thirteen

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Io e Louis non parlammo di quello successo per tutta la serata.

<< Zay, domani sai cosa faremo? >> chiesi al mio migliore amico quando stavamo salendo le scale.
Lui fece alzata di spalle e poi parlò.
<< Credo andremo a visitare qualche centro di sport agonistico >> rispose, mugunai.

Non capivo il senso della gita ma poco m'importava, tanto meglio, due giorni senza stare seduti dietro a un banco.
E lontano da mio padre.
Mi chiedevo come se la stessa cavando mia madre.
Zayn si avvicinò al mio orecchio e mise una mano sulla mia spalla guardandosi intorno con aria furtiva.

<< Sta sera vengo in camera da te, non voglio stare troppo da solo con gli altri ragazzi. Forse porterò anche Liam. A te va bene? >> mi sussurrò.
<< Signorino, le conviene rimanere nella sua stanza sta notte se non vuole essere sospeso un domani >> risuonò la voce del professore alle nostre spalle.
Vidi Zayn alzare gli occhi al cielo e così feci anch'io.
Sospirò.

<< Non importa. Vorrà dire che te la spasserai da solo con Liam. Mi sembra che ti stia molto simpatico, non è così?>> gli chiesi quando fummo davanti alla porta della sua camera. Lui sorrise.

<< È simpatico, sì. Non è come gli altri ragazzi. Lui non è stupido e cazzone >> fui io a sorridere sta volta.

<< Notte Zayn >> dissi, felice del fatto che non sarebbe stato solo quella notte.

Andai verso la mia stanza guardando per terra.
Mi dispiaceva un po' non passare la notte con Zayn ma almeno mi sarei divertito un po' con Niall.

Salii ancora un piano di scale fino a quando andai a sbattere contro la schiena di qualcuno.
Alzai la testa per vedere chi era.
Louis si girò di scatto e lessi uno sguardo quasi spaventato sul suo viso.
Poi però si tranquillizzò vedendomi.

<< Che cazzo! >> quasi urlò, corrucciò le soppracciglia e di nuovo un solco si creò tra esse.
<< Scusa >> sussurrai impalato.

Rimasi qualche secondo a guardarlo.
Senza sapere che dire. Da quando ero diventato così taciturno?
Poi non facevo altro che scusarmi con lui.
Lo sorpassai e andai in camera con aria decisa, lasciandolo alle mie spalle.

Quando spalancai la porta pensavo di aver sbagliato camera.
Poi però riconobbi la persona all'interno.
Niall era sul suo letto che saltava con solo le mutande addosso e una benda sugli occhi.
Rimasi fermo senza fare rumore e cercando di non ridere.
Sentii Louis arrivare e fermarsi dietro di me.

<< Ma che... >> iniziò ma lo fermai zittendolo con lo sguardo.

Guardammo Niall per qualche secondo.
Non sapeva della nostra presenza a causa della benda. Chissà cosa stava pensando di fare.

Comunque sia io e sia Louis ci stavamo divertendo...fino a quando quest'ultimo ruppe il silenzio.

<< Niall ci sono i biscotti! >> urlò infatti.
Biscotti?

Niall si tolse la benda e quasi cadde quando saltò giù dal letto gridando
<< Dove? >>.
Aveva i capelli spettinati e le guance rosse quando capì cos'era successo.
Eravamo ancora fermi alla porta.
Mi girai verso Louis che aveva un grosso sorriso sulla faccia, iniziò a ridere.

Piccole rughe si crearono intorno ai suoi occhi. Sorrisi anch'io d'istinto.
Stava guardando ancora Niall.

<< Dovevi vederti >> disse ridendo. Avevo una risata davvero sonora, ma bella.
Si girò verso di me, il viso a pochi centimetri dal mio, smise di ridere subito quando ci guardammo.
Il sorriso però non gli era ancora andato via.
Il mio cuore perse un battino.
Potevo vedere tutte le sfumature blu e azzurre dei suoi occhi.
Il mio sorriso si allargò di più.

<< Hai le fossette >>disse guardando verso le mie labbra.
<< Hai le fossette Harry >> scimmiottò Niall.

Louis distolse il suo sguardo da me.
In quel momento ci rimasi male.

Andai verso il mio letto mentre Louis chiudeva la porta.
Presi il mio cuscino tra le mani e chiamai Niall.

Quando si girò verso di me gli tirai il cuscino in faccia scompigliandogli ancora di più i capelli. Si tastò il naso con la mano mentre nell'altra aveva il cuscino.
Fece un broncio in modo carino.

Mi misi a ridere, per poco visto che mi arrivò lo stesso cuscino sul viso.
Quando mi colpì feci un passo indietro ma caddi sul mio morbido letto.
Fu il turno di Niall per ridere.
Rise di gusto e si portò le braccia alla pancia.
Sentii uno sbuffo alla mia sinistra e mi girai vedendo Louis, intento a non ridere, portarsi un pugno alla bocca per nascondere il sorriso.

<< Hey i miei ricci >> dissi sistemandoli e facendo un broncio.

Senza pensarci presi il cuscino e lo lanciai verso Louis.

Purtroppo il bersaglio era troppo lontano così gli cadde ai piedi. Lui si fece subito serio.
Mi pentii di averglielo tirato.

<< Hai provato a colpirmi? >> Disse raccogliendo da terra ciò che gli avevo tirato.
Io e Niall ci zittimmo.

<< Sei uno sciocco. >> disse in tono cupo avvicinandosi a me.
Io ero ancora seduto sul letto e lo guardavo.

<< Non potresti mai battermi >> disse in modo teatrale e mi tirò il cuscino sullo stomaco.
Mi lasciai uscire un gemito poco virile.

<< gemi così anche a letto? >> disse con un ghigno. Gli tirai di nuovo il cuscino.
Inutile dire che passammo la serata tutti e tre a combattere con cuscini e coperte.
Io e Louis sembravamo quasi amici.
Mi sarebbe bastato essere sua amico in fondo...se non fosse stato che, ogni volta che mi guardava, dei brividi mi scorrevano dal collo fino alla pianta dei piedi, e questo con Niall non succedeva.

Veramente, non succedeva con nessuno.


Lasciati Accarezzare // Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora