Capitolo 8

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Jin aveva sentito Jimin immobilizzarsi e si girò con ancora le manine di Joonho tra i capelli.

Facendo una delicata pressione sulle piccole dita di suo figlio, riuscì a liberarsi e si rialzò da terra,seguendo con lo sguardo,quello che Jimin stava fissando, e immediatamente si raggelò pure lui sul posto.

L'istinto fu quello di afferrare il passeggino e scappare a gambe levate da lì,ma con Jimin impietrito ,difficilmente avrebbero potuto scappare con naturalezza.

Tanto valeva affrontare la cose,a testa alta,pensò Jin.

Si avvicinò a Jimin e gli passò un braccio sulle spalle stringendolo un po' a se.

Jimin perse un po' l'equilibrio e si appoggiò a Jin sempre a corto di fiato.

Resosi conto dello stato in cui era Jimin, Jin lo scosse dolcemente parlandogli in un orecchio, cercando un modo per potersene andare il prima possibile.

Jung-guk ,non aveva smesso un attimo di guardarli e al gesto protettivo di Jin verso Jimin,reagì male,con un basso ma costante ringhio.

Veder toccare Jimin da un altro Uomo era per lui una pugnalata al cuore.

Nonostante l'odio ed il rancore verso di lui, il senso di appartenenza era più vivo che mai..e quel maledetto morso ne era la prova... bruciava come il fuoco sulla sua pelle,ogni maledetto istante.

D'istinto accompagnato dal ringhio ,mosse un passo in avanti verso di loro, non smettendo mai di tenere gli occhi incollati alle due figure che stavano ferme,abbracciate a pochi metri da lui.

L'idea che Jimin potesse stare con un altro lo faceva impazzire.

L'idea che questo poi potesse essere Jin ,lo rendeva cieco e furioso come non mai.

Sentiva salire ondate di rabbia incontrollata ogni secondo che passava a fissarli.

Sentiva i denti digrignare tra di loro ,e gli occhi diventare rossi,ne percepiva il cambiamento e non riusciva a fermarsi.

Stava per avvicinarsi a grandi passi,quando il cellulare gli squillò nelle tasca dei pantaloni e la leggera vibrazione lo riportò per un attimo alla realtà, sempre senza distogliere lo sguardo rispose al telefono, con un semplice "È qui!"

Jimin e Jin si ripresero immediatamente sentendo lo squillo del cellulare e come due persone ipnotizzate svegliate all'improvviso ,si guardarono negli occhi per una frazione di secondo,decidendo immediatamente di fuggire via.

Quel "È qui!"era risuonato loro in testa come un campanello d'allarme e nonostante Jin si fosse ripromesso di star tranquillo e affrontarlo a testa alta, perse coraggio.

Jin afferrò il passeggino di Joonho,mentre Jimin raccolse le loro cose sulla panchina e lanciando un breve sguardo ancora verso Jung-guk, seguì di corsa Jin.

Guk,li seguì con lo sguardo e pochi secondi dopo si mise a seguirli.

Al telefono,dall'altra parte c'era qualcuno che chiedeva insistentemente cosa stava succedendo.

"Si, sono qui tutti e due..."
Li sto seguendo..." disse con un tono di voce duro come l'acciaio deglutendo bile.

"Aveva ragione Yoongi, stanno insieme.
...ma" aggiunse con un sentimento di rabbia e dispiacere"...non è tutto..."
Quei due bastardi...." ma non riuscì a finire neppure la frase tanta era la rabbia che lo accecava in quel momento.
"Vieni qui anche tu...adesso...devi vedere con i tuoi occhi..." e chiuse la chiamata.

Mentre Jin e Jimin volavano letteralmente verso l'appartamento di Jin,i loro cuori battevano all'impazzata.

Jin camminava così veloce che quasi correva, come se mettere più distanza tra di loro potesse essere la sua salvezza, mormorando tra sé e sé una litania di "no cazzo,no non può essere,cazzo no...." nel mentre Joonho invece, faceva gorgogliare una lunga risata dalla sua piccola gola,divertito dalla folle corsa che stavano facendo,ignaro del perchè Appa e Zio Chim andassero così forte.

Ritornare Insieme  ~Namjin~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora