Ciao lettori :) , da un bel po' di tempo stavo avendo l'idea di voler revisionare delle mie vecchie storie, di cui un po' mi vergogno ahahahahah. Iniziamo con questa :) . La rifarò con più dettagli e stavolta la farò in prima persona, non più in terza. Spero che vi piacerà un po' di più rispetto al passato.
Bacioni 💖|2040|
Ciao, mi chiamo Jules Hervè Anthoine Leclerc e sono un ragazzo di 19 anni con una grande passione per la Formula 1.
Se ve lo starete chiedendo... Sì, sono il figlio di Charles Leclerc, per la precisione il suo primogenito.
Sono nato il 16 ottobre 2020. Questo giorno è anche il compleanno di mio padre, che grandissima coincidenza.
Io sono monegasco di cittadinanza ma mio padre mi ha sempre raccontato che io sono nato a Maranello, la città della Ferrari.
Credo che sappiate chi è mio padre. Charles Marc Hervè Percival Leclerc, soprannominato "Il Predestinato", è stato uno dei più grandi talenti degli anni '20 del XXI secolo. Grazie a lui la Scuderia Ferrari è tornata ad assaporare la vittoria di un titolo Mondiale, dopo quasi 16 anni di digiuno. In totale lui vinse 3 Mondiali piloti. Si ritirò dalla Formula 1 nel 2035, a 38 anni, con lo scopo di volermi fare da manager per una mia futura carriera.
È grazie a lui se sono innamorato della Formula 1. Fin da quando ero in fasce mi aveva educato ad una vita circondato dai motori e dalle monoposto.
Ricordo che una volta mi affacciai dal balcone di casa assieme alla nonna per fargli il tifo. Lei è andata a mancare qualche anno fa e ora è tutto completamente diverso senza di lei.
I miei nomi hanno un grandissimo valore per mio padre. Il nome Jules è un omaggio a Jules Bianchi, un giovane pilota francese che purtroppo è rimasto coinvolto in un brutto incidente nel lontano 2014 e, dopo 9 mesi di coma, precisamente il 17 luglio, è morto. Jules era il mentore di mio padre, il suo padrino.
Quanto avrei voluto conoscerlo, mi sarei trovato bene con lui.
Il nome Hervè invece è un omaggio a mio nonno, che non ho mai avuto modo di conoscere. Infatti è morto 3 anni prima che io nascessi, nel 2017, quando mio padre aveva 20 anni. È grazie a lui se ha scoperto la passione per la F1.
Mi sarebbe piaciuto avere un supporter in più.
Infine Anthoine è un omaggio a Anthoine Hubert, un pilota francese anche lui purtroppo deceduto in un incidente nel lontano 2019, quando era in Formula 2. Era un rivale - amico di mio padre quando erano molto più giovani.
Anche lui mi sarebbe tanto piaciuto e probabilmente viceversa.
Ho due sorelle: Brigitte, nata il 17 marzo 2022, e Camille, nata il 4 dicembre 2024.
Brigitte è quasi la copia spiccicata mia e di papà: occhi chiari come il cielo, capelli marroni e un sorriso solare. È molto estroversa e scherzosa. Anche a lei piace molto la F1 ma il suo obiettivo non è di diventare una pilota. Il suo vero obiettivo è di diventare una ginnasta, infatti lei pratica ginnastica artistica sin da quando è piccolina.Camille invece è molto timida ed emotiva, infatti piange per quasi tutto. Diciamo però che qualche caratteristica fisica di papà l'ha presa: gli occhi e un po' anche i capelli.
I miei parenti e conoscenti continuano a dire che sembro papà ma più giovane: ho preso da lui gli occhi, le fossette, il sorriso e i capelli. L'unica differenza è il ciuffo biondo, questo mi rende un po' più gangsta.
Mio padre ha avuto una vita sentimentale abbastanza instabile: quasi tutte le relazioni che ha avuto non sono durate più di 5 anni. Ricordo che mi raccontò che prima che io nascessi ha avuto una fidanzata per 5 anni di nome Giada Gianni, ed era napoletana, finché nel 2019 si sono lasciati e si è messo con Charlotte, la mia prima mamma. È lei che mi diede alla luce il 16 ottobre 2020 a Maranello, poi 2 anni dopo ebbe Brigitte, la sorella più grande. Purtroppo la relazione terminò a dicembre 2022, e quindi papà si ritrovava solo con un bambino di 2 anni, cioè me, e una neonata di 6 mesi, che era Brigitte. Per fortuna poi conobbe Ilarie, da cui ebbe Camille. Papà e Ilarie si sposarono poi nel 2026, quando ebbi 6 anni. Avevo un bel rapporto con la mia matrigna, era la persona più buona del mondo e mi aveva sempre sostenuto nella mia crescita sportiva, di cui vi parlerò dopo. Solo che, negli ultimi anni, il rapporto si era un po' deteriorato: i miei genitori avevano iniziato a litigare molto più spesso e sembrava che Ilarie avesse preso una nuova casa. Lei e papà divorziarono 3 anni fa e da quel momento lui non ha più voluto rinnamorarsi, gli piaceva così, stare con i propri figli.
