Capitolo 3

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Uscendo dallo studio Nic continuava a chiedersi come si era potuto permettere. Non era facile la sua posizione, non lo era mai stata e Dario lo sapeva. Non era semplice essere l'unico gay dichiarato in un gruppo di 6 ragazzi. Aveva sempre nascosto questo con tutti, ma con loro si sentiva al sicuro ed era pronto ad essere se stesso.

'Non fingerò con te!' 'mi fai schifo non mi avvicinerei mai a te!' 

Non riusciva a non pensare a tutto quello che gli aveva detto. Si sentiva il cuore che usciva fuori dal petto e il fiato corto. Le lacrime continuavano a scendere e una volta arrivato in macchina si rese conto di non essere lucido abbastanza per guidare. 

Dopo poco vide uscire dallo studio Nelson e Cesare che si dirigevano verso di lui. Abbassando il finestrino si scusò e avvertì  che avrebbe aspettato un po' in macchina e poi sarebbe andato via. Gli dispiaceva non lavorare ma dopotutto, nemmeno Dario era rimasto in studio.

"Scendi dalla macchina e siediti al posto del passeggero. Guido io, si vede che non ce la fai. Ci raggiunge Cesare con l'altra macchina per poi riportarmi a casa." disse con tono deciso Nelson.

"Nels ti ringrazio ma non c'è bisogno, davvero." rispose allora un Nicolas pieno di sensi di colpa per aver creato così tanto disturbo.

"Ho bisogno di parlarti, per favore."

Dopo queste parole, e il sorriso incoraggiante di Cesare, Nic non potè far altro che accettare.

Una volta partiti Nicolas per evitare qualsiasi tipo di conversazione, accese la radio. Non gli diede nemmeno il tempo di cercare una canzone, che Nelson la spense.

"Come stai Nic?"

"E' tutto ok, ho solo avuto una reazione esagerata."

"Non è tutto ok e lo sappiamo entrambi."

"Ma Nels tu cosa ne vuoi sapere? Non voglio offenderti, ma onestamente non capisco cosa tu sia venuto a dirmi. Quando ho fatto coming out con voi sapevo a cosa andavo incontro, non ci speravo, ma me lo aspettavo."

"Speravo di non doverlo fare, ma a questo punto devo."

E detto questo iniziò uno dei racconti più tristi che Nic gli avesse mai sentito fare.

"Credo sia successo un anno e mezzo fa. Stavo facendo una passeggiata con Cesare ed eravamo di ritorno a casa. E' successo tutto abbastanza in fretta in effetti. Un ragazzo si piazzò all'improvviso davanti a me e mi sputò in faccia urlandomi 'fr*cio di merda fai schifo'. Quel ragazzo lo conoscevo bene, era stato il mio primo ed unico ragazzo. Siamo stati insieme qualche mese, fino a quando mi disse di voler fare coming out con i suoi genitori. Il risultato di questo coming out portò al suo essere buttato fuori di casa. Diede a me tutta la colpa e da quel giorno mi arrivavano sue minacce in continuazione. Tornando a quel giorno, beh... Dopo avermi sputato in faccia iniziò a picchiarmi violentemente. Cesare intervenne ma non riuscì a fermarlo subito. Fece del suo meglio ma era troppo forte rispetto a lui. Mentre lui si faceva picchiare io ero steso a terra sanguinante. Ti risparmio i particolari riguardo tutte le ferite. Il punto è che io non sono mai stato coraggioso come te. Non ho mai fatto coming out con nessuno per paura, lo sapeva solo Cesare, ma solo e soltanto perché dopo quest' episodio gli dovevo come minimo una spiegazione."

"Perché adesso lo stai dicendo a me?" rispose Nic con gli occhi rossi per via del pianto.

"Perché so cosa vuol dire sentirsi soli, e tu non lo sei Nicolas. Adesso siamo arrivati a casa tua. Entra, fatti una bella doccia e non pensarci più alla giornata di oggi. Domani è un altro giorno e adesso che sai il mio segreto devi promettermi di rimetterti in sesto, potrei essere io in futuro ad aver bisogno di te. Ok?"

"Ok Nels, grazie. Ti voglio un gran bene."

Si abbracciarono e Nelson, col cuore pesante, raggiunse la macchina di Cesare per tornare a casa.

Lasciarsi prendere la mano (Space Valley)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora