Capitolo 3-Con lui accanto, mi sento felice.

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Il mattino seguente.

ELIA'S POV
Mi sentivo una merda. La sera avevo anche cacciato la sveglia per la scuola, non so come visto quanto ero ubriaco..
Il giorno dopo la sbronza, è sempre il peggiore.
Che fastidio alla testa.
Guardo l'orologio, sono le 9:12.

Decido di scendere in cucina, per farmi da mangiare e poi prendere qualcosa per farmi passare il mal di testa.

Appena arrivo in cucina, vedo Filippo seduto al tavolo.

<Ben svegliato> dice lui.
<Grazie, ho la testa che mi scoppia> mi lamento io.

<Siediti, così facciamo colazione e poi puoi prendere un'aspirina> dice a quel punto Filippo.

Allora io mi siedo, e iniziamo a fare colazione.

Magari fosse stata una semplice colazione, sembrava più un interrogatorio.

Filippo mi disse che una volta arrivato da lui, ero già ubriaco.
Partì raccontandomi quello che avevo fatto e detto ieri sera. Primo su tutti, il  fatto che ero andato alla gay street. Mi chiese anche se ci fossi stato prima di quella sera.

Io, ovviamente, gli dissi che non sapevo quella fosse la gay street e che non c'ero mai stato prima.

E lui si mise a ridere. <È la stessa cosa che hai detto ieri e che ha detto Martino quando ci siamo conosciuti> continuò ridendo.

Io non sapevo di cosa stesse parlando, così Filippo mi raccontò che lui e Martino, nonostante si conoscessero già, erano diventati amici in questo modo, dopo essersi incontrati alla gay street.

Martino non ci aveva confessato subito di essere omosessuale, e un po' mi dispiaceva per questo, per il fatto che non si era fidato completamente di noi.

Ma poi ci ripenso su, e mi dico che quello che sto facendo io è lo stesso.

Neanche io ho detto loro di essere bisessuale, non trovavo il coraggio.

Ma non perchè non mi fidassi di loro, solo perchè volevo prima capirci di più.

Dopo un po', Filippo fece una battuta <Vi ho trovato entrambi alla gay street, se dopo Martino, anche tu ti scopri gay, sarebbe wow> dice ridendo.

<Forse è così> dico in un sussurro.

Spero non mi abbia sentito, ma ovviamente non è così.

<Come scusa? Hai qualche dubbio?> sembra sorpreso.

Arrissisco.

Non avrei dovuto dirlo.

<Ogni tanto penso di essermi preso una cotta per un ragazzo, mi piace davvero tanto> dico imbarazzatissimo.

Lui sembra sorpreso<Ma tu non uscivi con Emma> continua poi <quella ragazza che stava anche con Martino>.

<NOO, siamo solo amici> dico quasi urlando.
<In realtà lei vorrebbe di più,  ma io non ci riesco, ti ripeto, mi piace già qualcun altro> spiego a Filippo.

Amore tra coinquiliniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora