Capitolo 3

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Valentina's pov
Oggi è la giornata perfetta per andare a correre.
Qui a Buenos Aires il cielo è azzurro e il sole non è molto caldo, siamo ancora in primavera.
Decido quindi di mettere la tenuta da ginnastica, fare una coda alta indossare una felpa non troppo pesante ed esco con le cuffie.

Mentre corro per le strade e i parchi ascolto la musica. Alcune sono le mie canzoni, altre sono le mie preferite ed altre ancora sono le canzoni di mia sorella Karol...

Ad un certo punto parte la canzone di Karol, La vida es un sueño, e le lacrime scendono da sole dai miei occhi, non ho bisogno neanche di sforzarmi. Improvvisamente la mia mente tira in ballo tutti i ricordi che ho di quattro anni fa.

Dalla telefonata di mia sorella poche ore prima del concerto alla telefonata di mio padre...

Mia sorella mi raccontava di essere felice di poter visitare di nuovo Parigi. Era emozionatissima, si sentiva dalla sua voce! Poi mi ha raccontato di avere anche un po' di ansia, perché lei ne ha sempre avuta prima di ogni show e di ogni concerto.
Così parlammo per un ora intera!

Durante tutta la giornata rimasi in attesa di un messaggio da Karol che mi dicesse che era tranquilla, ma questo arrivò solo poche ore prima del concerto quando io e il mio fidanzato ci stavamo preparando per uscire e andare a casa di amici a cena.

Quando il concerto iniziò iniziai ad avere una strana sensazione. Come se fosse ansia, lo stomaco che si nasconde tra l'intestino e il fegato, il cuore batteva forte.
Ma non diedi tanto peso a questo.

Stavamo per sederci a tavola quando il televisore diede la notizia.
Un attacco terroristico a Parigi, durante un concerto, e il nome della cantante non si sapeva, ma si sapeva che questa era stata portata in ospedale in gravi condizioni.
Guardavo lo schermo piatto del televisore impressionata dalle immagini che stava trasmettendo.
Io sapevo che quella era mia sorella Karol, sapevo che sicuramente stava male, avevo quella strana sensazione!
Durante tutta la cena e anche dopo non riuscì a sorridere quando arrivammo a casa, dopo aver tolto le scarpe la prima cosa che feci fu quella di chiamare mio padre per avere notizie di Karol.

Tuuuuu.... Tuuuuu.... Tuuuuu....
Valentina:"Come sta?"
Padre:"Ehmm... Valu.... Karol è in coma.... Mi dispiace figlia mia..."

Io rimasi stranita, l'unica cosa che il mio corpo riusciva a far uscire erano le lacrime, per il resto delle ore precedenti la mia partenza per Parigi non parlai, piansi in silenzio.
Michael, il mio fidanzato, mi seguii a Parigi. Lui aveva legato molto con Karol dopo la scoperta del nostro rapporto di sangue e soprattutto dopo il nostro fidanzamento.

Quando arrivammo a Parigi l'unica cosa che potevamo fare fu quella di aspettare. Aspettammo quasi sette mesi il risveglio di mia sorella.
Sapevamo che sarebbe stato difficile tornare alla normalità, ma non pensavamo che una volta tornati a casa, a Lerici, ci avrebbe aspettato una situazione devastante per la nostra famiglia.
Mia madre Samantha aveva lasciato mio padre, aveva provato tante volte a farlo ma non c'era mai riuscita, non pensavamo che proprio nel momento del bisogno lei ci lasciasse.

Dopo questo avvenimento io e Michael fummo costretti a tornare a Buenos Aires e Karol rimase in Italia con la mia famiglia...

Ciò che ricordo dopo questa scena triste, fu la chiamata di Karol qualche anno dopo, nella quale mi disse di essere incinta.

Io e Michael eravamo molto straniti e felici della notizia.
Solo quando partimmo per l'Italia, quando nacque il bambino, scoprimmo che Karol era spostata da diversi anni.
Non ci volle mai dire il nome del padre e noi non abbiamo mai insistito più di tanto.
Comunque Karol a breve si laurea in letteratura e io sono abbastanza felice per lei e per quello che sta costruendo.
Anche se vorrei avere anche solo un briciolo del suo coraggio, ha continuato la sua vita anche quando nostra madre ci aveva lasciati soli, anche dopo l'incidente ha sempre fatto finta di niente e vogliamo parlare dell'università? Lei è sempre stata così forte, coraggiosa e determinata. L'unica cosa che non le perdonerò mai è che ha rinunciato alla sua vita da star dopo l'incidente. Sono quattro anni che tutti i giornalisti, i fan e anche la sua famiglia adottiva la cercano, non si è mai fatta trovare, purtroppo l'incidente le ha anche causato un problema agli occhi, ora è costretta a portare gli occhiali, e purtroppo dietro quei vetri non si vedono tanto bene i suoi meravigliosi occhi verdi...

E non solo, lei è sposata da tanti anni, e anche io vorrei sposarmi il prima possibile però a quanto pare qui qualcuno non è della mia stessa idea.

......

Narratore esterno's pov
Valu si sbagliava perché proprio accanto a lei c'era una sorpresa che non avrebbe mai dimenticato.

Vicino alla fontana del parco dove stava correndo c'erano varie panchine e Valu avrebbe dovuto aspettare lì l'arrivo del suo fidanzato.
Lei rimase lì ferma fin quando una persona che vende palloncini per bambini non le si avvicinò distraendola dal suo obiettivo. Notò infatti che nei palloncini c'era stampata una foto sua e di Michal. Ogni palloncino aveva una loro foto, dietro di lei c'era Michael inginocchiato con un anello di fidanzamento in bella vista.

La ragazza lo vide e lo abbracciò molto forte.
I due decisero di mantenere il segreto fino a quando uno o due mesi prima del matrimonio sarebbero andati a Lerici e avrebbero celebrato il matrimonio proprio lì.




Spazio autrice:
Ciaooo! Spero che l'accaduto visti da punti di vista di Valentina vi piaccia!
Volevo comunicarvi che io pubblicherò quattro volte alla settimana questa storia, cioè:
-Domenica
-Martedì
-Mercoledì
-Sabato

E niente le comunicazioni sono queste adesso le scriverò anche nella descrizione della storia.
Spero che il capitolo vi piaccia se è così lasciate un commento 💬 e una stellina ⭐ !
A presto!
Giu💕

Storia Di Un Grande Amore💕Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora