non ha nulla di speciale.

Mi volto verso Jacopo nel momento in cui lo sento fare un passo,ma cerco di fargli capire di rimanere fermo. Ora Tommaso è arrabbiato e "giustamente" cerca di attaccarmi in ogni modo,ma non voglio scendere al suo livello e nemmeno Jacopo dovrebbe.

G: ti ho detto che lui non c'entra.

T: oh andiamo Gaia,ma pensi che sia scemo? Lo guardi sempre in quel modo...

G: quale modo scusa? Gli voglio bene: è il mio migliore amico.

T: non si guarda un amico così. Almeno abbi il coraggio di dirmi la verità e non nasconderti come una bambina!

G: sei arrabbiato ti capisco,ma...

T: sei solo una stupida ragazzina che si è fatta abbindolare da un pupazzo che non vede l'ora di manovrati come vuole.

Senza che possa controllarmi,carico il braccio e la mia mano si va a stampare sulla sua guancia con forza. Non so cosa mi sia preso,ma il modo in cui mi stava parlando e la rabbia con cui mi guardava non mi piacevano per niente.

J: Gaia...

G: no,sto bene tranquillo.

T: ma sei pazza?!

G: non sei nessuno per parlarmi così!

T: e tu non sei nessuno per darmi uno schiaffo!

Tommaso si sta accarezzando la guancia,ormai rossa,con la mano continuando a guardarmi molto male. Fa un passo verso di me,ma prima che riesca a farne un altro Jacopo mi si piazza davanti mettendosi tra di noi.

J: fossi in te mi fermerei qui.

T: levati! Tu hai già fatto abbastanza,non credi?

J: credimi non ho fatto l'unica cosa che avrei dovuto fare da tempo. Ora te lo ripeto: fai un passo indietro.

G: Jacopo non preoccuparti. - gli sfioro il braccio - Sto bene.

T: hai sentito? Sta benone.

J: io ho sentito e tu? Fai un passo indietro!

Nonostante io stia cercando di farlo calmare,Jacopo continua imperterrito a guardare Tommaso dritto negli occhi. Gli scandisce bene le parole,come se volesse farlo suonare come un ultimo avvertimento. Sorprendentemente Tommaso fa quello che gli dice,ma Jacopo rimane comunque davanti a me.

T: stai sbagliando Gaia. Non ti vorrà mai bene come speri tu.

G: mi dispiace Tommy: non avrei voluto ferirti né darti uno schiaffo,ma lo hai voluto tu.

T: appena troverà una ragazza più bella,ti lascerà senza pensarci due volte.

J: se non la pianti,giuro che...

G: per favore! Basta voi due!

Prendo Jacopo per il braccio e lo trascino dietro di me. Apprezzo davvero tanto il suo volermi sempre difendere,ma sa che Tommaso lo vuole provocare e non dovrebbe cedere. Anche io ho sbagliato perché non avrei dovuto colpirlo.

G: qui si tratta di me e io - guardo Tommaso - ho deciso che non voglio più continuare. Mi dispiace,ma è così.

T: ok,ho capito. Non serve che lo ripeti più. Non piangere quando però ti lascerà.

G: non piangerò grazie per l'interessamento.

T: vi auguro ogni bene allora.

Pronuncia queste ultime parole con cattiveria e risentimento prima di girare i tacchi e andarsene. Sapevo che se la sarebbe presa e so di aver preso la scelta migliore per me,ma comunque mi dispiace. Non amo fare del male alle persone,chiunque esse siano. Lo osservo andare via, ma poi mi sento prendere la mano.

J: tutto ok?

G: sì... - guardo le nostre mani unite - non avresti dovuto scaldarti così però.

J: lo so,ma quando si è avvicinato con quello sguardo,ho avuto paura potesse farti del male.

G: non credo lo avrebbe fatto davvero.

J: scusami se ho preferito non dargli nemmeno l'occasione e non rischiare.

Non posso non accennare un sorriso nel vederlo con quell'espressione seria sul viso perché ho sempre apprezzato questo lato protettivo nei miei confronti. So che non è il ragazzo che ha dipinto Tommaso. Mi avvicino ancora di più a lui e catturo subito il suo sguardo confuso.

J: che c'è?

G: baciami.

J: aspetta... cosa?!

G: baciami.

J: perché?

G: perché voglio dare un bacio vero. E voglio che me lo dia tu.

Continuo a guardarlo con un leggero sorriso sulle labbra perché lo trovo adorabile quando lo lascio senza parole. Ci mette qualche secondo prima di metabolizzare la mia "richiesta",ma poi si avvicina. Mi accarezza la guancia delicatamente,portandomi verso di lui. I nostri visi si avvicinano molto lentamente,fino a quando arriviamo a pochi millimetri uno dalle labbra dell'altra. Esita qualche secondo,ma poi le nostre bocche si uniscono. Non so quello che saremo o diventeremo,ma quello che so è che ora voglio lui: voglio che sia presente nella mia vita a prescindere da tutto. Ammetto che è strano questo bacio,ma mi piace ogni secondo di più. All'inizio ero un po' impacciata,ma poi le mie labbra hanno iniziato a muoversi da sole. È leggermente strano anche il momento in cui sento la sua lingua a contatto con la mia,ma ormai sono troppo presa da questo bacio per rendermi conto del resto. Dopo quella che mi sembra un'eternità,le nostre labbra si separano ma continuiamo a rimanere vicini e a guardarci negli occhi.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 10Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora