CAPITOLO 2

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Come al solito l'aria da grandone tornó subito a Filippo e non gli passerà mai finché dozzine
di ragazze lo circonderanno come fosse un venditore di vestiti gratuiti.Non posso negare che il suo fascino sia insuperabile, ma affiancato da quel carattere del cazzo che si ritrova di certo non arriverà da nessuna parte nella vita.

Si alzò dal suo banco e fece cenno alle ragazze di aspettare un attimo.

Inizió a camminare verso di me finché me lo ritrovai a cinque centimetri di distanza pronto a umiliarmi di nuovo,probabilmente per vendetta.

Ma non lo fece, anzi mi sussurrò all'orecchio «ti prego aiutami»
probabilmente feci una smorfia strana perché lui sbuffò e alzó gli occhi al cielo.

«tanto non ci crediamo» accennó una delle ragazze che lo aspettano al banco.

«ti prego» continuò lui.

io annuii e sbuffai leggermente per fargli capire che non lo facevo volentieri.

Ma non mantenni quello che avevo appena affermato, la mia reazione fu immediata.

Filippo mi prese la mano e io instintamente.

«che cazzo fai?!» gli urlai contro.

Lui si staccò da me e mi lanció uno sguardo fulminante «mi avevi detto che saresti stata al gioco e invece...avrai la tua vendetta» mi annunció incazzato.

Le ragazze in modo sensuale gli annunciarono che lui era di nuovo di loro proprietà.

Una delle ragazze gli saltó letteralmente addosso ma lui non si limitò che a tenerle il gioco.

BACIAMI O UCCIDIMIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora