Giorno 157

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Stanotte La ho sognata... E sento una voglia di farla finita e di farmi del male che è qualcosa di assurdo.

Sono stanco di soffrire per lei.

Aiutatemi vi prego, sono stanco di soffrire e vi prego fate sparire questa voglia che ho di farmi del male.

Sto morendo dentro e non c'è morte peggiore che quella interiore, perchè è lenta,terribilmente straziante,ti uccide dall'interno, ti lacera anima,corpo, cuore,polmoni,occhi,bocca,lingua... non ti lascia via di fuga, puoi solo sopportare aspettando che qualcuno venga a salvarti, o che tu ti salvi da solo... o semplicemente aspettare che questa morte faccia il suo corso, strappandoti la vita dalle mani e rendendoti un guscio vuoto.

Mi dispiace di averti fatto soffrire, ho sbagliato si, ho commesso molti errori, sono stato immaturo, presssnte, oppressivo ma mi dispisce, non merito questo dolore, non merito tutta questa sofferenza.

E non ce la faccio.  Non ce la faccio a dimenticarti. Come si fa a dimenticarsi di qualcuno che è stato tanto? Sei stata la mia amica più grande, e nessuno riesce a prendere il tuo posto. Mi manchi. Mi mancano le intese, mi mancano gli abbracci, il vederci. Mi mancano le piccole attenzioni che mi davi, mi manca condividere ogni singolo istante della mia vita con te. Mi manchi tu. Mi manchi tutti i giorni. E ogni persona che è nella mia vita si emargina quando penso alla nostra amicizia. Ci siamo persi e ho paura che non ci ritroveremo più. Un po' per colpa mia, è un po' per colpa di qualcun altro. Vorrei dirti queste cose dal vivo, ma hai voluto togliermi dalla tua vita. Tu però sei presente nella mia ogni minuto, secondo, ora che passa. Sei in ogni pensiero e in ogni decisione. Sei nell'istinto di chiamarti quando ho una novità che ti farebbe ridere, ma sei anche nei miei ricordi, soprattutto quelli più belli.   E anche se non lo leggerai mai, mi manchi. Mi manchi da morire.

E so di aver sbagliato, so di essere stato un disastro e ti dico, mi dispiace. Mi dispiace se le cose hanno preso questa brutta piega. Mi dispiace perché avremmo potuto fare di più, lottare di più, per tutto quello che siamo stati e che se avessimo ascoltato il cuore fino all'ultimo e non l'orgoglio, non ci saremmo lasciati così.  E non ci credo che non ti manco. Non ci credo che non provi nemmeno un po’ di nostalgia. Abbiamo riso tanto insieme, e mi manchi. E se dovessi tornare, se mi dovessi chiamare, la mia porta è sempre aperta, non ho mai smesso di volerti bene. Mai.

"Mi dispiace, non ho smesso di sbagliare. Ho soltanto imparato a farlo senza fartelo notare."

Il mio diario personale: anno 1 (parte 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora