Capitolo 2

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Hospital and Trouble

Dopo la battaglia a York durata quasi tre giorni per colpa di Weasley e della sua goffaggine Draco resto ferito gravemente a un fianco, arrivò nel Magi-soccorso sulle sue gambe ma pallido come un lenzuolo nuovo, i magimedici lo portarono su un lettino e corsero immediatamente in Sala Operatoria, Harry che lo aveva accompagnato senza porsi il problema corse a cercare Hermione trovandola nella stanza di un bambino di sei anni con una piccola malfunzione renale.
«Hermione!» esclamò guardandola negli occhi, la donna inizialmente fu contenta di vedere Harry ma quando notò il sangue sulle sue mani si sentì morire.
«Harry che hai?» chiese trascinandolo verso il Magi-soccorso ma il ragazzo si bloccò scuotendo la testa.
«Non io, Draco, è in sala operatoria» quelle parole colpirono Hermione come una pugnalata in pieno petto.
«Ok, io finisco il turno tra sei ore, tu va a casa poi vado a trovarlo.» sussurrò con la voce rotta dalle lacrime, fortunatamente quelle sei ore passarono velocemente e senza pensarci troppo alla fine del turno corse in Magi-Chirurgia cercando il biondo e trovandolo nella stanza 216 addormentato dall'anestesia.
Si sedette accanto a lui prendendogli la mano e stringendola intensamente, le lacrime le rigavano il volto e non poteva impedirlo.
Sapeva che stava bene, l'operazione era stata lunga e facile, ma il solo pensiero di vederlo in quello stato l'uccideva.
«Mi dispiace» sussurrò accarezzandogli il volto rompendo il silenzio assordante che regnava in quella sta stanza.
Draco aprì lentamente gli occhi mettendo a fuoco la figura della ragazza che gli stava accanto sorridendo ampiamente, era lì, lei era lì per lui.
«Hermione» sussurrò non riuscendo a parlare sentendo la gola incredibilmente secca, la donna sussultò sentendo quel sussurro e velocemente afferrò un cubetto di ghiaccio portandolo sulle labbra del biondo che gliene fu grato.
«Come ti senti?» chiese Hermione accarezzandogli dolcemente la testa.
«Una pezza» a quel commento la ragazza rise leggermente e prima che potesse dire di nuovo qualcosa la porta si rivelando la figura di Harry che sorrideva ai due ragazzi.
«Fuori c'è Ginny con tuo figlio Herm...» il gelo che entrò in quella stanza dopo quella frase fu terrificante, Hermione impallidì mentre il cuore di Draco perse qualche battito.
«Hai un figlio?» chiese a bassa voce provando a mettersi seduto sentendo una fitta al fianco.
«S-si» balbettò leggermente allontanandosi dal letto e camminando verso la porta.
«Quanti anni ha?» chiese Draco senza poter nascondere la sua immensa curiosità.
«Ne fa tre a giugno.» rispose secca distogliendo lo sguardo.
«Congratulazioni»
«Grazie, devo andare, ci vediamo.»
«Si, ci si vede»
La ragazza uscì e ricominciò a respirare sentendo l'enorme macigno sul petto che crollava a terra.
Scorpius e James, il primo genito di Harry e Ginny, stavano giocando vicino la sedia di Ginny che guardava la ragazza con uno strano sorriso sul volto.
«Lo ami ancora.» disse scuotendo la testa scioccata.
«Come se fosse l'inizio di tutto.» rispose senza impedirsi di pensare al loro primo vero bacio.

Lei stava facendo come ogni mercoledì il suo giro di ronda con Hanna Abbott che stava pattugliando il quinto-sesto-settimo piano, mentre a lei erano capitati il sotterraneo-primo-secondo-terzo. Aveva quasi finito, le mancava solo la zona delle Serpi e senza farsi intimorire scese le scale.
«Non ci credo! - esclamò guardando una figura nel corridoio e avvicinandosi a passo svelto.- Malfoy! Non puoi fumare in questa scuola! Ti toglierò dei punti per questo.» disse poggiando le mani sui fianchi e guardando in cagnesco il ragazzo che aveva di fronte.
«Sai, Capiscuola Granger, sei davvero fastidiosa, è solo una sigaretta non ho mica ucciso qualcuno.» rispose tranquillo lui continuando ad inspirare fumo.
«È vietato fumare qui! Quindici punti in meno a Serpeverde!» sorrise fiera incrociando le braccia sotto al petto e guardandolo negli occhi.
Draco ghignò e avvicinò il volto a quello di lei e senza troppi complimenti le espirò sul viso tutto il fumo che aveva, la ragazza tossì forte e spinse lontano da lei il ragazzo.
«Sei veramente un verme Malfoy! Che cos'è questa robaccia!?» chiese continuando a tossire.
«Tabacco e Lime, non è delizioso?» chiese ironicamente lui mentre la riccia scuoteva energicamente la testa.
«No è disgustoso!»
«Dici? Forse dovresti provare meglio.»
E senza riflettere le prese i fianchi e l'attirò a se' in un bacio unico e passionale, uno di quelli che riescono a farti toccare il cielo con un dito.
Hermione non oppose resistenza e accettò volentieri il sapore leggermente amaro della sigaretta.
Draco dal canto suo adorava in quell'istante la morbidezza delle labbra della Grifona e il loro dolce sapore alla vaniglia.
Si staccarono dopo poco e lei con le mani sul suo petto la guardava confusa, non riusciva a capire il perché di quella mossa e proprio quando stava per parlare il biondo si staccò e uscì dall'aula.

