una fra 7 milliardi

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Rasoio,taglio,sangue e il vuoto.
È quello che provo ogni singolo giorno della mia inutile esistenza. Non so neanche perché esisto, magari per rovinare la vita alle persone oppure...non lo so. È tutta colpa della società che fa in modo di distruggerti e di lacerarti l anima insultandoti e umiliandoti ma non provo rancore né odio per nessuno, infondo pure l odio è un sentimento ed io per loro non provo nulla. Le uniche volte che riesco a sorridere è quando ricordo i bei momenti della mia infanzia, non che io abbia avuto un infanzia normale, perché appena nata mi avevano diagnosticato un tumore, ma almeno ero felice. Mi ricordo il sorriso di mio padre che mi abbracciava e mi teneva stretta al suo petto ed io mi sentivo così al sicuro, era lui la luce nel mio tunnel che mi illuminava e mi faceva andare avanti ma a 6 anni dopo la sua morte il mondo mi crollò adosso. Mia mamma era  rimasta da sola con noi in una grande casa con solo 500 euro nelle tasche e un bambino di 10 mesi da crescere. Lei non ha mai chiesto niente a nessuno ed è sempre andata avanti con la testa alta cercandosi un lavoro dignitoso e senza mai rubare. Io sono cresciuta occupandomi principalmente di mio fratello e della casa aiutando mia madre in ogni modo possibile. A scuola non ero per niente brava anzi facevo schifo, mi impegnavo ogni giorno duramente per accedere a dei risultati migliori, ma pian piano andando avanti peggioravo sempre di più. Sono sempre stata una ragazza molto socievole ed altruista, ho sempre cercato di aiutare gli altri quando erano in difficoltà confrontandoli ma col tempo ho capito che ero l unica a preoccuparmi per loro e che nessuno si era mai preoccupato di me.  Iniziarono le medie e da sociale diventai una vera e propria asociale me ne stavo sempre per conto mio avrei davvero voluto avere un migliore amico/a con cui parlare e scherzare ma non si può sempre avere tutto. I ragazzi iniziarono a prendermi in giro per il mio peso ah...non ve l ho detto sono una schifosa palla di lardo, quando andavamo in palestra tutti mi guardavano storta e mi parlavano alle spalle non solo per il mio peso ma anche per i miei vestiti, non ho mai avuto magliette di marca perché come potete immaginare non avevamo abbastanza soldi, ma il peggio deve ancora arrivare. Dopo tutte queste disgrazie iniziai a tagliarmi ma non su i polsi perché se l avessi fatto mia mamma se ne sarebbe accorta e io non volevo crearle altri problemi bensì sulle cosce, mi piaceva quella sensazione, tutto il sangue che perdevo e le lacrime calde che mi attraversavano il viso, vi ricordate che vi avevo scritto che il peggio doveva ancora arrivare beh questo non è il peggio... ho scoperto di essere pansessuale all età  di 15 anni, molta gente penserà che sono confusa e che sono troppo piccola per pensare a queste cose, ma non vi preoccupate, ho molti più neuroni di quanti voi pensiate. Non l ho mai detto a mia mamma e mai glielo dirò, nessuno lo sa, è un segreto. Una volta avevo chiesto a mia mamma "mamma ma se a me piacessero sia i ragazzi che le RAGAZZE tu cosa faresti ?" Lei mi guardò e si mise a ridere una risata che non dimenticherò mai una di quelle risate che solo a pensarci ti si spezza il cuore. È da quel momento che decisi di rinnegare la vera me e di andare avanti come ho sempre fatto, adesso ho 16 anni e non so cosa mi aspetta la vita magari il suicidio ma non vi preoccupate sono una codarda.





P.s.
Scusate per gli errori grammaticali. Questo testo serve per quelle persone che hanno tutto e che si lamentano per le cose futili, come non avere l Iphone di ultima generazione magari potranno capire il vero dolore e godersi la vita.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 19, 2020 ⏰

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