SkamItalia s5: Elia

5. Netflix & Chill

A Elia comincia a pesare il fatto di dover continuamente chiedere dei soldi al padre per pagare l'affitto a Filo. In più, per l'ultimo pagamento l'ha dovuto praticamente supplicare perchè il padre, a detta sua, continuava a dimenticarsi di fare il bonifico.
E, ad essere sinceri, il nuovo stile di vita intrapreso da Elia insieme al Peccio e a Galvani risulta abbastanza dispendioso. A quel punto, Filo, vedendo il coinquilino a disagio sull'argomento, gli consiglia di trovarsi un lavoro, giusto per stare tranquillo.
A Elia non sembra una brutta idea e si presenta al baretto per supplicare il proprietario, con cui ormai è in confidenza, di assumerlo. Riesce nel suo intento.
Tra l'altro il suo nuovo impiego gli pare un incentivo per vedersi piú spesso coi suoi amici: non perde tempo e annuncia la novità nel loro gruppo whatsapp. I ragazzi ovviamente gli fanno complimenti e ne sembrano entusiasti e Elia sembra speranzoso in un ritorno ai vecchi tempi.

Il ragazzo inizia il nuovo lavoro ma passano i giorni e si rende conto sempre di più che la sua speranza era vana. I suoi amici per un motivo o per l'altro sono sempre presi da vari impegni. Solo il Peccio e Galvani riescono a trovare il tempo per fare un salto e andare a trovare il loro compagno di uscite.
E proprio in una di queste occasioni, Galvani propone al ragazzo di andare con loro a una delle loro "serate devasto".
Arrivati in discoteca peró, i ragazzi ci mettono poco a capire di essere fuori luogo: è infatti una delle serate stile Troya di Ibiza, famosa per l'estrosità, la polisessualità e i suoi ballerini trans e mezzi nudi. Non si perdono d'animo e per togliere il disagio, prendono alcune pasticche di MDMA.
Elia, non si sa bene se è per le pasticchie o cos'altro, si rende conto di non essere infastidito da questo ambiente. Anzi. Il suo sguardo si incrocia più volte con un ragazzo presente alla festa che, sebbene non stravagante come la maggior parte dei partecipanti, è palesemente non etero.
Le nuove sensazioni scaturitasi in Elia peró vengono subito interrotte da una scena poco piacevole: un amico degli altri sbratta violentemente in mezzo alla pista. I ragazzi sono costretti ad andarsene e Elia torna a casa ancora in botta.
Per fortuna trova Filo ancora sveglio, svaccato sul divano con la televisione accesa e sommerso da schifezze.
Filo: "Oh tesó, sei già qui? È così tardi?!"
Si rassicura subito guardando il cellulare.
Elia (buttandosi sul divano anche lui): "Uno ha sbrattato in mezzo alla pista, siamo andati via tutti e io sono ancora in botta"
Filo (ridacchiando): "Mamma mia ma te sei proprio un ragazzaccio eh?"
Elia: "Tra l'altro ti sarebbe piaciuta un botto la serata! Era pieno di trans coperti di piume, truccatissimi, tutti nudi con solo un calzino sopra al cazzo!"
E ride sguaiato.
Filo: "Ma tipo la Troya di Ibiza? No vabbè. E io qui come uno sfigato a guardarmi le serie TV da boh, 12 ore! Mamma mia come mi sono ridotto!"
Si copre il viso dalla vergogna mentre Elia sghignazza.
Elia: "Ma serio! Te sei fissato! Ma esci di casa?"
Filo: "Non proprio. Ma in teoria era per studiare per l'ultimo esame e iniziare la tesi, non per aspettare nove stagioni per capire chi cazzo è la madre!" E indica il televisore.
Elia ride.
Filo: "No peró seriamente adesso voglio capire chi è la madre. Scusa, Elì. Se vuoi vederlo, stai buono qua. Se no, stai buono qua! Non c'hai scelta"
E gli mette una mano sulla gamba.
Elia è ancora sopraffatto dalle stesse sensazioni provate alla festa e l'effetto delle pasticche ancora in circolo lo rende ancora più confuso. Filo si sente osservato e infatti trova Elia in fissa su di lui.
Il ragazzo si solleva dal divano per avvicinarsi al coinquilino. Filo é interdetto.
Elia studia il ragazzo guardandolo sempre più da vicino. La sua mano è lì lì per toccarlo ma tentenna. A quel punto, Filo rompe la tensione: prende il viso del ragazzo e lo bacia.
All'inizio Elia è attonito ma poi si lascia andare.
Vanno avanti per un po' finché Elia é costretto a staccarsi e a correre in bagno.
Rumore di conati.
Filo (con aria schifata): "Ok. Non è per niente lusinghiero"