STUART

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'Ma dai ragazzina, cosa può andare storto? Studi da tre mesi'  mi dice dice Connor, ma io non mi sentivo ancora abbastanza sicura: Sarà il mio primo esame del secondo anno e devo dimostrare a tutti quanto valgo.

Emetto un piccolo sospiro e mi volto verso il mio migliore amico che però era impegnato a cercare l'accendino per potersi accendere l'ennesima sigaretta ed io ovviamente scuoto la testa in senso di disapprovazione.

Lui si lascia sfuggire un piccolo sorriso e iniziamo a parlare dei programmi per il pomeriggio mentre le scale e i corridoi della STUART si riempiono di ragazzi che cercano la propria aula per seguire la lezione successiva.

Mentre parlo con Connor noto il suo sguardo assente tra la folla...

'e niente, mangio i bambini', dico per farlo riprendere dal suo stato quasi vegetativo.

Sgrana leggermente gli occhi e per un secondo, mi guarda preoccupato prima di scoppiare in una sonora risata.

'che hai?' dico diretta aspettando una risposta.

'niente ragazzina, guardavo quella biondina lì', fa cenno col capo verso una ragazza che si stava sistemando il nastro della coda.

Gli rivolgo un'altra occhiataccia e lo esorto a scendere subito le scale dopo essermi resa conto che stesse fumando tranquillamente dentro l'università.

Arrivati nel grande prato inglese davanti la struttura universitaria, ci sediamo in una panchina di marmo bianco, proprio fra due arbusti con forme abbastanza strambe.

'beh' dice Connor volgendo lo sguardo verso i frutici amorfi mentre si alza per buttare la sigaretta nel posacenere ' quei poveri sfigati che seguono il corso di arte topiaria sono davvero pessimi' ed io non riesco a trattenere una risata mentre guardo il ragazzo tornare a sedersi accanto a me.

Neanche il tempo di rispondere che vediamo avvicinarsi  Linda, la ragazza di Connor, che gli stampa un veloce bacio sulle labbra e poi va via evitando di salutarmi, ovviamente.

Appena la ragazza si allontana, non aspetto nemmeno un secondo per dire 'dovresti lasciarla, non puoi stare con lei solo perché i tuoi genitori te lo impongono.' faccio una breve pausa prima di continuare 'e poi è antipatica, maleducata, fredda...ma sa parlare? Sempre con quell'atteggiamento altezzoso...a quale scopo poi?'il ragazzo curva gli angoli delle labbra in un sorriso e mi interrompe 'si Clare, ho capito, non ti piace...e non piace neanche a me, ma deluderei ancora una volta i miei e non posso' afferma poi portando due dita vicino il proprio lobo dell'orecchio sinistro giocando con il suo orecchino d'oro bianco.

Alzo leggermente le spalle e faccio un piccolo sospiro 'sì, adesso però andiamo a seguire le lezioni, io ho diritto del lavoro e tu se non sbaglio hai riabilitazione in ambito pediatrico' e lui annuisce prima di sistemarsi la giacca rossa della divisa universitaria 'ma come fai a ricordare anche il mio orario di lezioni?'

***

Dopo aver salutato Connor, mi dirigo da sola verso l'aula F60 per seguire la mia lezione.

L'unico posto libero nelle prime file era quello accanto a quel cretino di Jean, ma sono costretta a sedermi comunque lì per seguire bene. Mentre sistemo il libro sopra il banchetto, guardo con la coda dell'occhio il ragazzo impegnato a scrivere chissà che cosa.

' dimmi...vuoi delle delucidazioni su qualche argomento svolto? Come ben saprai sono il più bravo qui dentro.' dice mentre continua a scrivere non degnandomi di uno sguardo. A quelle parole, stringo le mie mani in due pugni per cercare di controllare la rabbia e accenno solo un 'no' con la testa.

Entra il professore e mentre sistema le proprie cose, non riesco a fare a meno di continuare a pensare alle parole di quello stupido, prepotente, che si dà arie...ok basta. 'e comunque non penso tu sia il più bravo o almeno, fino ad oggi. Non ho mai fatto caso a te in questa aula' dico, anche se non era affatto vero...lo conoscono tutti, ma non importa. Inaspettatamente lui fa un piccolo sorriso prima di passarsi una mano fra i riccioli biondo cenere. 'adesso che mi conosci, cambierai sicuramente idea' dice convinto, anzi troppo convinto delle sue parole prima di sfilarsi gli occhiali da vista per poter pulire le lenti con una pezzuola grigia.

Mentre il prof svolge la propria lezione, Jean continua alzare la mano continuamente per poter dire la sua, fare domande o semplicemente per completare delle frasi iniziate dall'insegnante. Io penso sia un comportamento insolente e insopportabile...è davvero bravo, però.

PRIMO CAPITOLO DELLA MIA PRIMA STORIA🌸
Spero vi piaccia, per me è davvero importante!🥰 -C.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 19, 2020 ⏰

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