Omne ignotum pro magnifico

Invitatio

Marco mi ha appena portato l'invito per il compleanno di mio fratello Numerius,che festeggerà alla villa di Batiato con i gladiatori che si esibiranno,visto che lui li adora...mi dispiace che non ci saranno Marco e Tiberio. Però gli farò conoscere Giulio Cesare che lui ha sempre ammirato. Appena esco dalla vasca,mi rivesto e vado a cercare Giulio per informarlo del viaggio che in primo pomeriggio faremo per Capua. Dico a Castria di far preparare un carro per Capua,cerco il mio amato e lo trovo a parlare con delle guardie.
Io:Giulio
Giulio:ehi Nymeria. Mi saluta con un bacio.
Io:mio padre ci ha invitati alla festa di compleanno di Numerius,tu ci sei vero? Perché già Tiberio e Marco non possono venire.
Giulio:ovvio che ci sono,devo conoscere il mio futuro suocero ed il mio futuro fratellastro no? Dopo queste parole divento rossa come un peperone.
Io:hahaha addirittura pensi già al matrimonio.
Giulio:certo,io ti amo e voglio passare tutta la mia vita con te.
Io:piacerebbe anche a me,però non voglio correre.
Giulio:tranquilla rispetterò i tuoi tempi. Dopo queste parole mi abbraccia.
Io:oggi in primo pomeriggio partiremo per Capua.
Giulio:perfetto,allora vado a preparare delle provviste.
Io:perché delle provviste?
Giulio:beh perché sicuramente dopo la festa sarà tardi per ritornare a Roma quindi alloggeremo in un ostello stesso a Capua.
Io:ahh va bene vado anche io allora a dopo.
Ci baciamo e vado a preparare dei vestiti di ricambio.
Arriva l'ora di partire ed io e Giulio salutiamo tutti e saliamo sul carro per Capua. Il viaggio dura circa due ore e mezzo,appena arriviamo veniamo accolti da Batiato,Lucretia,mio padre e Numerius. Corro da Numerius per dargli un abbraccio e per augurargli buon compleanno,saluto ovviamente anche mio padre con un abbraccio,Lucretia e Bstiato lo stesso. Presento a tutti il mio uomo Gaio Giulio Cesare. Ovviamente ne avevano già sentito parlare ma nessuno lo aveva mai incontrato di persona,Numerius è così contento che non smette di fargli domande sulle sue imprese mistiche. Io faccio due chiacchiere con Lucretia che era da molto che non ci vedevamo. È tutto allestito alla villa per la festa di mio fratello,c'è un banchetto ricco di tante pietanze deliziose e frutti di vario tipo,tutto sembra perfetto ma gli schiavi continuano ad allestire il tutto in modo ancora più ricco. Dopo un po' cominciano ad arrivare gli invitati,tutta gente di alto rango che non conosco,ovviamente alcuni amici di Numerius e Batiato ha deciso di fare una sorpresa a Numerius invitando un ex legenda dell'arena ovvero Gannicus l'unico gladiatore al mondo ad aver ottenuto la libertà. Tutti ci prepariamo all'arrivo dell'ex  campione di Capua che dovrà combattere contro Spartacus ovvero l'attuale campione,appena arriva tutti lo guardano sbalorditi,me compresa perché è davvero bello,ha tun fisico scolpito e dei capelli biondini che gli arrivano sulle spalle,occhi scuri ed un bellissimo sorriso. Prende le due spade e prima di combattere mi volge un sguardo che ricambio,dopo il nostro scambio di sguardi inizia a lottare con Spartacus dopo numerosi colpi che i die si infliggono Spartacus mette al tappeto Gannicus, e tutti noi applaudiamo. La festa è quasi giunta alla fine e siamo rimasti solo io e Giulio che stiamo parlando del più e del meno con Lucretia Batiato mio padre e Numerius invece si è addormentato era proprio stanco dopo questa festa con i fiocchi direi.
Io:allora noi andiamo,è già tardi chissà se troveremo un posto in un ostello.
Batiato:ma quale ostello,voi starete qui per questa notte come Numerius e Tito.
Giulio:siete molto gentili,ma non vorremmo disturbare.
Lucretia:ma quale disturbo,Aurelia accompagna i signori nella loro stanza.
Aurelia:si padrona.
La ragazza ci fa cenno di seguirla e noi lo facciamo. Ci accompagna in una stanza bellissima,con un letto a baldacchino,un balcone immenso e dei vasi di ceramica con fiori che ravvivano il tutto. Ringraziamo Aurelia e ci stendiamo su quel letto candido e comodo,cominciamo a baciarci e ad assaporare con passione il nostro amore anche per quella notte.