Di ritorno dalla tana ho visto il vecchio
Oggi mi sono fermato a osservare:
Sembrava intuire una presenza,
Perché indugiava, in attesa
Eppure ero sicuro non mi vedesse
Ma sedeva sul bordo più estremo
Così da fuggire al primo rumore.
Le briciole coprivano il prato attorno,
Dove l'ultimo piccione aveva raggiunto i compagni.
Tristemente il vecchio,
Con l'apprensione del padre nel baciare il figlio,
Abbassando lo sguardo,
Tira fuori un biglietto, di un aereo, o di un treno.
A che serve la seduzione del volo?
Ma il vecchio quasi scoppiò in lacrime,
Mentre lo stormo guadagnava il cielo,
E io non seppi muovere un passo,
Ero parte di quella stasi
che stipava le urla nei cuscini della bonaccia,
E trovava buona amica nel silenzio.
A quel punto passai oltre,
Sapendo in me stesso che dovevo lasciarlo,
Perché il tempo ripartisse.
STAI LEGGENDO
Di ritorno dalla tana
PoetryBreve poesia, su vecchio che lancia grano turco ai piccioni