IL CONCEPIMENTO

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“ La più grande paura dell’uomo non è morire, è esporsi al pubblico, io mi sento male fisicamente, mi viene  da vomitare…
È veramente quello che vuoi fare per vivere?” semi cit.

Perché ho iniziato con questa premessa?
Beh… perché descrive il “momento”. Tutto quello che conta è il “momento”, dargli peso, valore, renderlo interessante; insomma… venderlo bene.
Questo è il mio momento, lo gestisco, lo metto in esposizione e voi che siete qui a leggermi gli state dando valore. Vi state rendendo protagonisti di questo mio attimo di vita…non siete solo lettori badate bene, se non steste qui adesso tutto ciò non ci sarebbe.

Resterei solo, attimo dopo attimo, respiro dopo respiro a cercare qualcosa di astratto da poter vendere per rendermi interessante tra queste righe ai vostri occhi. C’è una canzone di cui non nominerò ne artista ne titolo che in una strofa dice “il tempo non lo puoi comprare, lo puoi solo vendere”.
Perché dico questo? Riflettete.
A mio personale avviso nasciamo tutti con un bagaglio di tempo da usare, o meglio, sfruttare. Alla fine lo scopo di tutti è di realizzarsi… ecco tutto. Poi ovviamente la vita vera la vivi durante il percorso che porta all'autorealizzazione personale. In fondo tutto è relativo, personale. Mentre scrivevo tutto ciò mi venne il dubbio su come avrei dovuto scrivere ed esporre queste parole, poi però ho capito se le scrivessi pensandoci troppo non sarei realmente me stesso e tutto ciò perderebbe il suo significato, sii te stesso per arrivare all’emotività delle persone.
Vedete…
La mattina mi alzo e nemmeno a dirlo non trovo le ciabatte, ma il problema è che dormendo a piedi nudi quando mi alzo ancora in “trance” appoggio i piedi sul pavimento freddo e sento un brivido che mi percuote.
Cosa voglio dire?
In realtà nulla era solo per accertarmi che la vostra faccia assumesse quell'espressione sbigottita. Pensavate a chissà cosa eh?! La gente crede a quello che vuole credere.
Un'altra preoccupazione nello scrivere era quella di risultarvi troppo pesante e noioso, perciò ho deciso di parlare anche un’po' di me e delle mie idee “esistenziali” che ho imparato dalle mie esperienze.
Una domanda che spesso mi pongo è quale sia il mio obbiettivo nella vita… siamo in un grande teatro e non voglio essere un’ipocrita, in fondo mettendo i propri pensieri nero su bianco posso tranquillamente non sentirmi vincolato dalla preoccupazione del dover piacere.
Ma la domanda era “qual è l’obbiettivo della mia vita?” fatemi pensare… la prima cosa che mi viene in mente è diventare qualcuno. Non cerco la felicità… voglio essere qualcuno ecco. Nessun'ipocrisia.
Mi spiego, la cosa che mi spaventa realmente è quella di essere un'ombra tra miliardi di persone. Un granello di sabbia nel deserto per poi essere spazzato via dal soffio del tempo.
Vi ricordate il “momento”?
Ecco la cosa che più mi spaventa è quella di non riuscire a staccarmi dalle mie radici, che sono fondamentali non lo metto in dubbio.

Leggimi, Leggiti, 23Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora