29. Ti confesso che

794 27 30
                                    

Arrivarono presto al palazzo e come d'accordo, il comandante dei soldati fece uscire soltanto Victor e t/n. Fey vide le dita intrecciate di sua moglie con quelle di Victor mentre si prendevano per mano, il suo sguardo era passivo ma dentro di sé provava un odio inspiegabile per Victor dato che Fey aveva la sensazione ch'egli stesse facendo sul serio sebbene stesse al gioco. Tre guardie incluso il comandante che era di fronte accompagnarono i due ragazzi verso il palazzo, grande quanto un grattacielo e largo come il Colosseo, era una struttura veramente degna del pianeta che era Falam Orbius, assai moderna e con delle decorazioni che facevano capire quanto fosse tecnologica.

T/n si guardò in giro e rimase meravigliata dalla costruzione di un edificio simile che la sua razza poteva tranquillamente replicare, ma non facendola maestosa come l'originale. Stette ad analizzare anche il pavimento dove camminava, anch'esso sembrava così raffinato pur essendo nel bel mezzo della strada. Sembrava solido ma aveva un colore interessante e non sembrava per niente sporco. L'ingresso del palazzo era madornale, illuminato da delle luci che ne delineavano il perimetro e si alternavano da gialle a bianche, tuttavia il comandante li guidò verso una bolla che pareva essere un ascensore o un apparecchio per muoversi all'interno del vasto edificio.

Rimase tanto incantata che non si rese conto del braccio di Victor che le cingeva la vita, le loro mani persero il contatto e t/n non sapeva dire quando successe.

<< Seguitemi >>

Ordinò quiete il comandante presentandosi davanti a un enorme portone che Victor si ricordava perfettamente, era la sala del trono, posta proprio in cima al palazzo dove vide per la prima volta Roleia. L'extraterrestre mise un codice che appena inserito aprì lateralmente la porta, appena la regina sentì quel suono si voltò immediatamente con un sorriso che si spense appena vide t/n.

<< Lasciateci soli >>

Ordinò la ragazza che sedeva a quel trono mirando con uno sguardo assassino le sue guardie.

<< Avvicinati Victor >>

Protestò Roleia facendo un cenno con la mano.

<< Mia regina, vorrei che con me si avvicinasse anche la mia ragazza >>

Domandò Victor con cortesia mettendo pressione sulla vita di t/n che ancora cingeva, lei lo sentiva, avvertiva quella sensazione di agitazione che aveva Victor.

<< Allora rimani fermo dove sei >>

È stata la risposta di Roleia che appoggiò la guancia sulla mano abbastanza irritata. Si domandava come avesse fatto Victor a scordare quei momenti passati insieme, quel tradimento che fece alla sua stessa squadra apposta per lei.

<< Questa ragazza che mi hai portato -senza alcun permesso, la ami? >>

Chiese annoiata sebbene non volesse davvero sentire una risposta da parte sua.

<< Certo >>

Rispose secco Victor facendo alzare un sopracciglio a Roleia. I due distavano parecchio da lei che era seduta sul trono rivolto verso avanti alle finestre che godevano di una vista del suo popolo, non riuscivano a vederla come Roleia non riusciva a vedere loro, tuttavia si udivano a vicenda e quella replica che gli diede Victor la fece dubitare. La regina aveva sentito delle teorie di alcuni suoi consiglieri riguardo il fatto che il ragazzo venuto dal futuro avrebbe utilizzato qualsiasi mezzo per salvare quella ragazza. L'aria si stava facendo pesante e lugubre e qualcosa diceva a Victor che Roleia pareva molto annoiata, forse quasi incredula verso quella risposta.

Lui stava iniziando a pensare che non era stato credibile e che nessuno sarebbe cascato a quel "certo" pronunciato con povera cura. Subito il cuore gli iniziò a tamburare dentro il petto avvertendo una paura irrefrenata di poter perdere t/n una volta per tutte a causa di quel misero sbaglio che aveva commesso, i suoi occhi rimasero fermi a fissare un punto e sembrava che la fifa lo avesse inghiottito come un essere vivente, grosso e molliccio che aveva una bocca ampia da mangiare altre creature ancora. É stata la soffice e lieve voce di t/n che lo aveva riportato alla realtà, lo chiamava per il suo nome e d'un tratto Victor si voltò verso di lei con in faccia ancora l'espressione preoccupata e spaventata che aveva mentre stava fissando quel punto vuoto.

La guardò solo per un attimo, vide immediatamente quei tratti tenui e delicati che aveva il viso della ragazza, i suoi occhi che brillavano dalla preoccupazione, i suoi capelli leggermente disordinati, le ciglia lunghe e innalzate e quel tratto di sudore che le copriva la fronte.

<< Io amo questa ragazza più di quanto amo me stesso. Farei di tutto per salvarla e se lei non ci sarà più nella mia vita, allora per me è inutile vivere >>

Proferì Victor senza la minima insicurezza nella voce che andava a tirare parole dritte e solide. Calò un silenzio agitato, il blu sentiva il diaframma della ragazza muoversi rapidamente avendo ancora la mano appoggiata sulla sua vita, e percepiva nel suo collo il fiato di lei che ansimava. Non voleva ancora guardarla perché la battaglia non era finita. Era appena cominciata.













Author's Note
Finalmente aggiorno eh sì.. Victor ve l'ha detto forte e chiaro! XD
che ne pensate?

Eh sì.. il titolo di questo capitolo è ispirato alle prime parole dell'intro di Violetta.

Anime Gemelle - Victor Blade X ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora