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Mattia's pov

Sto tutto il pomeriggio a pensare a cosa potrei dire al mio migliore amico.

Non saprei proprio da dove iniziare.

Hey Kairi, sto con tua sorella a tua insaputa

Oppure potrei provare con 'heylà desidero che tua sorella sia mia in tutti i sensi'.

No,no,no,no ma che cazzo sto dicendo?

È l'ansia che mi fa pensare a queste cose.

Se gli dicessi che voglio essere il primo ragazzo a farlo con Chiara taglierebbe il mio corpo in piccoli pezzi e lo userebbe come mangiare per uccelli.

Non voglio morire giovane quindi devo dire qualcosa di sensato.

Mentre sto a pancia in giù sul letto di camera mia con lo sguardo rivolto al soffitto sento il campanello suonare.

Mentre mi sto alzando per andare ad aprire sento mia madre dal piano di sotto che apre la porta e saluta Kairi.

Scendo le scale velocemente e saluto il mio migliore amico.

'Vieni andiamo al piano di sopra' inizio a salire le scale seguito da Kairi.

Entriamo in camera mia e lui si siede sul letto mentre io chiudo la porta e mi metto accanto a lui.

'Cosa mi dovevi dire?' si rivolge con tono calmo verso di me.
'Beh io-' mi blocco.

E adesso?

Come posso dirgli tutto?

Mi alzo in piedi e inizio a fare avanti e indietro per la stanza.

'Cosa è successo? È una cosa grave?' si allarma Kairi vedendomi teso.

'No, no in realtà è una cosa bella' rispondo.

'E allora dimmi dai che mi stai mettendo l'ansia esistenziale'

Con tutto il coraggio che ho apro la bocca e con un filo di voce parlo.

'Io e Chiara stiamo insieme' dico senza guardarlo in faccia.

Ho paura della sua reazione.

Tira subito un sospiro di sollievo e fa una piccola risata.

'Cosa c'è da ridere?'

Mi guarda tranquillo come se fosse una cosa da tutti i giorni.

'Lo so da un pezzo' dice stendendosi sul letto.

'Cosa? E non me l'hai detto?' dico.
'Hey ciccio, potrei farti la stessa domanda sai?'

Sbuffo e ritorno al mio posto.

'Ti sta bene?' chiedo dopo qualche minuto di silenzio.

'Beh, si. Voglio solo che entrambi siate felici.Non mi metterei mai contro la vostra felicità, e se voi lo siete non mi interessa altro'

Questa volta a tirare un sospiro di sollievo sono io.

'Pensavo ci rimanessi male o ti incazzassi' dico.
'Perchè?' chiede con voce curiosa.

'Ehm, perchè non te l'ho mai detto'

'È mia sorella quindi ti capisco e non sono arrabbiato. Anzi speravo me lo dicessi' dice.

'Davvero?'

'Si, sono un paio di mesi che la vedo felice e spensierata e non voglio che soffra'

'Con me non soffrirà' dico con tono di voce sicuro.

'Lo spero per te o sai già che fine farai'  emette una risata e mi aggiungo anche io.

Il resto della serata la passiamo a giocare a calcio nel giardino di casa mia fino all'orario di cena.

'Kairi ti fermi qui?' chiede mia madre.
'No la ringrazio ma devo andare a casa. Ceno con la mia famiglia' rifiuta gentilmente l'invito.

'Va bene, salutami tutti' dice mia madre mentre chiude la porta.

*******

Mi sveglio in fretta e guardo l'orologio.

7:30.

Cazzo.

Non posso arrivare in ritardo.

Mi alzo subito dal letto e corro in bagno per lavarmi i denti.

Faccio tutto in fretta e furia per paura di arrivare tardi.

Ho saltato troppe volte le prime ore.

Esco velocemente dalla porta dopo aver preso le chiavi della macchina.

Giudo fino a scuola e scendo.

Guardo l'ora.

8:02.

Ce l'ho fatta, sono arrivato giusto in tempo.

Salgo i gradini della scuola e in lontananza vedo...

Resta qui con me.//Mattia PolibioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora