[ oc della mia roleplay che ho deciso di pubblicare qui perché bho, si]
Aspetto fisico
Otto è un ragazzo dai tratti ben definiti anche se ancora evidentemente in via di sviluppo, vista la sua giovane età. Presenta un fisico snello, atletico, temprato dalle lezioni di nuoto che segue fin da bambino e dalla dieta che gli è stata imposta dai genitori. Il naso dritto ha una forma vagamente all'insù, arrotondandosi poi sulla punta, le labbra semi-carnose hanno una delicata sfumatura rosea. Le sue guance, leggermente paffute, sono ricoperte di lentiggini che corrono poi lungo le spalle, la schiena e le gambe e definiscono il contorno degli occhi dal colore caratteristico: azzurro cielo, tendenti al verde attorno all'iride, circondati da sottili ciglia castane. I suoi capelli, naturalmente marroni, sono tinti di uno slavato color pesca, tendente al biondo chiaro della decolorazione, con la ricrescita ben visibile tra i capelli. Essi circondano il viso dalla forma ovale come una soffice nuvoletta rosa. L'abbigliamento di Otto è principalmente composto da colori pastello o accesi toni chiari, predilige gli abiti dalle fantasie stravaganti, con texture divertenti o frasi iconiche di qualche tipo. Su consiglio di sua madre porta pantaloni a vita alta per esaltare il fisico sottile e ha la tendenza ad indossare scarpe alte per compensare il suo metro e sessantacinque centimetri di altezza scarsa. Poco più in basso della scapola destra, Otto ha un inktat a forma di mongolfiera, realizzato solo due anni prima, che si muove fino alla sua spalla prima di tornare verso la posizione originaria, in linea retta.
Nome
Otto
Il nome Otto, per quanto sembri banale, ha origine germanica e il significato pare essere "ricco, proprietario e potente".Cognome
McAllen
Allen è un cognome probabilmente di origine inglese o scozzese e ha il significato di "giusto" o "bello". Il prefisso "Mc" sta a significare "figlio di".Età
17 anni
Nato il 27 luglio, sotto il segno del Leone.Piano
775° piano, UpTower
Otto frequenta il quarto anno alla Ramos Academy.Carattere
Otto è un tipo generalmente estroverso nei modi di parlare: non ha difficoltà a trovare argomenti anche se ogni tanto è l'unico a ritenerli interessanti, un esempio pratico è il suo amore per la fauna marina di cui non manca mai di fare sfoggio. In generale è perché non ama i silenzi, quando si trova in compagnia di altre persone, non importa quanto sia delicato il momento, Otto non riesce davvero a tenere la bocca chiusa: Avverte l'assenza di parole nella compagnia come un pericolo, qualcosa da evitare a tutti i costi per il bene comune, per evitare l'imbarazzo, si giustifica lui, anche se la cosa è probabilmente solo nel suo interesse. L'unico luogo in cui trova conforto nella quiete è quando è circondato dall'acqua, Otto è infatti un assiduo frequentatore della piscina comunale, se potesse passerebbe ore in apnea ad osservare i contorni distorti del mondo attraverso lo specchio d'acqua.
Nonostante la parlantina fluida, Otto esprime raramente i suoi pensieri, solo se di tratta di cose di poco conto, frivolezze; anche se i suoi amici avessero bisogno di aiuto, Otto punterebbe sul conforto fisico e sulle distrazioni, non si sente in grado di dare consigli se non quello di, per l'appunto, non chiedergli assolutamente nessuna consulenza, qualsiasi sia il problema che li affligge: In qualche modo, non si sente abbastanza maturo per mettersi in gioco, anche in modo laterale, nella vita di qualcun'altro.
Per certi versi, Otto pare una personalità esplosiva, forse per i colori sgargianti che indossa o per il suo modo di esprimersi verbalmente, tuttavia egli è, in realtà, definibile come "un ragazzo da tappezzeria". Non che sia difficile accorgersi di lui, anzi, semplicemente, in compagnia di un ampio gruppo di persone, se non ha nulla da dire, non parla: Si limita piuttosto a starsene seduto a gambe incrociate e ad ascoltare.
È un tipo tranquillo, non prova alcun imbarazzo o disagio finché si sente compreso nella conversazione o finché la conversione non cade nel silenzio. A questo proposito, Otto è davvero un buon ascoltatore, con una buona memoria e una certa attenzione per dettagli, uno de dei motivi principali per cui non si trova troppo in difficoltà nello studio. Tristemente per lui, è uno che si accontenta, una mancanza che anche lui si rende conto di avere: ha delle aspirazioni nella vita ma non riesce a mettersi davvero sotto per raggiungerle, forse timoroso di fallire o forse, semplicemente, perché non riesce a ritienerle aspirazioni così importanti. Per quanto riguarda la gestualità invece, Otto si trova piuttosto impacciato nella vita di tutti i giorni, caratterizzato da una goffaggine meccanica che lo porta a volte a compiere gesti semplici con una rigidità quasi comica, come se non sapesse mai dove mettere le mani. È una compagnia leggera, non è fatto per i discorsi profondi perché ritiene di non essere abbastanza "complesso" per rispondere; è un ragazzo sempre pronto allo scherzo e alla battuta. Non è facile vederlo triste o arrabbiato perché si vergogna profondamente di quelle emozioni e preferisce tenerle per sé. Sembra trovare un po' di sicurezza durante le numerose feste del Tower in cui non abbandona mai la pista da ballo.
Otto oscilla tra un indole ottimista e realista: cerca sempre di essere gentile e rassicurante ma quando non è nemmeno lui sicuro delle proprie parole non se la sente di mentire.
Sono volubili gli interessi di Otto, che non sà ancora cosa farà in futuro, le strade da prendere per lui sono troppe e in qualche modo sono anche troppo facili da raggiungere. Il pensiero di poter aprire praticamente qualsiasi porta lo mette in agitazione.- La sensazione che provo? Quella di galleggiare nell’aria. Ma soprattutto, l’emozione di riuscire a sfruttare il vento, che non si vede: è come se fossi una nuvola, che può salire e scendere nel cielo. -
(John Aimo)Storia
Otto non ha sempre vissuto nella sofisticatissima ad UpTower; per dodici anni abitò nel MidTower assieme ai genitori della madre: di quel periodo ricorda le pareti bianche di quella villetta del 573° piano, ricche di vecchissime fotografie stampate e ricorda chiaramente il desiderio dei nonni, arrivati ad abitare lì da poco, di veder andare via lui e i genitori. Al tempo, Noelle Robinson e Martin McAllen erano stelle emergenti nel mondo del cinema, la prima come regista e il secondo come attore; Si erano conosciuti nella Big Island delle Hawaii e tra loro era immediatamente scattato qualcosa, che, quella sera stessa, aveva dato origine al loro primo figlio. Probabilmente per questo motivo i signori Robinson non erano soddisfatti del matrimonio in cui si erano, a detta loro, "costretti" i due giovani e, se possibile, erano ancora meno soddisfatti del figlio, Otto.
Seguirono anni agitati in cui gli adulti della sua famiglia erano poco presenti, alcuni per completo disinteressamento altri per motivi lavorativi. L'unica compagnia di Otto erano gli holodocumentari sulle specie marine e sui vecchissimi treni a vapore che, con il tempo, diventarono poi una vera e propria passione per il ragazzino. Quando il successo dei suoi genitori si stabilizzò, essi divennero, incredibilmente, più presenti nella vita del figlio: anche a distanza, tramite videochiamata, Noelle lo rendeva partecipe delle tecniche principali del cinema e Martin gli spiegava i concetti base della recitazione e capitava anche che inventassero qualche storiella tra di loro, sul momento, utilizzando solo cinque parole. Sì interessarono anche alle passioni del figlio, facendogli intendere che avrebbe potuto fare tutto quello che voleva una volta cresciuto, proprio come avevano fatto loro. Da un certo punto di vista i suoi genitori provarono davvero ad essere di ispirazione per Otto, nonostante le varie e prolungate assenze. Il ragazzo li ammira molto ma non è riuscito ancora ad interiorizzare i loro insegnamenti e la loro mentalità. Quando Otto compì dodici anni, alla fine, la famiglia McAllen riuscì a guadagnarsi un posto nella UpTower anche grazie all'offerta di lavoro riservata a sua madre, Noelle, per una cattedra alla Ramos Academy, per insegnare nei corsi universitari. Otto, che precedentemente frequentava la Maxwell Hale, non fece poi così tanta fatica ad adattarsi ai metodi di studio richiesti dalla Ramos Academy: era sempre stato un ragazzino sveglio e dalla mente acuta e per lui non fu nemmeno complicato farsi degli amici anche se perse un po' i contatti con alcuni dei vecchi compagni.
Un anno dopo il loro arrivo ad UpTower Martin e Noelle diedero alla luce Wallace, la sorellina di Otto.Curiosità
• Otto detesta il caldo, fatica veramente tanto a sopportarlo. La cosa non è così grave visto che, dove vive, c'è sempre un adeguata climatizzazione ma quando si trova in vacanza fuori dal Tower è sempre preso dai capogiri e rischia lo svenimento.• Lavora all'Aquarium Room, è stato assunto principalmente perché la sua famiglia è in buoni rapporti con il proprietario, questo però non esclude la dedizione che Otto mette nel lavoro che fa, dedizione che nasce più che altro dal suo amore per l'ambiente lavorativo.
• Segue una dieta precisa, cerca di mangiare cibi sempre sani, ormai più che altro per abitudine, non perché ne senta davvero il bisogno. Fin da bambino infatti, per tenerlo impegnato, i nonni insistirono per mandarlo nella piscina comunale a prendere lezioni di nuoto. Otto ci prese gusto e con il tempo continuò volontariamente a seguire quelle lezioni, partecipando anche a qualche piccola gara.
• Oltre alle creature che popolano il mare, Otto è affascinato dai meccanismi più semplici e obsoleti, le basi di quella che è la loro tecnologia contemporanea. Non ne comprende nemmeno lui il motivo, ipotizzando semplicemente di aver sviluppato questo interesse grazie ai numerosi documentari visti da bambino.
• Otto ha forse, in comune con l'idea generale che si ha degli abitanti dei piani alti, la leggerezza con cui prende alcune decisioni o con cui affronta certe situazioni, non essendo abituato ad una vita più dura. Non ha un'opinione particolare sulla divisione della Torre, infondo non ha nulla di cui lamentarsi visto il luogo in cui vive. Con un po' di insofferenza verso le persone meno fortunate di lui, sostiene che chiunque possa costruirsi la propria scala per salire al successo, proprio come Martin e Noelle hanno fatto in passato. Otto sostiene questa opinione ma come molti dei suoi pensieri non si sognerebbe mai di pronunciarli ad alta voce.
• Il tatuaggio inktat di Otto, la mongolfiera, è stato realizzato quando aveva 15 anni. Sì è presentato nello studio di Denebora del DownTower da solo, senza avvertire nessuno e senza dare spiegazioni per il proprio gesto inusuale.
[Non so bene a chi sia rivolto questo appunto ma okay. Otto è un omino complicato e se si fa bene attenzione si può notare che l'aria di UpTower ha influenzato anche lui, in qualche modo, anche se non è apertamente un ragazzino snob e superficiale. Sento che potrebbe avere del potenziale, sono abbastanza contenta di come io abbia strutturato il carattere anche se forse non è scritto nei migliori dei modi.
E nulla, spero piaccia ai miei amabili compagni di avventure~]Sho🌺
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✶ || ₗᵢₜₜₗₑ ₛₜₐᵣₛ || ✶ - ocs
RandomSchede dei miei personaggi per roleplay Nota bene: alcuni dei disegni all'interno della raccolta sono miei personali perciò si prega di non usarli come propri ^^. Non copiare, lavori originali