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Jaemin non aveva avvisato Mark né del suo arrivo nè del fatto che gli "serviva il suo aiuto";
probabilmente gli avrebbe comunque detto che era impegnato nonostante avesse passato gli ultimi giorni nella sua camera: un'altra scusa per evitare i confronti, cosa Mark aveva sempre temuto sin da piccolo.

Un'altra cosa che solo Donghyuck sapeva fargli superare.

Arrivato davanti la porta, la scritta "Stanza 0299, Mark Lee" lo fissò per qualche attimo nel più totale silenzio. Raramente si erano trovati a bussare a quella porta, così estranea ai loro occhi nonostante avessero passato quel corridoio per mesi. Eppure ora le sue nocche si stavano scontrando proprio con quel legno, provocando un rumore sconosciuto alle sue orecchie, a quelle pareti, e allo stesso Mark che poteva sentire avvicinarsi con riluttanza alla porta.

Jaemin non potè biasimare lo sguardo sorpreso e leggermente deluso con cui Mark lo salutò.
Dopotutto l'unica persona che abbia mai bussato alla sua porta è stata Donghyuck, ed il fatto che Mark, nonostante tutto, avesse sperato che si trattasse proprio di quel ragazzo ad aspettarlo nel desolato corridoio, fece sorridere internamente Jaemin.

Lo sapevo, pensò indossando il suo miglior sorriso di scuse, Mark vuole risolvere tutto questo quanto noi

e sono sicuro che per Donghyuck è lo stesso.

-Ehm, hai bisogno di qualcosa Nana?- chiese Mark tenendo la porta non completamente aperta, il suo corpo visibile solo per metà.

-Oh, si!- disse Jaemin grattandosi il capo -vedi, ho un problema con un argomento di Analisi e volevo chiederti un aiuto..?- La sua voce andò scemando verso la conclusione, notando come Mark guardasse verso la porta alla sua sinistra con le sopracciglia aggrottate.

-Mark?- lo chiamò Jaemin schioccando le dita davanti il suo viso, riuscendo effettivamente ad attiare l'attenzione del ragazzo, -Tutto ok?- chiese notando poi come il suo amico avesse aumentato la stretta sul lato della porta.

-E non provare a mentirmi- Jaemin incrociò le braccia al petto bloccando un Mark che gli stava per rifilare uno dei suoi soliti semplici "si".
-Dimmi la verità- aggiunse poi portandosi le mani sui fianchi intenzionato a concludere quella storia una volta per tutte.
Mark sospirò soltanto, entrando a prendere le chiavi ed uscendo subito dopo, chiudendosi piano la porta alle spalle.

Lo sguardo gli cadde nuovamente sulla stanza di prima, portandolo a mordersi il labbro con fare ansioso.
-Donghyuck non c'è- disse quindi Jaemin girando il viso di Mark cosicché  potessero guardarsi, -Non uscirà magicamente da quella stanza, non preoccuparti-.

if you are lonely (come be lonely with me) ; markhyuckDove le storie prendono vita. Scoprilo ora