6° Capitolo

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Entrai nella stanza, questa era grandissima. C'era un letto morbido, un bagno lussuosissimo e un armadio al cui interno ci potevi ficcare qualsiasi cosa o addirittura andare a Narnia. Insomma era una stanza uguale a quella delle principesse.
<<Bene...e ora per prima cosa...>> dissi scaldandomi le mani sorridendo <<SI PROVA IL LETTO!>> urlai poi lanciandomi su di esso <<Quanto sei morbido>> continuai ad urlare felicissima mamma, papà...mi state guardando vero? pensai sorridendo.
D'un tratto mi alzai decisa e come flash iniziai a sistemare tutti i miei vestiti nell'armadio mettendoli in ordine, solo dopo mi accorsi di un uniforme scolastica <<ODDIO! MA È BELLISSIMA>> urlai felice e privandola subito, andai a guardarmi allo specchio e feci un giro su me stessa <<É fantastica...>> dissi toccando il tessuto dell'uniforme. Senza perdere tempo ritornai verso l'obiettivo principale <<Avanti Elena! Mettiti a lavoro!>> dissi cercando di rendere la camera ancora più accogliente e carina.

Dopo aver finito di sistemare andai in bagno per inaugurare quella bellissima vasca. Tirai un sospiro di sollievo e mi lasciai trasportare dall'odore di rose <<È fantastico...>> sussurrai chiudendo gli occhi <<Quasi quasi...un sonnellino me lo faccio>> dissi cercando di dormire. Purtroppo non riuscì nell'intento perché sentì dei rumori strani provenire dalla stanza <<Ma che...?>> sbuffai e uscí dalla vasca mettendo temporaneamente un asciugamano intorno al corpo. Aprì la porta del bagno spalancandola e vidi Ron sul mio letto a fissare il cellulare <<Ehy! Non dovresti entrare nella stanza di una ragazza in questo modo!>> dissi avvicinandomi a lui dimenticandomi di avere solo un asciugamano a coprirmi. Ron alzó il capo verso di me intento a dire qualcosa ma si irrigidì distogliendo poi lo sguardo rosso <<Che c'è?>> chiesi sbuffando <<Mettiti qualcosa almeno, non startene lí solo con un asciugamano!>> disse lui girandosi, mi accorsi della situazione ed arrossì anche io prendendo i primi vestiti che vidi tra le mani e correndo poi in bagno per indossarli. <<Eccomi...>> aprí la porta dopo aver finito ma non lo vidi più <<E se ne va così>> sbuffai vedendo un fogliettino sul letto, lo presi e lo aprí leggendolo domani fatti trovare pronta per le otto in punto. Non tardare o ti ammazzo! <<Ammazzarmi!?>> sbraitai incredula ma poi trasformai la mia rabbia in felicità <<Che idiota...>> sussurrai poi lanciandomi sul letto e tenendo stretto al mio petto il fogliettino. <<Domani...prima lezione...nuove persone e nuovi insegnanti>> dissi guardando il soffitto <<Ne sarò in grado?>> continuai sentendomi via via sempre più piccola riguardo la situazione. Ripensai a tutti i momenti passati con i miei genitori a come Ron avesse stravolto la vita <<No...io posso farcela...c'é lui con me! Ce la farò!>> urlai ormai decisa <<Adesso a nanna!>> dissi mettendomi sotto alle coperte e cadendo in un sonno profondo.

Una luce abbagliante costrinse i miei occhi ad aprirsi <<Mh...che ore sono?>> dissi strofinandomi gli occhi. Mi alzai e controllai l'orario sul cellulare oh...solo le 7:40... pensai stiracchiandomi <<Aspetta...le 7:40!? Cavolo!>> urlai correndo in bagno a lavarmi la faccia e i denti. <<Mi ucciderà, mi ucciderá!>> esclamai più volte indossando l'uniforme <<Il principino mi ammazzerá!>> esclamai indossando infine le scarpe e prendendo lo zaino, ovviamente vuoto ed aprendo infine la porta della stanza. Vidi Ron fuori con l'uniforme e leggermente nervoso <<Scusami, scusami, lo so, sono un disastro!>> dissi pregando il suo perdono, sospirò <<Muoviti dai>> disse prendendomi per il polso e trascinandomi ama trascinare le persone o cosa!? pensai.
Percorrendo i corridoi ancora una volta sentí degli sguardi e dei bisbigli <<Perché devono per forza guardarmi cosí...?>> sussurrai lamentandomi <<Fa come ti dissi ieri, ignorali, é normale>> disse rassicurandomi <<Se lo dici tu...mi fido>> dissi infine raggiungendo finalmente la mia classe. Arrivati davanti all'aula, Ron entrò per primo e avvicinandosi al professore gli sussurrò qualcosa. Ron si girò verso di me mimando un stai tranquilla e andò poi verso il suo posto <<Bene miei cari ragazzi, ho il piacere di presentarvi una nuova studentessa. Non è abituata a tutto ciò, quindi siate clementi con lei, va bene? Prego, entra>> disse infine il professore invitandomi ad entrare. Feci dei passi avanti e con coraggio mi fermai accanto alla cattedra alzando poi lo sguardo verso coloro che sarebbero stati i miei compagni di classe <<Piacere di fare la vostra conoscenza mi chiamo Elena Smith e spero di andare d'accordo con tutti voi>> dissi tirando un sospiro di sollievo, il professore mi guardó e facendomi un segno mi indicò un posto libero ok...ora cammina e basta pensai avviandomi verso il mio posto. Sentivo ancora alcuni bisbigli e sguardi ma per fortuna la ragazza di fianco a me si alzó rivolgendosi a tutta la classe <<Adesso basta! Smettetela di bisbigliare tra di voi e iniziate a seguire la lezione!>> in un attimo si zittirono tutti e si girarono dall'altra parte. La mia salvatrice si girò verso di me sorridendomi <<Scusali fanno sempre così...comunque mi chiamo Laura piacere>> disse sussurrando <<Piacere mio, sono Elena. Non preoccuparti sono abiguata a questo tipo di persone>> dissi rassicurandola e sorridendole.
Durante la lezione riuscì a seguire ben poco, un pó perché non capivo nulla e un pó per la mia nuova amica che mi chiedeva che tipo di relazione avessi con il principe della classe.
Suonó la campanella che diede iniziò alla ricreazione <<Mio dio...non ci capisco nulla>> dissi disperandomi ed è proprio in quel momento che si avvicinó Ron <<Tutto bene?>> chiese e io alzai lo sguardo con occhi imploranti <<Vero che mi aiuterai??>> dissi piagmucolando, lui rise e mi accarezzò la testa <<Certo, certo ma solo se mostrerai un minimo di impegno>> disse incrociando poi le braccia al petto <<Faró tutto il possibile!>> dissi sorridendo a trentadue denti <<Brava ragazza>> concluse. <<Ohoh...ma state per caso insieme?>> si avvicinó Laura con un sorriso malizioso, mi portai la mano alla faccia <<Ti ripeto che non stiamo insieme!>> dissi rossa come un pomodoro <<Infatti, non stiamo insieme Laura, siamo solo molto amici>> rispose Ron con tutta calma.

All'improvviso si avvicinó al nostro piccolo gruppo una ragazza con lunghi capelli rossi, occhi color cobalto e un fisico da paura <<Ron perché non vieni a divertirti con noi...non stare con questa Laura e con questa...scusa qual'era il tuo nome? Vabbe non ha importanza>> disse parlando come di solito farebbero le oche. Mi alzai di scatto e sentí i miei occhi bruciare <<Primo punto. Ron decide dove stare, non sei tu a decidere. Secondo punto. Io ho un nome! Ovvio che ha importanza, forse dovresti pulirti bene le orecchie. Mi chiamo Elena. Terzo punto. Porta rispetto per chi ha intorno, non puoi dire questa a chiunque ti passi accanto! Laura è una persona molto gentile a differenza tua.>> conclusi e sentí gi occhi di ogni singolo studente nell'aula su di me <<Non ti permetto di parlarmi in questo modo! Tu...tu...sei inferiore a me!>> disse stringendomi il polso <<Come osi...giuro che ora ti stro->> non finí la frase che il professore dell'ora successiva entrò in classe e ci rimproverò. Ora devo beccarmi anche la ramanzina! Iniziamo bene pensai.

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