Fiamme

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Erano passati alcuni giorni dall'incidente e Jimin non stava affatto meglio. Era continuamente stanco e privo di forze, aveva anche perso coscienza un paio di volte e pur di prendermi cura di lui mi ero preso due settimane di ferie. Mi faceva male vederlo così pallido e debole sapendo che fosse colpa mia però ce la stava mettendo tutta e provava sempre a rassicurarmi. Il peggio arrivò quando gli comparirono delle bruciature sulla pelle, erano piccole e non le avrei mai viste non avessi dormito con lui.
Vedevo come fosse impaurito dal suo sguardo perciò non mi dilungai sul discorso.

Passavo le notte in bianco per vegliare su di lui e assicurarmi che avessi sogni tranquilli. Mi alzavo la mattina presto per fargli trovare una colazione sostanziosa e ovviamente uscivo solo per andare al supermercato. Taehyung spesso provava a convincermi ad andare da qualche parte con Jungkook, prometteva di rimanere lui con Jimin ma sapevo che avrei comunque passato tutto il tempo a pensare a lui.
Anche Namjoon e Hoseok venivano spesso a casa nostra, sia per informarsi sulla salute di Jimin sia per  portargli dolci e passare del tempo con lui. Di Seokjin invece nessuna traccia, Namjoon ci aveva detto che anche lui non se la stava passando benissimo e mi ripromisi di andarlo a trovare una volta, aveva pur sempre aiutato Jimin.

Tae fra tutti era quello che passava più tempo con noi, ci era passato anche lui e voleva mostrare più supporto possibile. Avevo avuto anche la possibilità di conoscerlo un pò meglio in quei giorni. Mi aveva raccontato che Jungkook lo stava tempestando di domande e che ogni volta sviava il discorso per non mentirgli. Una volta in particolare era scoppiato a piangere perché avevano litigato, inutile dire che alla fine Jungkook lo venne a prendere anche lui con il naso rosso come Rudolph la renna. Avevo rivalutato il loro amore.
Pensavo che il castano volesse solo divertirsi, che fosse un moccioso, invece aveva dimostrato molte quanto veramente ci teneva a Taehyung.

"Yoongi a cosa pensi?"
Quella notte Jimin si era girato verso di me non riuscendo a prendere sonno. I capelli biondi erano tutti arruffati e le gambe paffute sembravano più soffici premute contro il cuscino, era un amore.
"Incita Tae a parlare"
"Credi che Jungkook scapperà?"
"Non penso proprio.."
Riuscii a scongere un sorriso formarsi sulle sue labbra e lo strinsi di più a me. "Riposati adesso, hai bisogno di dormire" neanche a dirlo, chiuse gli occhi e crollò in un sonno profondo dopo aver biascicato un "Ti amo mio umano". Accarezzai quelle ciocche bionde mentre il suo viso si rilassava e mimai una risposta con la bocca.
"Ti amo anche io Jimin"

-🏩🍧-

Seokjin's POV

Era il quarto giorno, il maledetto quarto giorno di fila che sentivo la pelle bruciarmi a contatto con qualsiasi cosa. Avevo liquidato Namjoon con la febbre, ma come facevo a mentirgli sulle bruciatore se vedeva i segni sul mio corpo?
Da quanto mi aveva detto quel nanerottolo non stava migliorando molto, ma non poteva sapere quanto effettivamente fosse grave la sua condizione. Fortunatamente Yoongi aveva avuto una buona idea a portarlo da me, anche se poteva attirare meno l'attenzione.
Lo avevo sentito urlare il mio nome dal piano terra, e io abitavo al quinto.
Sarebbe guarito, doveva guarite presto, altrimenti sarebbe stato tutto tempo sprecato per non parlare della fatica.

Poveri piccoli angeli, non sanno neanche cosa vuol dire ricevere una punizione, piangere dal dolore e strapparsi le unghie con i denti per sentirsi meglio, insomma quello era provare una vera punizione.
Era per ragioni come quelle che non potevo più permettermi di essere avventato su Namjoon, sarebbe stato meno doloroso per entrambi quando sarebbe arrivata l'ora.

A cosa mi ero ridotto, avevo davvero aiutato un angelo a non scomparire nel nulla, ma a quale prezzo?
Mi sentivo letteralmente come legna al fuoco e il peggio stava ancora per arrivare. Al pensiero mi veniva l'amaro in bocca e ogni tanto avevo la tentazione di chiamare Namjoon per tenerlo stretto, dirgli tutto, ogni singola cosa, anche quello che sarebbe accaduto. Un giorno lo feci per davvero, lo chiamai chiedendogli di passare a farmi visita, si presentò dopo neanche 10 minuti.

Quasi mi imbarazzavo a farmi vedere in quello stato, così debole e fragile.
"Hey Jinie, come stai?" sorrisi mentendo un pò, venendo subito scoperto appena poggiò una mano sulla mia fronte.Bruciava, bruciava da morire. Indietreggiai di scatto e mi portai una mano in fronte.
"Agh scusa, è solo un pò di mal di testa"
"Non credo, sei bollente e stai tremando. Senti perché non vuoi dirmi cosa hai, non sembri preoccupato quindi - "

"Quindi non è nulla di grave" sbuffai vedendolo insistere ancora nel farmi domande. "Semplicemente non voglio che tu stia male, insomma sei il mio migliore amico è giusto preoccuparmi"
"Mi vedi come il tuo migliore amico?"
"Come?..." un silenzio imbarazzante calò nella stanza, Namjoon era diventato 50 sfumatura di rosso e si stava torturando le unghie, metteva ansia solo a guardarlo.
"Sono solo un amico per te? Un amico con cui tu scopi? "
"Jin io... perché mi fai queste domande"
Già sapevo la risposta, volevo solo sentirlo almeno una volta uscire da quelle labbra rosee.
"Namjoon" lo richiamai con voce ferma, sentivo il suo cuore accelerare e il respiro farsi più pensate, lo avevo in pugno,tutto solo per me.

Forse avrei dovuto essere più cosciente, avrei solo peggiorato le cose ma sentivo quella punta di avidità premermi in gola.
"Dillo Namjoon" comandai ancora una volta guardandolo tentennare.
"No io.. Ti amo"

La vita a volte ci gioca davvero dei brutti scherzi, ma agli umani piace rischiare, piace sentire il rischio dietro l'angolo, forse è l'unica cosa che riesco a comprendere a fondo.
Appena le nostre labbra si incontrarono, mosse da sensazioni diverse dalla lussuria, sentii il fuoco ardere in ogni singolo organo del mio corpo. Ma mi andava bene così.
Più io bruciavo, prima tutto sarebbe finito e non avrei sentito più niente di quello strazio.

Prima io mi trasformavo in cenere più qualcun altro poteva guarire e prendere il mio posto.
Quel nanerottolo avrebbe dovuto sentirsi grato di aver ricevuto tale missione, perché il perdono non viene sempre nelle stesse forme.

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Angolo autrice 🔥
Come promesso ecco il capitolo, spero vi sia piaciuto.
Siete curiosi sulla condizione di Jin?
Hmmm 👀👀 vedremo cosa succederà. Grazie per aver letto ❤️

My Angel // Yoonmin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora