CAPITOLO 1

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dopo anni di studio allestero sono consapevole cosa significhi tornare a casa propria? o forse lasciare questa nuova vita non è così facile? forse perché non avrei mai creduto di preferire la mia nuova vita, dove lamicizia, la felicità e lamore di altre persone mi circondano sempre, prima non erano così importanti, mi bastava avere la mia grande famiglia, mio fratello, mia mamma, mio padre e il mio cagnolone.

Ma come ho già detto, sono anni che non vedo la mia famiglia, dopo che ha sedici anni ho fatto un concorso per un internato in Italia e sono partita, non sono più tornata, ora dopo quattro anni, quattro anni di sacrifici, studio e tanto impegno devo dare lultimo esame, nel mio stato, quando ritornerò credo che in pochi mi riconosceranno , tipo mio fratello, io e lui siamo sempre stati una cosa sola, anche se nell'ultimo periodo delle nostre vite ci siamo allontanati anche perché lui ora va in un'università molto rinomata. ha tante FAN.

La mia famiglia ha sempre spiccato nella bellezza e intelligenza, ma io beh credo di avere solo l'intelligenza e la voglia di far tutto da sola, ho preso la testardaggine, quello sicuro, il periodo natalizio, lho sempre amato, il fresco inverno, i regali sotto l'albero che puntualmente da quando abbiamo briciola , un alano, cade sempre, mi ricordo quando mio padre mise una ringhiera, ma, si cè sempre un ma, briciola ha pensato bene di saltarci sopra lo stesso, lorgoglio di mio padre quando pensava di aver trovato il rimedio è calata sotto i piedi, ricordo di averlo sentito dire : ma che ho sbagliato, come ha fatto a diventare così, doveva tranquillizzarsi.

beh uno spettacolo da non dimenticare, in aeroporto il clima si fa più caldo, fuori il tempo è freddo e nuvoloso, Alice mi abbraccia e mi fa promettere di chiamarla ogni giorno , anche se sa bene che la cosa si fa un po' complicata, li ho detto che vorrei stare con la mia famiglia, ma Alice è Alice, la ragazza che ogni volta che parlavo mi rideva in faccia per almeno mezzora, per poi aiutarmi, anche se i parecchi scherzi e prese in giro mi divertivano anche a me , anche se non li e lho mai confessato, ma con lei ho fatto molte conoscenze, ho girato i posti più belli d Italia, mi ha fatto una mega festa per i miei diciotto anni, che qui in Italia sono parecchio importanti, a Miami sono più importanti i ventun anni, certo i diciotto anni sono festeggiati, alletà di diciannove anni mi sento libera e adulta, almeno, quel tanto da esser consapevole delle mie azioni, salgo sullaereo e penso, anche se sinceramente è la cosa che so fare meglio. pensare e rinchiudermi nei miei mondi, penso a mia madre, sempre bella come il sole con i capelli mossi con ciocche chiare in contrasto con ciocche più scure, un sorriso sempre e per sempre sulle labbra , un fisico snello ma non asciutto, le sue forme e i suoi rotolini li ha, gambe da fare invidia anche a me, ma la cosa che più amo di lei, sono gli occhi, sono come un quadro di Picasso, astratti pieni di colori, sono poesia, come molte volte mio padre li descrive, poesia.

lui è un uomo alto e muscoloso, con due paia di occhi neri, capelli brizzolati scuri, una barba folta e curata, un grande uomo con un cuore grande, sempre disposto a far di tutto per la sua famiglia, in questi anni è sempre stato lui a cercare di convincermi di ritornare, ma io, io cercavo la solitudine, lindipendenza, lessere sempre più grande di quello che sono ed ero, la sorpresa , quella del mio ritorno è stata organizzata da ormai mese, Alice, anche se amareggiata al lasciarmi andare, ha pensato a tutto, la sua capacità ad organizzare qualsiasi cosa nei minimi dettagli fa paura, e da quando ha visto la foto del mio fratellone se ne è innamorata e mi ha costretta ad invitarla prima o poi, e che la nostra amicizia sarà per sempre, è una ragazza bellissima, anche se per me le italiane sono fantastiche, ma lei ha quel qualcosa in più, ha vissuto brutte esperienze ma si è sempre alzata, il suo fisico paffutello, la rende una ragazza dolce e quasi impacciata, gli occhi grandi azzurri e i capelli castani, mi hanno fatto cadere ai suoi piedi, gli occhiali grandi li riempiono il viso e la rendono più piccola di quello che è, 16 H. e 45 MIN. , allarrivo Milano Miami sembrava più corto, ma forse perché mi sono addormentata, e in questo viaggio mi sembra una cosa impossibile, forse perché questa volta ho preso il diretto, sto viaggiando di pomeriggio così sarò a casa mia per notte, credo che farò prendere un infarto a mia madre, mi sono mancati.

la famiglia è la patria del cuore, è dove si sa di esser sempre accettati, e quando non è così beh è un enorme spreco perché si perde, si perde, non accettare un figlio, è perdere qualcosa.

io sto ritornando anche se non so cosa mi possa aspettare al di fuori del piccolo mondo che mi ero creata, al di fuori del mio piccolo posto sicuro , dove ormai ci sono io e basta, io e io e poi io.

il miglior amico di mio fratello Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora