Al sicuro...

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Ad un certo punto però... dalla porta entrarono Tanc e Monte

Tanc: che cazzo gli succede? *disse inginocchiandosi davanti me*
Edo: si è arrabbiata troppo 
Monte: porca troia, portiamola in ospedale *disse avvicinandosi anche lui*
Io cercai di parlare...
Io: no, non ho b-bisogno dell'ospedale portatemi solo in camera mia  * dissi con fatica*

Tanc che era davanti a me si alzò e mi prese a mo di sposa, mi sentivo al sicuro tra le sue braccia. Mi portò in camera mia e mi mise sdraiata sul letto e vennero con noi anche Edo e Monte.

Tanc si avvicinò ad Edoardo..
Tanc: pk si è arrabbiata? * disse a bassa voce*
Edo: dopo bro.. *rispose*   Tanc annuì.

Io avevo la testa che scoppiava, avevo un dolore terribile.
Si sedettero tutti e tre sul letto accanto a me. Tanc iniziò ad accarezzarmi i capelli dolcemente.
Tanc: hai bisogno di qualcosa? * chiese dolcemente*
Io annuì.
Io:  accendi la cassa e metti la mia musica.

Lui obbedì, in momenti così l'unica cosa che mi aiuta un po è la musica che mi rimbomba nelle orecchie. Partii la canzone Fratè. Intanto il dolore iniziava diminuire. Anche se avevo un po di dolore mi alzai e andai alla finestra per respirare un po di aria. Intanto Tanc si avvicinò a me  e mi strinse a lui. Aww che dolce..
Dopo di che mi venne un sonno incredibile. Tornai sul mio letto e mi addormentai velocemente.

Dopo circa due ore mi svegliai. Aprii leggermente gli occhi e seduto accanto a me c'era Tancredi che mi fissava.
Tanc: stai meglio?
Io: Sì sto benissimo *dissi cercando di essere convincente*
In realtà non stavo affatto bene avevo il cuore letteralmente a pezzi sul punto di esplodere.
Tanc: che ne dici di andare a fare un giro con gli altri?
Io: ok va bene... vado a cambiarmi e poi arrivo.
Tanc: perfetto.

Andai a cambiarmi e mi misi una felpa rossa e i jeans e tornai da Tanc.
Tanc: pronta?
Io: Sì
Tanc: allora andiamo *disse mettendomi un braccio sulla spalla*
Scesimo e in soggiorno c'erano Edo e Monte in disparte mentre i ognuno dei miei genitori era con la rispettiva "nuova famiglia" . Gli ignorai anche se dentro soffrovo così tanto che avevo gli occhi lucidi. Tanc fece un cenno ai ragazzi che si alzarono subito e mentre stavamo per uscire tutti di casa con direzione Colosseo,  una mano gelida mi prese per il polso.. era..

Ti amavo, ti amo e ti amerò per sempre // Tancredi GalliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora