Premessa:
Non ho mai provato a scrivere nulla del genere, per cui, ho la consapevolezza del fatto che potrebbe risultare anche meno di come vorrei, o magari non proprio da 'pubblico di soli adulti'. Tuttavia, cercherò di essere quanto più esplicita/chiara possibile e proverò a rendere le sensazioni quanto più trasparenti possibili, inoltre, vi suggerisco un paio di canzoni che potrebbero (a mio avviso) farvi calare nei panni della storia, e con un po' di fortuna ed immaginazione forse riuscirete a comprendere per il meglio ciò che io proverò a rendere per iscritto.
-Fake Plastic Trees - Radiohead
-The Vision of the Future - Paolo Buonvino
-Love for Duty - Paolo Buonvino
-No Surprises - Radiohead
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-Fake Plastic Trees
Ed eccola, l'ennesima porta sbattuta, le ennesime urla, l'ennesima discussione, le solite cazzate. Era da ormai diverse settimane che Maxence ed Axel litigavano per tutto, e facevano pace solo per abitudine. Il loro rapporto si stava sgretolando giorno dopo giorno, ed era palese che qualcosa tra di loro non andasse più, ma nessuno dei due aveva il coraggio di prendere una posizione e parlare, fino a quel giorno in cui le parole persero ogni valore.
Axel entrò nella loro stanza da letto seguito da Maxence che lo rincorreva per tutta la casa, discutendo da più di un'ora. "Perche' tu pensi solo a te stesso, non ti è mai importato dei miei sentimenti!" urlò il minore uscendo fuori dall'armadio la sua valigia, e cominciò a riempirla con alcuni capi. "Credi di essere nella posizione di potermi giudicare? Non ti vedo da più di due mesi perche' ti sei trasferito a casa sua! Sei tu che eviti sempre di parlare di te stesso!" rispose a tono il più grande piazzandosi davanti a lui, forse nella vana speranza di ottene un contatto visivo. Axel scoppiò in una risata che di divertito non aveva proprio niente. "Ho fatto come volevi, per salvarti ancora il culo dai media. Tu che hai fatto invece? L'hai portata qui. Mi hai umiliato, in casa mia. In casa nostra!" rispose infilando con furia un vestito all'interno della valigia. "Pensi che io l'abbia fatto per farti un torto, come sempre! Perche' tu vedi solo quello che vuoi vedere." rispose Maxence gesticolando nervosamente. "E adesso, come sempre, perche' non sai affrontare la realtà, perche' sei solo bravo a scappare e non ti rendi conto di essere ancora un ragazzino -rise amaramente per una frazione di secondo- te ne vai, come se in questa relazione fossi solo, dandomi tutte le colpe. " aggiunse colpendo l'armadio e strappando dalle mani dell'altro una gruccia per farlo smettere di riempire la valigia, per poi lanciarla sul letto. "Non ti ho mai obbligato a restarmi affianco, tanto meno ho voluto la tua compassione - si fermò davanti il loro comò, osservando una loro foto, all'interno di una cornice che una fan gli aveva regalato ai tempi di Skam- come se per me tu fossi uno stupido sfizio. Io ho sacrificato la mia carriera per te, facendo la puttana a casa di una donna che non ho mai amato, solo per non rovinare la nostra storia e salvare la tua immagine, e tu è così che mi ripaghi?" disse il più piccolo con la voce instabile. Poi, colpito da un qualcosa di inspiegabile, prese in mano la cornice che stava fissando da un po'. Ne accarezzo' i bordi e osservò bene la foto. "Anche io ho messo a repentaglio tutto, non sei l'unico ad aver fatto dei sacrifici. Era anche tuo dovere proteggere questa relazione, a qualsiasi costo." rispose Maxence con un tono di voce che non ammetteva repliche. "A qualsiasi costo." disse fra se e se Axel, stringendo un pò di più i bordi della cornice "Era tuo dovere quindi mettere i tuoi interessi prima di noi?!" aggiunse e scaraventò la foto ai piedi di Maxence che sobbalzo, non aspettandosi minimamente una reazione del genere.
Non erano mai arrivati a questo, neanche nei periodi più bui della loro relazione.
-The Vision of the Future
