Stoccata, affondo, stoccata, fendente dall'alto, finta.
Andava avanti così da un pò finchè non lo disarmai.
"Bravissimo Gail, ormai hai battuto questo povero vecchio" disse Rinli compiaciuto.
Poi aggiunse con aria più seria
"Vieni ti devo parlare"
Lo seguii domandandomi il perchè di tanta serietà. Solitamente era una persona molto allegra e sorridente.
Era il mio maestro e padre da quando il mio morì a causa di ninth. Allora avevo solo quattrordici anni. è da tre ormai che mi addestro per entrare in accademia e diventare un soldato. Fermerò quel mostro e vendicherò mio padre.
"Gail, ninth ha colpito ancora. l'avevano presa ma è fuggita. Ma non è questa la notizia" a quel punto sorrise. Un sorriso pieno d'affetto.
" in accademia hanno valutato la mia richiesta e sei stato preso, da domani inizi" Non ci potevo credere. Dire che fossi felice era troppo poco. Ci stringemmo in un abbraccio da uomini.
" su, vai a preparare le tue cose"
Corsi subito nella casa dove ormai vivevo da tre anni. Mi sarebbe mancato il canto degli uccelli al mattino, la calma del panorama, gli allenamenti con Rinli più di tutto.
Salii nella mia camera. Era poco arredata con un letto, una finestra con vista sul lago Idri. Ai piedi del letto una cesta con le mie cose e a lato un comodino con la lampada a olio.
A un angolo della stanza si trovava uno specchio.
Osservai il mio corpo magro ma muscoloso. Molte delle ragazze del piccolo paesino dove vivevo mi andavano dietro ma non le guardavo più di tanto. Erano tutte oche spocchiose e io ero un guarriero. Non era nei miei interessi trovare una compagna. l'indomani sarebbe stato un grande giorno.il mio paese non era molto distante dalla capitale della terra di nemsi: Rhail. Più o meno mezza giornata a cavallo. Mi misi quasi subito a dormire nonostante l'agitazione, dovevo essere pronto per il giorno successivo.
La mattina dopo mi svegliai prima dell'alba. Rinli era già sveglio e pronto. Presi un pezzo di pane per colazione e partimmo subito. c'era solo un silenzio interrotto dagli zoccoli dei cavalli cosi iniziai a pensare a quello che mi aveva detto Rinli riguardo ninth. La odiavo. Non la conoscevo ma la odiavo comunque. Ha ucciso mio padre.
Flashback
È mattino inoltrato io ho 10 anni. Sento papà che si stà preparando. Lui è un soldato, un guarriero dell'accademia. Ha perso il suo drago in battaglia anni fa. Ne conserva ancora un artiglio. Non mi è permesso di toccarlo ma devo ammettere che è affascinante. Anche io saró come lui un giorno.
Sbircio nella sua stanza delle armi e lo vedo che ha già infilato l'armatura.
"Gail, so che sei li"
Non pensavo mi avesse sentito.
"Dove vai papà? "
"In un paese della terra di Autno. pare che ci sia un combattimento fra mostri e serve qualcuno che sorvegli la sicurezza pubblica"
Che eroe, è il mio idolo.
Due sere dopo
"Mamma, Mamma perchè papà non torna"
" Vedrai che arriverà presto. Magari festeggia l'uccisione del mostro"
La mia mamma è cosi dolce. Se lo dice lei allora è cosi sicuramente.
Aspettiamo qualche ora finchè non bussano alla porta. Mi precipito ad aprire.
"Pa...." mi muoiono le parole in gola. Non è papà ma un altro soldato. La mia delusione si è sicuramente vista. Dietro di lui ci sono altri soldati attorno a un lenzuolo che copre qualcosa.
"Dov'è papà? " chiedo.
Il soldato mi guarda con sguardo triste . Perché?
Dietro di me arriva mamma.
Le basta uno sguardo con quell'uomo per poi dirmi.
"Gail, vai in camera tua"
" Ma papà dov... "
"Ho detto vai in camera tua! "
È la prima volta che la sento urlare.
