Marlene
Mentre torniamo alla vecchia casa di legno io e i miei amici guardiamo Luke, sicuramente ci deve una spiegazione. Lui, che era il primo della fila insieme a Jason si girò, sicuramente infastidito dalle nostre continue occhiate. "vi spiego tutto dopo. Ok?" dice più tosto incavolato.
Si ma statti calmo!Siamo in camera dei ragazzi. E vogliamo delle spiegazioni. Sono a gbe incrociate sul letto di Josh, Jas è vicino a me. Gli altri due ragazzi sono seduti sulla moquet. Luke è poggiato a braccia conserte sulla scrivania. "è mio fratello gemello. I nostri genitori sono stati sottoposti al lavaggio del cervello,quando eravamo piccoli. E sono servi del male. Abbiamo sempre vissuto con David, fratello di nostro padre." "perché non ci hai detto nulla?" chiede Jas. "perché, avreste pensato che ero anch'io uno di loro." ci guarda uno a uno, attendendo risposta. Sinceramente non mi piace il fatto che non ci abbia detto nulla. Io per esempio di loro mi sono fidata e ho detto loro tutto. Non ho tralasciato nulla. I capelli mi diventano azzurri "Pensavo che di noi ti fidassi" dico alzandomi e uscendo dalla stanza tristemente.
Arrivata all'imbocco delle scale passo oltre ma una voce mi chiama. "Marlene aspetta!" una mano mi prende il polso, ma quando mi giro vedo solo una mano. Poi il possessore arriva. "che vuoi Miller?" sputo acida.
Lui tira fuori uno dei suoi sorrisetto smorfiosi, che mi fanno venire voglia di tirargli un pugno. Aumenta la presa al polso, fa male, ma se mi mostro debole per così poco chissà cosa mi può fare. Tengo sempre il mio sguardo serio.
Conor
" ha ragione" dico. " pensavo anch'io ti fidassi" lui mi guarda, mi guarda e basta. Le braccia sempre in posizione composta.
"ma" dico alzandomi dalla moquet. "non tutti sono perfetti" rido. Lui parve più rilassato. Anche io ho sbagliato molte volte, ma non me lha mai dato a vedere. Aspettava che capissi da solo. "Alé, vado a recuperare Marlene" dico uscendo. Poi si mise a parlare Josh, ma non ascoltai. Mi socchiusi la porta alle spalle. E quando alzai lo sguardo vidi un ragazzo dai capelli ordinati, indossava una polo e dei jeans strappati. Si avvicinava a qualcosa, ma la sua mole mi impediva di vedere a cosa. " Lasciami andare" sibila qualcuno davanti a lui. Il ragazzo non risponde. Blocca le braccia della sua vittima alzandole al muro. Mi avvicino. "una così bella bambolina va in giro da sola?" chiede Jason. La vittima si dimena, ma non ho ancora visto chi è, la riconosco solo quando gli urla contro. "Lasciami andare!" mi avvicino di più. Non la può toccare quel bastardo.
Gli tiro un pugno sulla tempia e cade per le scale. Scrollo le dita e mi giro. Lei mi salta addosso, stava piangendo, forse per lo spavento. "shh, calmati, ci sono io" dico accarezzandole i capelli.
"grazie" sussurra. Dopo un bel po si stacca. "scusa" dice asciugandosi le lacrime. Si sistema la maglia stropicciata e un po alzata. "cos'hai al polso?" chiedo prendendolo con dolcezza. Era rosso e c'erano segni di unghie. Lei lo ritrae velocemente "se ti tocca di nuovo lo faccio fuori" le do un bacio sulla fronte. "andiamo dai." le metto una mano sulla schiena e dolcemente la spingo verso camera mia."mi dispiace per come ti ho trattato Luke, scusa" dice abbracciandolo, lui sembra visibilmente più sollevato.
Passiamo il tempo giocando a carte sul pavimento sepolti dalle coperte.
Scendiamo a cena ubriachi dalle risate, di cosa ridevamo non mi ricordo. Facevano fatica a stare in piedi. Ci sedemmo nel nostro tavolo, mi misi in un posto dove potevo osservare bene Jason. Sì, era scappato quel codardo.Marlene
Quando tutti fummo nelle nostre camere e sepolti nelle calde coperte dissi a Jas dell'accaduto. Lei sa consolare in un modo diverso, non dice nulla, non ti guarda con sguardo compassionevole. Lei ti abbraccia, e ti rimane appiccicata finché ti dimentichi l'accaduto. Non potrei desiderare una migliore amica migliore.
Ci stacchiamo, ma sono ancora un po scossa. "allora, quindi è deciso. La torta nuziale a quanti piani la devo far fare?" ride. "Jas dai, lo sai che non abbiamo futuro insieme" mi porto le ginocchia al petto e guardo il vuoto. "bhe, allora affrettiamo il tutto. Manca ancora un mese e mezzo per la fine del suo percorso di allenamento per poter entrare in guerra." dice. "solo un mese e mezzo?!" mi preoccupo. Annuisce. "ma Jas, non so. E se" " no, aveva ragione Erik. È una copertura quella." dice. Lo so che è una copertura. Ma se tutti si sbagliassero?
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L'anima Perduta
FantasyConor è un ragazzo alto, con muscoli ben scolpiti, ma un disastro a scuola e con le ragazze. Lui non sa niente dei suoi poteri, finché qualcosa non arriverà all'improvviso vicino al viale dell'entrata della scuola che cambierà per sempre il suo mod...