x. Anakin

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Luke lo aiuta a togliersi la maschera, quella macchina odiosa che lo teneva in vita quando non aveva nient'altro per cui vivere.

 Anakin è sorpreso di accorgersi che non sta ponderando su come sarebbero potute andare le cose. Non sta ponderando neanche i suoi errori passati. Non può tornare indietro nel tempo.

 Niente è perdonato, niente è dimenticato, ma in lui c'è ancora del buono, alla fine, e sorride a Luke. Ha salvato la vita a suo figlio, e in cambio suo figlio ha salvato lui. Un finale bellissimo, se uno vi riflette sopra.

 Dice a Luke di lasciarlo, si rende conto che la scintilla della sua vita sta affievolendo, e a lui sta bene.

 Tutto ha un termine.

 Quando percepisce una presenza familiare, una che credeva che non gli fosse più concesso sentire, è convinto che si tratti di un sogno. C'è il tocco fantasma di un paio di labbra sulla sua fronte ed è conscio, per quanto impossibile sembri, di non star sognando.

 «Ci sei riuscito» sussurra il Fantasma di Forza di Obi-Wan, e il cuore di Anakin si apre e canta, come se l'unica cosa di cui ha bisogno sia udire nuovamente quella voce, scorgere ancora quel sorriso affettuoso. «Sono così orgoglioso di te».

Mi dispiace pensa Anakin, le lacrime che gli scorrono lungo le guance. Mi dispiace tantissimo, mio amico, mio vecchio, carissimo amico. Perdonami.

 Obi-Wan allunga un braccio nella sua direzione e sorride, luminoso e fiero. «Consentimi di mostrarti la via».

 Anakin afferra la mano e il mondo gira intorno a lui.

 Quello che prova in quel momento non è come se l'è immaginato. Lui è dappertutto e da nessuna parte allo stesso tempo, come se stesse scomparendo. I suoi arti divengono dei pianeti e il suo cuore si trasforma in una stella, ma qualcosa lo sta trattenendo. È difficile capire cosa gli stia accadendo, ma è consapevole di quello che deve fare, per cui ascolta la Forza ma non si perde in essa, e la Forza lo abbraccia e lo saluta come una vecchia amica.

 Lui è sospeso tra il tempo e lo spazio, è l'essenza dei pianeti e delle stelle e delle galassie, ma è anche Anakin Skywalker, e la Forza lo purifica fino a quando non ridiscerne se stesso.

 Avverte l'esistenza di qualcun altro da lontano, ma la figura che dalla luce e dalla polvere di stelle si materializza lentamente di fronte a lui indossa un sorriso felice e lui sa, lo conosce, lo riconoscerebbe ovunque, in ogni vita, in ogni universo.

 Batte le palpebre ed eccoli: Obi-Wan e Anakin, insieme, che si osservano.

 «È bello rivederti» gli dice Obi-Wan, l'espressione delicata e amorevole e, tra tutti i peccati che Anakin ha compiuto, quello che più rimpiange è aver ferito Obi-Wan.

 Lui era di una bontà troppo immensa per meritare di soffrire.

 Ma adesso è lì, raggiante, caldo e accogliente, e Anakin si butta tra le sue braccia, lo stringe forte a sé, e non sono più fatti di carne e sangue ma la Forza è loro amica e concede ai due un momento.

 Anakin si stacca, prende tra le mani il volto di Obi-Wan, gli occhi che incontrano gli occhi e il cuore che incontra il cuore, e vorrebbe dirgli tante di quelle cose che non sa da dove cominciare.

 Obi-Wan è ancora radioso. «Lo so, Anakin. Lo so. Va tutto bene».

 Sono tutt'uno con la Forza e con l'altro, e hanno finalmente la sensazione che sia tutto a posto.

 Anakin si ricorda improvvisamente di una cosa. Lo sguardo ricade sui polsi e li squadra, curioso: la Forza ha ripristinato i loro corpi e finalmente ne avrà la certezza. Ma su di essi non vi è alcun nome, solo le bruciature che rimembra vividamente. Obi-Wan avvolge le sue mani tra le proprie e, quando Anakin lo guarda nelle iridi, disorientato, lui gli sorride.

 E in quel sorriso, infine, Anakin trova la verità che ha cercato.

[🇮🇹] you sing it out loud, "who made us this way?"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora