La chiocciola, la mangusta e la serpe

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Un dì, una chiocciola dal guscio ramato, si godeva, su un sasso a godersi il primo sole primaverile.
Poco più in lá, da un buco nel terreno, uscì fuori una mangusta, appena svegliatasi dal letargo. Sì strofinò gli occhietti e si diresse verso la chiocciola.
"Buongiorno, piccola creatura!" Esclamò la mangusta.
La chiocciola, che aveva paura, iniziò a ritrarsi nel suo guscio.
"Come mai ti nascondi?" Chiese la mangusta, la quale iniziò a picchiettare sul guscio.
In verità, non aveva alcuna intenzione di farle del male, solo che i suoi modi bislacchi, spaventavano la chiocciola.
La mangusta dopo aver picchiettato per un po', prese la chiocciola di forza e tentò di osservare all'interno del guscio. La chiocciola stizzita, uscì e, con la sua bava, accecò la mangusta.
"Lasciami in pace!" Esclamò la chiocciola.
La mangusta, presa dallo sconforto, appoggiò delicatamente la chiocciola al suo posto, si asciugò il viso e se ne andò.
La chiocciola tornò a godersi il sole di primavera.
Un giorno le si avvicinò una serpe, la quale con delicatezza e eleganza, le iniziò a leccare, con la lingua forcuta, il guscio e poi, con il suo corpo sinuoso, prese a strisciare accanto accarezzandola.
La chiocciola si sentiva molto a suo agio e uscì allo scoperto.
"Ssssalve" disse la serpe
"Salve" rispose la chiocciola
"Hai dei modi davvero leggeri e aggraziato" continuò la chiocciola.
"Ssssono ssssempre sinuosssso e delicatissssimo" rispose la serpe.
"Dovrebbero imparare tutti da te" proseguì la chiocciola.
"Ssei ssstata infasssstidita?" chiese la serpe
"Si - rispose la chiocciola - la mangusta non faceva altro che battermi sul guscio. E ha cercato anche di entrare dentro il mio guscio con le sue zampe"
"Oh tessssoro, la mangussssta è un essere orribile sai, ma non possiedo biasssimarla"
Rispose la serpe.
Ed in quel momento la serpe iniziò a stringere le sue spire.
La chiocciola rimase allibita al non riuscire più a muoversi.
Mentre il suo guscio si incrinava e scricchiolava.
"Aiuto! Aiuto! Aiuto! Aiu...." La voce disperata della chiocciola iniziava ad affievolirsi, mentre la serpe preparava le fauci per il succoso boccone.
"Ssssei mia" sibilò.
Ma in quel istante, dai cespugli, uscì la mangusta, che con le zanne afferrò per la gola la serpe e i due iniziarono ad aggrovigliati, in una lotta furibonda. La chiocciola, rimase lì sul sasso agonizzante.
La mangusta, con tutta la ferocia che aveva, con le unghie, strappava via pezzo dopo pezzo, la carne e le viscere della serpe la quale in un  ultimo tentativo disperato, ricorse alla sua arma poi micidiale, il veleno.
E morse al collo la mangusta.
La bocca,  di quest'ultima si spalancò e la serpe fu libera seppur malridotta.
"Sei sssspacciata" disse la serpe.
" Il tuo morso mi ha sorpreso" disse la mangusta
"Ma il tuo veleno non mi ha offeso"
E con le zampe anteriori, afferrò le fauci della serpe e con una forza devastante divise in due il viscido animale.
Concluso lo scontro, la mangusta corde in aiuto della chiocciola agonizzante.
"Perdonami...ho sbagliato a non fidarmi di te" disse la chiocciola.
"Stai sbagliando a fidarti ora di me" rispose la mangusta
Prese la chiocciola e la strappò via dal suo guscio
E la chiocciola capì la frase della mangusta.
Ma quest'ultima si avvicinò al ruscello, prese una conchiglia vuota e vi pose dentro la chiocciola, che da quel momento si riprese e sopravvisse in una casa ancora più bella e più grande.
Vicino a quella tana dove sapeva di avere un amico per tutta la vita.

Morale
Non sono i modi bislacchi o sinuosi a far di ognuno un virtuoso o un maligno.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 31, 2020 ⏰

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