La Prima Prova

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Era giunto il momento, la Prima Prova era lì ad attenderlo. I giorni precedenti erano stati abbastanza pesanti per Harry, tutta la scuola sembrava essere contro di lui, ma qualcuno aveva avuto atteggiamenti più strani del solito. Draco Malfoy, ad esempio, gli era sembrato preoccupato, cosa insolita. Un giorno però, Harry lo sentì scommettere contro di lui con il suo amichetto Zabini. Si disse che era probabilmente tornato in sè. Harry rimuginava su quella prova che lo tormentava da ormai lunghi giorni, si diresse all'estremità della tenda, quasi a voler scappare da lì. Sentì la tenda muoversi accanto a sè, ma non si mosse.
- Potter?- disse la voce dall'altro lato della tenda. 
Harry si affacciò furtivo e si ritrovò di fronte alla pelle diafana di un preoccupatissimo Draco Malfoy. Quest'ultimo lo trascinò fuori dalla tende prendendolo per un polso.
- Che vuoi? Ti sei ammattito?- sbraitò Harry.
Malfoy gli strinse le mani sulle spalle e lo guardò fisso negli occhi, poi parlò: - Non farti uccidere, stupido Potter-. Harry aprì la bocca per ribattere, ma Draco lo zittì - Non farti uccidere, capito?- Poi lo lasciò andare, un ultimo sguardo e si dileguò per raggiungere il suo posto tra gli spalti. Harry era a dir poco confuso, che diavolo voleva ora Malfoy? Non era sempre stato lui a volerlo morto? Ripensandoci bene però, Malfoy non aveva mai tentato di uccidere Harry, avevano avuto parecchio da dirsi, ma non ricordava un momento in cui Draco avesse messo a rischio la sua vita. Cercò di scacciare il pensiero di quel Serpeverde che si era intrufolato fin lì per dirgli di non farsi uccidere "Beh grazie tante, Draco, era proprio quello che..." il pensiero di interruppe. Da quando aveva iniziato a chiamarlo Draco?? Fu come se in quel momento riconobbe l'anima che abitasse quel corpo diafano. Decise di non dare ascolto al lamento delle sue viscere e di affrontare la prova. Durante il momento della scelta dei draghi gli era toccato l'Ungaro Spinato, piuttosto insidioso. Appena scese in campo si gettò senza pensarci due volte sull'uovo dorato che giaceva in mezzo all'arena, ovviamente il drago fu più scaltro e tirò un colpo di coda che per poco non lo uccideva. Gettò un'occhiata rapida sugli spalti e lo vide subito, Malfoy aveva un'aria a dir poco terrorizzata, Harry pensò perfino che avrebbe potuto piangere da un momento all'altro. Decise di continuare a rimanere concentrato sulla sua prova e dopo tanti pericoli scampati, si fiondò a capofitto con la Firebolt sull'uovo dorato e lo acciuffò. Un'altra rapida occhiata agli spalti ed ebbe un tuffo al cuore: il biondo Serpeverde gli sorrise e lui gli rivolse un confuso sorriso di rimando. 
La prova era finita, ora era il momento di festeggiare nella Sala Comune dei Grifondoro. Tutti celebravano il signor Potter, che nonostante i suoi quattordici anni era stato all'altezza degli altri tre. Dopo varie grida e schiamazzi fu il momento di aprire l'uovo e scoprire finalmente il suo contenuto. Girò deciso la specie di manopola che lo sormontava e all'improvviso si sentì la testa scoppiare e i timpani forati, lo richiuse all'istante. Non aveva più molta voglia di fare festa, così ripose l'uovo al sicuro e uscì dalla Sala Comune rossa e oro per prendere un po' d'aria in tranquillità.
Uscì a testa bassa dal ritratto della Signora Grassa, poi si fermò come paralizzato.
- Che ci fai qui ora?- usò un tono fin troppo aggressivo forse, ma se ne rese conto quando era ormai troppo tardi per potersi scusare.
- Io... Volevo congratularmi con te. Sei stato bravo oggi-, ribattè l'altro con gli occhi bassi.
- Beh, grazie- rispose di fretta Harry. Fece per andarsene, quando l'altro lo trattenne per il polso. Il Grifondoro ebbe un tuffo al cuore, "che cavolo mi prende?" si chiese infuriato con se stesso. Percepì un calore immenso che si diffuse da quella stretta fino alle sue viscere. Si voltò e guardo il giovane Serpeverde negli occhi, poi ne fu rapito dalla bellezza. Si chiese in quel breve lasso di tempo se fosse del tutto normale ciò che aveva pensato, il fatto che il suo cervello cominciò ad elaborare immagini in cui i due si tenevano per mano e non si insultavano. Poi Draco lasciò la presa e Harry fu quasi ferito da quel gesto. 
- Perdonami, ero preoccupato per te- a quelle parole si sentì il cuore in gola. 
- Da quando ti preoccupi per me, Malfoy? Ricordati che siamo nemici- rispose Harry cercando di reprimere il dolore quelle ultime parole suscitarono in lui.
- Siamo nemici? Perchè apparteniamo a due Case diverse?-
- Perchè tu sei un Serpeverde!- sbottò Harry.
Draco abbassò lo sguardo, ferito, poi rispose: - Ricordi, Potter, la Cerimonia di Smistamento del nostro anno, vero? Ricordi che il Cappello Parlante indugiò molto sulla tua Collocazione e ricordi quale fu la sua prima opzione per te? Serpeverde...- Harry fece per parlare, ma Draco con un movimento della mano lo zittì. - Vedi, Potter, tu hai potuto scegliere, io sono condannato fin da prima della mia nascita, ma non per questo faccio parte dei nemici, dei malvagi. Sì, mi sono comportato in modo crudele con te in questi anni, ma solo perchè provavo un'invidia tremenda per i tuoi amici! Loro potevano starti accanto in ogni momento, io invece... Io rappresentavo il nemico ai tuoi occhi e mi hai sempre allontanato.- 
Harry lo guardò quasi sconvolto da quelle parole, non credeva che Malfoy fosse un Legilimens, in realtà non poteva affatto esserlo, ma proferì quelle parole come una risposta alla sua tacita domanda. 
Il ragazzo con gli occhiali tondi sentì uno strano effetto quando il biondo lo osservò. Dopo un tempo che sembrò interminabile parlò: - Grazie, Malfoy. Hai ragione, non per forza rappresenti un nemico, a meno che tu decida di uccidermi- a quelle parole risero insieme. Tornò quella fitta bruciante nelle profondità delle sue viscere, non si spiegava cosa fosse, non capiva, poi Draco gli prese di nuovo il polso e lo trascinò con se verso una scalinata, stavano salendo.
- Malfoy aspetta- lo fermò Harry. Il biondino si voltò con aria confusa  -Voglio solo fare due chiacchiere con te senza che nessuno ci veda. Sai, è poco prudente per me stare davanti all'ingresso dei Grifondoro col signor Potter- rise.
Il moro ricambiò la risata. Poi Draco parlò: - A proposito, hai trovato l'indizio nell'uovo?-
- Se per indizio intendi urla e strilla, allora sì, l'ho trovato-
- Prendi l'uovo, so come trovare l'indizio-.
Harry si fermò e si chiese se fosse il caso di fidarsi di Malfoy, insomma, rimaneva comunque un Serpeverde. Poi notò l'occhiata furtiva di Draco che gli intimava di muoversi e corse a prendere l'uovo nel suo baule. Cercò di passare inosservato tra la folla e uscì nuovamente. Raggiunse Draco col fiato corto, poi gli intimò di fare strada.
- Dove andiamo?- chiese il Grifondoro.
- Al bagno dei Prefetti. Ho sentito quel Diggory dire a uno dei suoi come c'era riuscito e ho pensato di dirtelo subito- aveva il fiato corto per quanto stavano correndo. Harry ebbe un sussulto. Stava davvero seguendo Malfoy in un bagno? Si doveva fermare, ma il calore che aveva sentito prima stava crescendo nelle sue viscere e ora sentiva un bruciore che si fiondava verso l'inguine, continuò a correre a perdifiato ugualmente, fino a quando il biondo davanti a lui si arresto e ci sbattè contro violentemente. Malfoy sembrò non farci caso, entrò poi furtivamente attraverso la porta nella pietra, poi fece cenno a Harry di entrare. 
- Devi immergere l'uovo sott'acqua e aprirlo-
Harry capì che era il momento di spogliarsi. Il Serpeverde lo fece con una tale disinvoltura che il moro ne fu quasi colpito. Raccolse tutto il coraggio che aveva e iniziò a togliersi la divisa, rimanendo con addosso solo i boxer. 
- Non avrai intenzione di tuffarti con quelli addosso?- disse Draco. Harry avvampò e si chiese perchè mai avrebbe dovuto toglierli, davanti a Malfoy per di più! - Non penso che tu conosca già l'incantesimo asciuga-vestiti- disse il biondo ridacchiando.
- Va bene, ma voltati-
- Andiamo Sfregiato, fai il timido?- lo beffò Malfoy.
In segno di sfida si tolse i boxer con noncuranza e rimase lì a fissare Draco Malfoy che era rimasto paralizzato in acqua. Si sentì trafiggere da quei pungenti occhi color ghiaccio. Fu il Serpeverde a rompere il silenzio: 
- Bene, ora entra.- cercò di tenere il tono della voce il più pacato possibile, ma Harry sentì comunque un brivido nella sua voce.
 Nonostante l'acqua fosse bollente, Harry tremava come una foglia. Draco gli si avvicinò fino ad aggrapparsi al bordo della grande vasca colma di schiuma. - Stai calmo- gli sussurrò gentilmente il biondino dagli occhi di ghiaccio. Poi, questo allungò una mano verso i capelli di Harry che ebbe un fremito quando la mano di Malfoy lasciò cadere delle goccioline d'acqua sulla sua fronte. Il Grifondoro si sentì avvampare di colpo e sentì uno strano movimento tra le sue gambe, come un sussulto, ma lasciò che la serpe continuasse quel movimento. Erano sempre più vicini...
- Draco, non siamo venuti qui per l'uovo?- l'aveva fatto, l'aveva chiamato per nome.

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