Senza rendersene conto portò una mano sulle sue labbra sorridendo come una ragazzina alle prime armi, non si sarebbe mai e poi mai aspettata un bacio da lui, non quel giorno e non in quel modo, ma lei aveva capito che il suo cuore sarebbe sempre e per sempre appartenuto a lui.
«Mamma guarda!» esclamò Scorpius portandola nuovamente al presente mostrandole un disegno fatto da lui, per essere un bambino di tre anni era molto intelligente e sveglio, lei lo considerava la cosa più bella della sua vita.
«Andiamo a casa, lo attacchiamo al frigo» disse sorridendo e prendendolo tra le braccia, dopo aver salutato Ginny si smaterializzò via.

La mattina seguente Blaise appena finito di firmare il verbale sulla battaglia a York corse in ospedale per poter vedere le condizioni fisiche del suo migliore amico, mentre scendeva le scale però si trovò la strada bloccata da Ronald Weasley che lo guardava sogghignando. Gli afferrò il braccio bloccandolo di scatto e avvinando il suo volto a quello lentigginoso del ragazzo che aveva difronte sibilò.
«Nel mio rapporto c'è scritto perfettamente che non hai eseguito gli ordini del tuo superiore lasciando che si ferisse, quando si lavora piccolo verme le ostilità si lasciano a casa.»
Ron gli rise in faccia per poi liberarsi velocemente dalla sua presa e guardandolo in cagnesco rispose.
«Non so di cosa tu stia parlando, Harry non mi ha dato nessun ordine e Malfoy non lo considero un mio superiore.» Blaise stava per rispondergli ma il rosso girò i tacchi e andò via senza degnarlo di uno sguardo.
«Weasley è un idiota, non capisco come abbiano fatto a farlo entrare in squadra!» esclamò entrando nella stanza 216 senza notare lo sguardo pensieroso del suo amico.
«Hermione ha un figlio.» disse continuando a fissare in punto indefinito del muro mentre il moro restava immobile con la bocca spalancata.
«Draco, non lo sapevo, mi dispiace. Chi è il padre?» chiese sedendosi accanto a lui e mettendogli una mano sulla spalla.
«Non lo so...Potter mi ha detto che non è sposata nè fidanzata.» sussurrò portandosi le mani alle tempie e premendo forte sperando di far sparire quella terribile emicrania che continuava a rimbombare nella sua testa da quella mattina.
«Quanto resterai ancora qui?»
«Una settimana.»
Il moro sbuffò e aprì la bocca per parlare ma qualcuno bussò alla porta e quando la invitarono ad entrare rimasero entrambi immobili come degli stoccafissi.
«Ciao, Blaise non sapevo fossi qui.» disse Hermione entrando con un piccolo blocchetto per gli appunti e sorridendo ai due uomini.
«Wow sei in forma come sempre. È un sacco che non ci si vede. Che fai da queste parti?» chiese Blaise dopo averla abbracciata.
«Anche tu sei super in forma. Ho un paziente in chirurgia, tre stanze più in là e ho pensato di venire a far visita a Draco, ma noto con piacere che è in ottima compagnia perciò torno a lavoro.»
«Come sta tuo figlio?» chiese di getto Draco guardandola negli occhi mentre lei gonfiava eccessivamente il petto.
«Bene, sta molto bene.» rispose aprendo la porta e scappando fuori da quella stanza che ormai era priva di ossigeno.
«L'hai toccata pianissimo, complimenti.» rispose sarcastico Blaise tornandosi a sedere accanto all'amico.
«Va a farti fottere Blaise.»
«Dra, devi tranquillizzarti, Potter ha detto che non è sposata o fidanzata, puoi comunque riprendertela.»
«Non so se voglio riprendermela. Bla, mi ha ridotto a uno straccio quando è andata via.»
«Ma non sai perché se n'è andata, magari è la volta buona che lo scopri. Hai il diritto di sapere.»
«Sì hai ragione.»

Come back to me||Dramione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora