Capitolo 8

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The next morning

Scorpius aprì gli occhi trovandosi il braccio della madre e del padre sulla pancia, sorrise in quel momento sperando di vedere ogni mattina i due genitori abbracciati. Senza fare rumore si alzò dal letto e vide sua madre girarsi e stringersi al padre, sorrise ancora di più per poi correre al piano di sotto dove trovò sua nonna che faceva colazione da sola.
«Buongiorno Scorpius» disse gentile accarezzandogli il capo.
«Buongiorno nonna!» esclamò sedendosi accanto a lei e allungando la mano verso il suo piatto rubandole un biscotto.
«Quello era mio!» esclamò la donna iniziando a fare il solletico al biondo che scoppiò a ridere mentre le sue guance si tingevano di rosso.
«Mi piaci tanto come nonna» ammise poco dopo mentre continuava a mangiare i biscotti che la donna aveva chiesto a Lophi di preparare.
«Anche tu mi piaci tanto come nipote.» rispose lei regalandogli un sorriso radioso che di solito riservava solo a suo figlio Draco. Se avesse saputo prima quali erano le intenzioni di Lucius dal Maniero in Galles avrebbe fatto di tutto per impedirlo, quell'uomo aveva ancora una volta rovinato la vita di suo figlio senza la minima pietà, ora però aveva una seconda occasione e lei avrebbe fatto di tutto per non far avvicinare quel inutile verme alla sua famiglia.

Aprì lentamente gli occhi trovando una cascata di ricci a coprigli il braccio sinistro e parte del petto, abbassò leggermente lo sguardo vedendo la sua Hermione con la testa poggiata alla sua spalla, gli era mancata terribilmente tanto, avrebbe voluto svegliarsi sempre così, con lei al suo fianco bellissima come sempre.
Prese il quaderno degli appunti che ormai non apriva più da anni e cominciò a ritrarla esattamente come aveva fatto la mattina dopo la loro prima volta.

Quando Draco si svegliò la guardò, e la trovò magnifica, si sentì così tremendamente stupido per non essersene accorto prima. Più la guardava e più si rendeva conto di essere follemente innamorato di lei, così decise di ritrarla, prese il suo quaderno nero degli appunti e una matita e iniziò a disegnarla esattamente come la vedeva, perfetta.
Dopo una ventina di minuti la ragazza aprí gli occhi e vide il ragazzo intento a scrivere qualcosa lì accanto a lei.
«Che stai facendo?» chiese guardandolo mentre l'osservava e tornava a scrivere.
«Non muoverti, non ho finito.» disse lento accarezzandole con il dorso della mano la gota leggermente rossa per via di uno dei due seni scoperto.
«Ma non capisco, perché non posso muovermi?» chiese mormorando osservandolo con la coda dell'occhio. Non ottenne risposta, così spazientita dopo altri dieci minuti in quella posizione si alzò a sedere poggiò il mento sulla spalla del ragazzo e rimase scioccata quando vide il suo bellissimo ritratto.
«Draco...è bellissimo.» sussurrò quasi senza fiato prendendo tra le mani il quaderno e osservandolo attentamente.
«Tu sei bellissima.» rispose baciandole il collo dolcemente mentre lei guardava gli altri disegni.
«Non sapevo che sapessi disegnare, ma questa sono di nuovo io...»
«Sei una splendida modella da ritrarre sai.»
Hermione arrossì e lo baciò dolcemente, un attimo dopo, erano nuovamente tra le lenzuola ad esplorarsi a vicenda, i baci e le carezze si facevano sempre più passionali e intense. Fecero l'amore di nuovo con passione e foga mentre in loro la consapevolezza del loro amore cresceva sempre di più e in modo più prepotente che mai.

La ragazza aprì lentamente gli occhi guardando l'uomo accanto a lei che le sorrideva contento.
«Buongiorno» sussurrò lei con la bocca impastata dal sonno.
«Buongiorno» rispose lui lasciandole un bacio veloce sulla tempia.
«Dov'è Scorpus?» chiese guardandosi intorno non vedendo il bambino.
«È sceso a fare colazione credo, comunque sei sempre un'ottima modella» sussurrò mostrandole il nuovo ritratto mentre la ragazza arrossiva furiosamente.
«Draco... è bellissimo.» rispose lei lasciandosi sfuggire un breve sorriso.
«Scendiamo?» chiese lui alzandosi in piedi e passando alla donna una vestaglia per coprirsi.
Quando arrivarono al piano di sotto videro Scorpius e Narcissa ridere contenti, si sedettero con loro subito dopo aver stampato un bacio in fronte al piccolo.
«Adesso vivremo tutti insieme?» chiese addentando un biscotto con le gocce di cioccolato mentre i due adulti si scambiavano un'occhiata strana.
«Scorpius, tesoro, è più complicato di così. Io e tuo padre non stiamo insieme e...» cominciò Hermione venendo prontamente interrotta dal piccolo.
«Ma papà ha detto che non ci lascerà più, ci vuole bene e io voglio vedervi insieme.» gli occhi gli si riempirono di lacrime e la riccia non sapeva più che fare.
«Tesoro...» sussurrò alzandosi in piedi e abbracciandolo dolcemente, Draco invece sembrava pensare alle parole del piccolo e sorrise.
«Abbiamo deciso di ricreare questo noi, possiamo iniziare a farlo rendendo felice Scorpius. Passate qui il periodo Natalizio, vediamo come va. Che ne dici?» propose mentre il piccolo smetteva di piangere e annuiva tranquillo. La riccia lo guardò per qualche secondo prima di annuire leggermente, Astoria era morta e Lucius era troppo lontano per sapere ciò che stava accadendo lì a Londra, magari potevano davvero provare ad essere felici.
La giornata fu una delle più belle della loro vita, Hermione e Narcissa avevano passato il pomeriggio insieme chiacchierando del più e del meno mentre Draco parlava a Scorpius del Quidditch dicendogli che lo avrebbe portato sulla scopa uno di quei giorni.
«Non porterai Scorpius su quegli aggeggi infernali.»
«La mamma ha paura di volare sai!?» sussurrò Draco al figlio che scoppiò a ridere e cominciò a prendere in giro Hermione che in tutta risposta lanciò soddisfatta una cuscinata sul viso del biondo.

Blaise Zabini era sdraiato sul divano di casa sua aspettando che la sua meravigliosa moglie tornasse dal lavoro, la figlia era da Pansy e Yves così avevano la casa tutta per loro. Quando la bionda mise piede in casa vide il marito che l'aspettava con un enorme sorriso stampato in volto, si avvicinò velocemente a lui e sorrise contenta.
«Mi sei mancato oggi» sussurrò dolcemente accarezzandogli il volto mentre il ragazzo restava ammaliato dalle sue carezze.
«È ovvio che ti sono mancato, insomma sono meraviglioso!» esclamò mentre la donna scoppiava ampiamente a ridere. Suo marito era sempre stato un ragazzo scherzoso e soprattutto chiacchierone, di sicuro non era capace di tenere un segreto.
«Ti amo anche io» rispose subito dopo baciandole lentamente il collo.
«Che ne dici se ceniamo un po'?»
«Ho preparato una cenetta che ti farà morire mia cara mogliettina»
«L'hai avvelenata? Hai preso esempio da tua madre?»
«Simpatica come un pugno. No, non l'ho avvelenata, almeno non ancora» sussurrò al suo orecchio facendola ridere.
«Non cambierai mai mia bellissima serpe»
«Mai...»

Oggi mi va di pubblicare un nuovo capitolo, fatemi sapere cosa ne pensate.
Spero che ognuno di voi stia passando una buona estate e per chiunque abbia un esame, che sia di terza media, maturità o università, BUONA FORTUNA🙈🌹

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