Corro subito al piano di sopra e mi butto sul letto. Passano i minuti e, quando mi decido a riscendere sotto si apre la porta ed entra mamma.
"Mi spiace per come ti ho trattato prima.... ma è successa una cosa brutta. "
" Papà dov'è" Devo essere sicuro che stia bene. Perché lui è forte, Lui sopravvive sempre.
"Papà è. .. è. . andato via" mamma stà piangendo.
"É morto"
Da quel momento entrai in uno stato di trance Morto mamma mi stà dicendo qualcosa Morto sento di dover piangere ma non lo faccio Morto papà non tornerà più perché è Morto. "Chi è stato?" Chiedo con una freddezza che non mi appartiene. "Uno dei mostri. Si chiama ninth. È scappata e papà ha cercato di fermarla ma..." le sue parole sono interrotte dai singhiozzi. Sarei diventato un cavaliere, l'avrei trovata e avrei vendicato papà.
Fine flashbackMi riscossi dai miei ricordi scuotendo la testa.
Eravamo quasi arrivati. Entrammo nella città al galoppo fino a raggiungerne l'apice dove si trovava la struttura più bella e imponente che io abbia mai visto.
Davanti vi era una statua in marmo di un drago. Così bella che pareva che il drago, messo in posizione verso il cielo, potesse spiccare il volo da un momento all'altro.
Aggirammo la grande statua e entrammo nel grande edificio passando da un portone immenso. Quanti uomini ci vorranno per aprirlo e chiuderlo. Venti? Dieci? non lo so. Ma era enorme.
Passammo da diversi corridoi fino ad arrivare davanti a una porta finemente ornata di disegni di draghi e cavalieri. Il maestro Rinli bussó tre volte poi una voce bassa e autoritaria ci invitó ad entrare.
La stanza era illuminata da una grande finestra che si affacciava sul cortile interno. Le pareti erano piene di scaffali riempite con libri e pergamene di ogni genere. Al centro si trovava una scrivania che pareva più un opera d'arte. Sulla sedia, che sembrava quella dei re, era seduto un uomo che non saprei definire nè giovane nè vecchio e nemmeno un uomo. I capelli lunghi e neri erano raccolti in una coda bassa e gli occhi castani sembravano aver passato più di quello che il suo corpo diceva. Ma la cosa che mi colpì di più furono le orecchie a punta che prima non avevo notato. Era un elfo. Probabilmente dovette aver notato la mia espressione stupeffatta e sorrise. Ma un sorriso stanco. "Suvvia Gail, chiudi la bocca" mi rimbottò subito Rinli tirandomi uno scalpellotto alla callottola. Probabilmente arrossii.
"Cosí quello è il tuo allievo" il tono severo ma allo stesso tempo dolce mi fece rabbrividire. Mi scrutò con attenzione per alcuni minuti mentre sudavo freddo. "Bene" Disse infine.
"Leo!" chiamó. Arrivó di corsa un ragazzo più o meno della mia etá con gli occhi e i capelli nerissimi. "Lui è Gail, il nuovo compagno di stanza tuo e di tua sorella. Fagli fare un giro e accompagnalo a riposare."Quello annuì rispettoso, indossava una camicia bianca e un pantalone di pelle nero con stivali di cuoio fino ai polpacci. Il Generale si rivolse successivamente a me." Gail, lui è Leo. Insieme a sua sorella saranno i tuoi compagni di stanza. Leo ti farà fare un giro dell'accademia e ti spiegherà le nostre regole" Annuii pure io incapace di dire altro.
"Potete andare" Disse infine. Mi avviai dietro il ragazzo mentre il mio maestro rimase li sorridendomi prima che le porte si chiudessero.
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alpha e omega
FantasyLa terra di nemsi, divisa da tempo in cinque regioni si trova sull'orlo della guerra. la causa: le sfere del tempo, Alpha e omega, inizio e fine. rappresentate nella terra di nemsi da due umani molto particolari. Tressa: una ragazza modificata gene...