Capitolo 1826

172 9 5
                                    

Jacopo Pov's

Entro nel ristorante e mi metto in fila: non è una novità che ci siano tante persone in questo genere di ristoranti,visto che va molto di moda. Ne approfitto per mandare un paio di messaggi a papà per dirgli che tra me e Gaia ora va tutto come dovrebbe andare. Non posso negare di essere estremamente contento perché io tengo molto a lei. Non sono un ragazzino idiota e sono consapevole che potremmo non stare insieme per sempre,ma alla nostra età dobbiamo goderci il presente. Sicuramente anche se non andasse come speriamo,rimarrà sempre la mia migliore amica. Servite le due persone prima di me,è il mio turno e prendo un po' di tutto come deciso con Gaia. Quando esco,la trovo al telefono a qualche passo da dove l'avevo lasciata. Mi fa segno di aspettare un attimo,così rimango fermo. Non capisco bene quello che dice,ma dopo pochissimo riattacca venendo verso di me.

G: scusami,mi ha chiamato Asia.

J: tranquilla. Qualche problema?

G: no no,mi ha solo chiesto come è andata: la conosci.

J: la perpetua della città.

G: già... - sbircia nei sacchetti che ho in mano - allora hai preso tutto?

J: certo,guarda.

Apro le buste per farle vedere più o meno tutto quello che ho preso: è ancora caldo e visto il periodo,lo sarebbe rimasto tranquillamente fino a casa. Lei come al solito è super entusiasta,così riprendiamo subito a camminare con destinazione gelateria.

G: hai speso tanto?

J: l'accordo era io cibo,tu gelato: non si è parlato di dirsi quanto spendiamo.

G: ok,ci ho provato. - mi sorride - Che gusti di gelato prendiamo?

J: fai tu,sai quali mi piacciono.

G: prendo anche delle cialde e quelle cose buone da mettere sopra.

Il gelato è uno dei suoi cibi preferiti,soprattutto quello della gelateria vicino casa sua che come dice sempre lei "non lo batte nessuno". Inizia ad elencarmi tutte le cose che vorrebbe comprare e anche se adoro il suo entusiasmo,credo si stia facendo prendere la mano.

J: piattola respira. - le sorrido - Di questo passo ti verrà un infarto.

G: sono solo contenta.

J: e mi fa piacere,ma se sei così felice solo per del gelato non voglio sapere cosa faresti se succedesse qualcosa di più grande.

G: ma non sono così contenta solo per il gelato.

Mi guarda con quei suoi occhietti da furba e un leggero sorriso accennato: non mi serve molto altro per capire che sta parlando di me. Le sorrido perché sono davvero grato che finalmente possa sentirsi se stessa e spensierata,senza quel tipo sempre pronto a tarparle le ali.

J: pensi che ti darà ancora fastidio?

G: chi?

J: come chi? Tommaso. Dopotutto andate a scuola insieme.

G: non credo...

J: se mai dovesse crearti problemi,sappi...

G: che devo fartelo sapere,lo so.

J: stavo per dire che gli avrei spaccato la faccia,ma va bene dai.

Gaia mi prende la mano mettendosi a ridere,ma io sono molto serio. Quando nel parco Tommaso si era fatto avanti in quel modo verso di lei,avrei fatto qualunque cosa per fermarlo. Non amo in generale chi fa il prepotente con le ragazze,ma Gaia non me la deve toccare nessuno.

G: guarda. Ecco la gelateria: entra con me.

Non mi lascia molta scelta perché,prendendomi la mano,mi trascina dentro la gelateria. Anche qui ci sono già dei clienti dentro e quindi mentre aspettiamo,ne approfittiamo per guardarci intorno e in una gelateria robe da guardare ce n'è davvero molte.

G: guarda che torta!

J: è bellissima.

G: io non so come facciano a farle così.

J: beh dai è normale: è il loro lavoro.

G: togli poesia ad ogni cosa.

J: tu ne aggiungi fin troppa.

Ci scambiamo un sorriso,anche se lei mi da una piccola spinta guardandomi leggermente esasperata. Riconosco che essendo un maschio sono molto meno attento a queste cose,ma lei era davvero sempre troppo elettrizzata. Continuiamo a guardarci intorno,fino a quando arriva il nostro turno.

X: cosa posso darvi ragazzi?

G: ci servirebbe un kilo e mezzo di gelato.

X: perfetto. - prende la vaschetta - Dimmi tutto.

G: allora.... ci mette cioccolato,crema,fragola,stracciatella,caffè e limone.

X: volete qualcosa sopra?

G: sopra... magari i granelli al cioccolato,ma poi mi da otto di quelle cialde rotonde.

X: perfetto.

Il signore continua a riempire la vaschetta di gelato,mentre io e Gaia lo guardiamo: credo che lo facciano tutti,non tanto per controllare ma per vedere il gelato e farci venire l'acquolina in bocca prima del tempo. Dopo aver riempito la vaschetta,la chiude mettendola in una borsina e insieme mette le cialde,aggiungendo anche qualche cucchiaino di plastica e dei tovagliolini.

X: siete a posto così ragazzi?

G: sì grazie mille.

X: di nulla. - ci sorride - Sono 27,50 euro.

G: va bene.

Gaia prende il portafoglio dalla sua borsa e paga,aspettando che il signore le dia il resto. Mentre lei aspetta,io prendo la busta che ci è stata messa davanti agli occhi e una volta fatto,salutiamo ed usciamo. A questo punto dobbiamo andare dritti a casa,perché abbiamo tutto.

G: oggi ci siamo allenati in pratica alla fine.

J: meno male che abitiamo vicini... sapevo che avrei dovuto prendere la macchina.

G: almeno potremo mangiare tutta questa roba con meno sensi di colpa.

J: tanto domani ci basta una pattinata e se ne va tutto.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 10Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora