Tenere per la prima volta suo figlio tra le braccia aveva fatto una strana impressione a Nihal: dopo anni passati su un campo di battaglia con una spada in mano non sapeva come comportarsi.
«Come vuoi chiamarlo?» le chiese dolcemente Sennar dopo averla baciata sulle labbra.
Era da mesi che Nihal pensava ad un nome adatto per il bambino. La sua prima idea era stata di chiamarlo come suo padre, Livon, o se fosse stata femmina come sua zia. Alla fine aveva lasciato perdere, sentendosi troppo egoista.
«Come si chiamava tuo padre?» domandò lei, scostantosi una ciocca di capelli dietro le orecchie a punta.
Sennar la guardò leggermente stupito. «Vuoi chiamarlo come lui?»
Nihal annuì, aprendo un poco le braccia per permettere al neo-padre di prendere suo figlio in braccio.
«Tarik.»
Nihal sorrise. «È un nome perfetto.»
Sennar portò il bambino sotto una lanterna per vederlo bene, dato che era notte. Iniziò a cullarlo lentamente avanti e indietro, nonostante il piccolo già dormisse.
«Ha i capelli rossi» annunciò, anticipando la domanda della moglie. «Le orecchie sono leggermente a punta, come avrai notato.»
Nihal sorrise nuovamente mentre Sennar tornava vicino a lei «E gli occhi?»
«Li tiene chiusi, ma sono sicuro che sono come i tuoi.»
E infatti erano come quelli di Nihal: vivaci, ribelli, curiosi di scoprire il mondo e i suoi segreti, di quel viola stupendo che aveva fatto innamorare Sennar.
Per la mezzelfo accudire Tarik era un'impresa più complicata che sconfiggere il Tiranno, ma in fondo ne era felice. La sua vita, di giorno in giorno, iniziò ad andare avanti solo grazie a Sennar e al loro bambino. Pensava continuamente che senza di loro sarebbe morta.
E quando scelse di sacrificarsi per lasciare in vita Sennar un unico rimorso le bloccava il respiro: quello di non poter vedere Tarik crescere e farsi una famiglia. Una sola lacrima bollente scese giù per la sua guancia quando colpì con la sua spada nera il Talismano e la vita le sfuggì via dalle dita.
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Nihal x Sennar // L'arrivo di Tarik
FanfictionFanfiction basata su Le Cronache del Mondo Emerso (c) Licia Troisi