Oltre a nonna e papà, sono molto affezionato a zio Arthur e zio Lorenzo, che ancora adesso chiamo scherzosamente zio Lollo. Il primo mi ha fatto da "mentore", non ai livelli di papà ma è sempre un po' un aiuto, mentre il secondo è sempre venuto a vedere le gare delle categorie minori.
Bene, ora passiamo alla parte più interessante della mia presentazione: la mia carriera.
La mia carriera agonistica inizia ufficialmente a 6 anni, quando papà mi iscrive ad una scuola di kart privata, nel circuito di Brignoles. Ricordo che mi fece da insegnante Philippe Bianchi, il padre di Jules.
Devo tutto a lui se sono qui.
Non era però la prima volta che guidavo qualcosa: infatti quando ero un po' più piccolino, almeno ad un 1 anno, ho guidato la Williams giocattolo di Ayrton Senna del '94, posseduta da papà in tenera età.
Quando ho iniziato i kart, papà passava le settimane in cui non c'era la F1 a Brignoles per insegnarmi qualcosa in più: le staccate, i punti di frenata, etc...
Col passare degli anni partecipai nei campionati giovanili e vinsi gare abbastanza importanti. Fu proprio durante gli anni dei kart che conobbi il mio rivale: Emilian Verstappen, il figlio di Max. Max Verstappen è stato il grande rivale di mio padre durante la loro giovinezza, e comincio a pensare che sia una questione di successione ahajaja. Devo troppo ammettere che Emilian assomiglia troppo a suo padre: stessa faccia, stesso carattere sfrontato.
Altra rivalità Verstappen-Leclerc in arrivo 😎.
Dopo i kart potei finalmente guidare una macchina con le ruote scoperte: ma il mio percorso iniziò in Formula Renault, dove collezionai ottimi posizionamenti.
Mio padre mi diceva sempre che per andare in Formula 1 sarebbe servito un grandissimo sacrificio, sia fisicamente che per la volontà. E effettivamente molta ragione.
Torniamo a noi. Dopo la Formula Renault passai alla F3, in Prema, il team in gioventù di papà. Con loro ha vinto tanto. Il primo anno non andò molto bene, infatti terminai quinto. Avevo commesso qualche errore stupido e ho sprecato molte occasioni per vincere o fare punti. Fu proprio quell'anno a mettere in mostra uno dei miei più grandi difetti della mia carriera: la mia carenza di gestione della pressione. Pensavo di aver deluso mio padre, anche se lui mi diceva continuamente che avevo fatto un ottimo lavoro. Il secondo andò molto meglio e riuscii a terminare nelle prime tre posizioni. La prova che fu l'anno migliore fu l'approdo in FDA, la Ferrari Driver Academy. Il terzo anno in F3 fu l'anno della consacrazione, infatti riuscii a vincere il campionato. La vittoria mi fece salire di categoria, infatti andai in Formula 2, sempre in Prema. Quella volta invece riuscii a vincere il campionato al primo colpo, come fece mio padre da giovane.
Era partito il tormentone del "Predestinato 2.0", infatti tutti dicevano che ero l'erede di papà e sarei riuscito a riportare il cognome Leclerc nell'albo della Formula 1.Ed eccomi qui in Formula 1, con la Scuderia Ferrari. Letteralmente il sogno di tutta la vita. Papà si è messo a piangere quando ebbe l'annuncio. Il mio compagno di squadra sarà Julian Vettel, il figlio del 4 volte campione del mondo Sebastian. È timido ma molto coraggioso e determinato, con anche lui una grande passione per la F1.
Tra qualche mese Inizia il mio primo campionato di Formula 1 con la Ferrari, e sono molto emozionato. Non avrei mai immaginato che papà sarebbe riuscito a seguire il proprio figlio nella massima categoria, immagino il suo orgoglio.
E allora che inizi questa mia nuova avventura 😜
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Jules Hubert Leclerc, il nuovo Charles Leclerc |Charles Leclerc (IN REVISIONE)
FanfictionJules Hervè Anthoine Leclerc è il figlio di Charles Leclerc, noto pilota di F1. Fin da piccolo sogna di diventare pilota di F1 per la Ferrari e finalmente ci riesce. Lo aspetta una lunga stagione, ricca di sorprese, sia negative sia positive. ⚠STORI...