"Sei un vero idiota." sussurrò Harry, stretto tra le braccia del rosso. Era la prima volta che si incontravano dopo che, un paio di giorni prima, sua sorella aveva ritirato la denuncia contro il corvino. Ron lo strinse ancora, prendendo dei respiri profondi.
"Lo so," gli disse "hai il diritto di avercela con me." riuscì finalmente a lasciar andare il suo amico e lo guardò negli occhi, le mani strette sulle sue spalle. Mai si sarebbe perdonato per non avergli creduto, e mai più avrebbe dubitato della sua innocenza. Harry sorrise leggermente, una lacrima scese sul suo volto, trattenuta per troppo tempo ormai.
"Mi devi un pugno", disse solennemente "ed anche anche una cena." e con il sorriso sulle labbra riprese a stringerlo. Draco osservava la scena più in là, affianco alla porta dell'ufficio. Dopo che la denuncia venne ritirata, e la situazione nell'ufficio venne chiarita, la centrale sembrò dividersi. C'era chi diceva che 'aveva sempre creduto nella sua innocenza', chi invece che 'non era dimostrabile'. E il biondo si stava impegnando così tanto per riscattare il nome del suo "amante". In quei giorni gli era rimasto accanto, senza mai lasciarlo solo. Era riuscito perfino a convincere il padrone di casa a permettergli di continuare a restare nel suo appartamento, a patto che non fosse stato accusato di qualsiasi altro crimine in futuro. Malfoy era certo che non sarebbe mai più successo, perché lo avrebbe protetto lui. E Potter sembrò apprezzare il suo aiuto.
"Beh, ora che tutto è stato risolto," si intromise Blaise lanciando sul tavolo della sala un dossier giallo con l'etichetta del caso "dobbiamo concentrarci sul caso di Mirtilla. È più di una settimana che siamo fermi, e ci servono prove per incriminare Macmillan."
"O per dimostrare che è innocente", aggiunse Potter sorridendo a Malfoy, il quale voltò lo sguardo verso la parete sudicia della stanza nascondendo un piccolo sorriso. Seamus si alzò, prese un cancellino e lo passò sulla lavagnetta argentata.
"Il fidanzato della vittima ha detto che è tornato in città il giorno stesso, per fare una sorpresa alla sua ragazza", iniziò segnando tutto sul tabellone "ma una volta arrivato all'hotel - dove si trovava Mirtilla - la scopre con il suo amante, e scappa via."
"E secondo la dichiarazione che ha rilasciato ad Abu Dhabi, ha passato l'intera serata in un locale. I camerieri dicono che è rimasto a bere fino all'orario di chiusura." disse Ron incrociando le braccia e camminando avanti e indietro per la stanza, pensieroso "ma se così fosse non potrebbe essere stato lui ad uccidere Mirtilla. È morta a mezzanotte e quaranta, il corpo è stato ritrovato a Central Park ma non è detto che sia stata uccisa lì."
"Il locale si trovava a più di tre isolati dalla scena del crimine, ammesso e concesso che sia mancato per un'ora o più, le telecamere di sicurezza dovrebbero averlo ripreso." disse Harry picchiettando con l'indice il dossier "potremmo andare a visionare i filmati."
"Molto bene. Potter, Weasley andate al locale, forse riusciremo a scoprire qualcosa di utile. Per il momento questa è la nostra unica pista."
"Va bene, signor Zabini. Andiamo Ron". Harry prese il cartellino con il nome del locale ed uscì con il migliore amico alle sue spalle. Passarono parecchi minuti in silenzio, circondati solamente dal rumore del motore della macchina del rosso. Il corvino guardava fuori dal finestrino, non sapeva cosa dire: la situazione tra di loro si era chiarita, vero, ma c'era ancora una questione su cui discutere.
D'altro canto Ron non sapeva come iniziare il discorso, non avevano mai parlato della situazione sentimentale di Harry. Lui conosceva tutte le sue ex ragazze, alcune gliele aveva presentate Harry stesso, ma per quanto riguardava l'amico con gli occhiali... non sapeva nulla. Non aveva mai sentito parlare di nessuna ragazza, quindi aveva perfino iniziato a sospettare che non ne avesse mai avuta una. Ma ora era tutto chiaro: Harry era gay. Ecco perché non sentiva parlare mai di nessuna, ed ecco perché quando insisteva con Ginny si comportava in maniera così strana, ma allora perché non glielo aveva detto? Avrebbero potuto parlarne, Ron non lo avrebbe mai allontanato... almeno non dopo quello che aveva fatto con Blaise. Ed ora un altro pensiero gli balenò nella mente, se non avesse fatto sesso con il suo capo, ora come la penserebbe?
STAI LEGGENDO
Just a Game - Drarry Fanfiction
FanficHarry James Potter lavora come poliziotto a New York, in un piccolo edificio malmesso. Lui e la sua squadra vengono derisi tutto il giorno, poiché non sono in grado di risolvere alcun caso. Per questo motivo, viene affidata loro una coppia di ispett...