tutto ebbe inizio da qui

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Hey! sono Scott, non ho niente di speciale che mi distingue da molti altri ragazzi, e mi va bene cosi, penso che non bisogna per forza essere diverso per essere una forza, ma lasciamo stare, adesso vi racconto la mia storia.

Sono nato e cresciuto a Santa Monica(California), e andavo in una scuola cattolica, ogni giorno sempre la stessa storia, mi alzavo, mi preparavo, andavo a scuola, finivo, ritornavo a casa e studiavo, ogni giorno la solita benedettissima cosa, credo mi piaceva la mia monotonia, ma...ho sempre sentito la mancanza di qualcosa nella mia vita, anche se andavo in una scuola cattolica non avevo mai veramente considerato Dio, "pregavo" se cosi si può dire, diciamo solo che ripetevo delle parole infilate nel corso degli anni nel mio cervello per evitare discorsi, praticamente recitavo una poesia, senza emozioni, senza passione.

Ho da sempre vissuto cosi, era la pura normalità per me, me ne vergogno adesso ma ci furono volte in cui arrivavo al punto di prendere per il culo i ragazzi che mi parlavano di Dio per le strade, chi l'avrebbe mai detto...che sarei diventato io uno di quei ragazzi che cercano di compiere il desiderio del Signore.

Allora era il solito giorno monotono, le solite cose, ero appena uscito da scuola, sono sopra lo scuolabus, non ricordo molto di quel giorno, rammento solo che un camion ci andò in contro e ci schiantammo, ricordo a tratti, ero per terra nello scuolabus, avevo dolore alla testa, ricordo i paramedici che mi facevano domande del tipo "come ti senti" o anche "segui il mio dito" io sentivo solamente un fischio assordante, riempiva ogni parte di me, fino a che...il buglio più totale, e ancora questo fischio acuto che mi distruggeva, mi stancava, e poi di nuovo le voci dei paramedici fino a che dico "sono stanco....penso che dormirò un pochino" e da li svengo, a un sento la voce di un medico penso che diceva "ora del decesso...17:23" io "come ora del decesso" e dicevo "sono qui, sono qua che state dicendo AIUTATEMI SONO QUI" a un tratto una dolce voce,profonda ma che mi metteva una gradevole pace nell'animo, sento i problemi sparire via, quell'amore che solo un padre ti può dare , quella voce diceva " non sono questi i piani che ho per te figlio mio" e a un tratto mi sveglio di soprassalto in quel letto d'ospedale con i medici attorno paralizzati e stupidi da ciò che avevano visto, ero morto e due secondi dopo eccomi qui sveglio, con un cuore sano che batte forte.

il resto degli altri studenti purtroppo sono deceduti quel giorno, solo io sono sopravvissuto.

ho avuto molto tempo per pensare a tutto ciò che è successo, a quelle parole, a quella voce... allora non sapev...ma che dico non volevo capire più o meno, una soluzione c'era a quella domanda, e io non volevo crederci.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 07, 2020 ⏰

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