Jughead.
La sera dopo.
Il senso di colpa mi sta distruggendo giorno dopo giorno.
Il pensiero che sto nascondendo le indagini a Betty mi fa sentire in colpa come non mai. In più ora so chi ha ucciso Polly e non l'ho ancora detto a nessuno. Forse paura?
Sì è decisamente paura, ma cosa ci devo fare?
Si tratta di omicidio, non sono abituato a questo genere di cose. E poi, come se non bastasse, mio padre è coinvolto.
Sono qui ad aspettare Veronica da Pop's, l'incontro è fra più di 5 minuti, ma mi piace arrivare in anticipo...lo so sono strano.
Eccola lì. La campanellina suona, entra, si gira verso di me e mi sorride.
<Ehy, Jones> inizia lei <mi aspetti da tanto?> continua togliendosi il cappottino.
<No no, tranquilla. Che dici cominciamo?> chiedo io tirando fuori il computer.
Lei mi fa cenno di sì con la testa e tira fuori anche lei le sue cose dallo zaino.
<Allora come prima cosa dobbiamo decidere su cosa fare precisamente la ricerca...> va avanti a parlare, ma io non ascolto una parola.
Forse perché dopo il video di ieri una ricerca di geografia non conta nulla?
O forse perché in realtà sono qui principalmente perché mi doveva parlare di Betty?
<Ehy, Jones, mi stai ascoltando?> chiede la corvina facendomi distogliere lo sguardo dalla tastiera del mio computer.
Probabilmente si sarà accorta che ho la testa da un'altra parte.
<Senti, Veronica> taglio corto <Di che volevi parlarmi a proposito di Betty?>
Lei mi guarda maliziosa. Sono così abituato a farmi i fatti miei che mi sento in imbarazzo a chiedere di lei alla sua migliore amica. Che figura di merda.
<Volevo chiederti perché non hai fatto nulla per farti perdonare, tutto qua> chiede guardandomi insistentemente.
Aspetta, cosa?!
Le ho scritto la lettera d'amore migliore del secolo!
Modesto il ragazzo
Ma smettila.
Aspetta: ma se Veronica non sa della lettera vuol dire che Betty non l'ha letta...È la sua migliore amica, di solito si dicono queste cose, no?
<Come niente? Le ho scritto una lettera...> il mio imbarazzo è alle stelle. Torno a guardare la tastiera.
<No, Archie le ha scritto una lettera> dice spostando lo sguardo fuori dal locale.
Io giuro che lo odio questo coglione.
Ma stiamo scherzando? Io lo faccio fuori e, questa volta, nessuno mi impedirà di farlo.
<Probabilmente le abbiamo mandato entrambi un lettera, lei le avrà lette e avrà preferito la sua..> dico. Lei mi guarda per un secondo pensierosa.
<Oppure...> comincia lei.
Oppure cosa?!
<Oppure Archie ha...>
Oppure Archie ha fatto cosa?!
Cosa cazzo ha fatto?
<...ha fatto finta di aver scritto la lettera che hai scritto tu...> dice convinta.
Perché è così tanto convinta?
Il mio odio verso quel rosso aumenta di secondo in secondo.
Giuro che gli spacco la faccia.
<Scusami, Jughead, ma non hai visto la storia di B?>
<Cosa?> che storia?
<La storia instagram. Non l'hai vista?>
<No che non l'ho vista, Veronica. Altrimenti lei non starebbe con lui e lui non sarebbe intatto. Non la seguo nemmeno Betty>
Annuisce.
Sbuffa e incrocia le braccia al petto.
<Senti Jones, non so cosa tu abbia scritto nella lettera, ma credo che tu debba andare a parlarle, sai...lei è convinta che l'abbia scritta Archie. Ed io, per quanto le voglio bene, non lo sopporto. Non so nemmeno perché lo abbia perdonato. In fin dei conti lui l'ha tradita con la sua ex migliore amica...>
Mi guarda.
Onestamente ha ragione, questo giustificherebbe il comportamento di ieri pomeriggio.
No?
<È a casa adesso, perché non fai un salto da lei? Finisco io qua.> mi propone.
So che fa finta di fare la dura, ma sono convinto che abbia un buon cuore, sotto sotto.
<Grazie mille Veronica, davvero. Mi sdebiterò.> le dico abbracciandola di scatto.
So che non è un gesto da me, infatti lei ne rimane sorpresa, ma grazie a lei magari ora le cose con Betty si potrebbero sistemare.
Grazie a Veronica Lodge ho una chance con Betty.
Lei alza i pollici e mi sorride.
Esco di corsa dal locale e corro più veloce che posso verso casa di Betty.
Finalmente sono davanti alla sua porta rossa.
La mia mano è quasi sulla posta rossa, pronta a bussare quando, all'improvviso, il mio telefono squilla.
"Toni😛"
Rispondo. Sbuffo. È la mia migliore amica, le voglio bene, ma sta interrompendo un momento importante.
<Ehi Toni, dimmi> sbuffo continuando a guardare la porta rossa.
Mi rendo conto solo ora che sono al telefono con lei. Mi metto sull'attenti.
Toni odia le chiamate e, quando le fa, significa che è successo qualcosa di grave.
<Ehy Jones, è successa una cosa, ci possiamo vedere?> è in lacrime, boccheggia.
A sentirla così mi piange il cuore e subito mi preoccupo.
<Oh, certo. Perché piangi? Che è successo?>dico uscendo dal vialetto di casa Cooper e cominciando a correre verso lei. La biondina può aspettare
Non ce la faccio a sentirla piangere. È come una sorella, mi spezza sentirla così...così distrutta...
<Ti racconto dopo, puoi venire ad abbracciarmi? Sono a casa> mi chiede lei supplicandomi.
<Certo. Arrivo subito aspettami> dico e chiudo velocemente la chiamata.
Dovrò aspettare per parlare con Betty.
Ma chissà cosa sarebbe successo se Toni non mi avesse bloccato?____
Ehy amici, secondo voi che ha Toni?
Oggi siamo felici perché non ci hanno interrogate in economia, però ora May ha interrogazione di storia quindi fatele gli auguri HAHA
ciao alla prossima
-Sof🌻
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Distant - Bughead
FanfictionCOMPLETA. Los Angeles. Città perfetta per Elizabeth (Betty) Cooper. La tipica ragazza biondina, con la vita apparentemente perfetta. Con un ragazzo che la ama e che fa il musicista. Dopo la morte di sua sorella, tutto è cambiato. Lei non respira pi...