Fusione d'amore

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Non era del tutto convinto che raccontarle la verità in quel preciso momento di mancata intimità fisica fosse giusto ma, dato che si sentiva finalmente pronto a farlo, non voleva più tirarsi indietro come soleva fare fino a poco tempo fa. Sentiva dentro di sé l'impellente bisogno di buttar fuori quello che era stato e che, per sua somma fortuna, non sarebbe mai più tornato. 

Non che il regista volesse suscitare compassione agli occhi della studentessa: voleva semplicemente essere del tutto onesto con lei, prima di compiere un passo che avrebbe sancito una volta per tutte il suo profondo interesse verso di lei, sempre ammesso che la ragazza volesse ancora restare al suo fianco a seguito della sua rivelazione.

"Ben tredici anni fa," proruppe il regista "mi innamorai perdutamente di una ragazza. A quei tempi avevo soltanto vent'anni e mi buttai a capofitto in quella relazione che credevo sarebbe stata per tutta la vita. Io e lei lavoravamo insieme e purtroppo non riuscimmo a reprimere quel forte sentimento che investì entrambi, malgrado fosse sbagliato abbandonarvisi."

"Thomas, dimmi soltanto una cosa... da quando amare qualcuno è sbagliato?"

L'uomo sorrise tra sé, accarezzandole per un istante la guancia.

"Sai, Jane... quando ero più giovane la pensavo esattamente come te... credevo che amare non fosse un delitto, bensì un privilegio, una benedizione da custodire e da vivere con grande intensità, in tutte le sue sfaccettature. Ma quando si è colleghi di lavoro non è semplice conciliare la vita privata con quella professionale. E ti assicuro che l'ho appurato almeno un paio volte... e in entrambe le volte, è stato un vero e proprio disastro."

"Capito. Sai, ho quasi paura a dirtelo, ma... per certi versi, questa situazione che mi stai raccontando mi ricorda un po' noi due, non trovi?" rispose la ragazza, scrutando a fondo i suoi occhi color nocciola. "Certo, non siamo colleghi di lavoro, ma..."

"Ma in un certo senso lo siamo stati, non ricordi? Io e te siamo stati sul set e abbiamo lavorato insieme al nostro meraviglioso film, anche se adesso siamo rientrati a tutti gli effetti nei nostri scomodi ruoli... ma non è questo il punto. Io e quella ragazza ci siamo amati alla luce del sole e ci siamo persino guadagnati un piccolo articolo sul giornale che parlava del nostro coinvolgimento sentimentale. Al tempo non mi importava che la gente potesse mormorare della mia relazione con lei."

"E che cosa è accaduto poi?"

Hunt rimase in silenzio per qualche secondo.

"È successo che lei mi ha tradito."

Jane spalancò gli occhi.

"Dici sul serio?"

"Sì... l'ho scoperta mentre baciava un altro. Lo so, tu dirai che in fondo un bacio è un nonnulla rispetto a un tradimento fisico. Ma chi mi assicurava che lei non fosse andata oltre con quel tizio? Non ho mai potuto dimenticare quella scena e penso che non ci riuscirò mai. Tuttora l'ho dinanzi agli occhi ed è semplicemente devastante."

Il tono di Thomas si era tinto di una leggera tristezza che colpì non poco la ragazza.

"Quella ragazza... era per caso quell'attrice raffigurata in quel segnalibro che tenevi dentro il libro di Jane Austen?"

L'uomo deglutì a fatica.

"Sì, era proprio lei..." rispose lui, tutto d'un fiato. "Yvonne Bloom... l'attrice di punta che lavorò insieme a me per il mio primo film... Storia di una lacrima."

A quella dichiarazione, seguì una domanda ancora più penetrante.

"E... la ami ancora?"

Ricominciare - L'Alunna e Il ProfessoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora