È mattino ma Elia non ha dormito. Gli eventi della sera prima l'hanno messo in crisi.
Quando la luce del giorno filtra dalle tapparelle, decide di alzarsi. E stranamente trova Filo giá sveglio seduto al tavolo da pranzo col portatile davanti.
Elia: "Sei ancora in fissa con le serie tv?"
Filo (tronfio): "No. Basta distrazioni. Sono in ballo con la tesi. Se tutto va bene mi laureo ad aprile."
Elia: "Ah. Fico."
Si siede anche lui. Comincia a tamburellare a disagio le dita sul tavolo.
Filo si sente disturbato e si volta a guardarlo con aria di rimprovero.
Elia: "Scusa"
Smette. Ma poi comincia ad agitarsi sulla sedia.
Filo è ancora disturbato.
Filo: "Seriamente? Devi proprio restare qui a darmi fastidio?"
Elia sospira a disagio.
Elia: "Filo, dobbiamo parlá"
Filo è esterrefatto.
Filo: "Proprio adesso?"
Elia: "No vabbè, quando vuoi"
Filo: "Ah ok"
E torna a concentrarsi sul portatile.
Dopo poco alza lo sguardo.
Filo: "Sappi che ti odio"
E guarda l'altro ragazzo sempre con aria di rimprovero.
Filo: "Avevo organizzato un Intervention perfetto, tu sei scappato via e adesso, mentre vorrei finalmente preparare la tesi, vuoi parlarmi! Io ti odio."
Elia lo guarda con aria di scusa.
Filo sospira.
Filo: "Vai"
Elia (prendendo coraggio): "Scusa. Scusa se mi sono comportato di merda ultimamente. Non so che cazzo mi è preso. Ma sono stato uno stronzo. Mi spiace."
Filo è impressionato: "Buono a sapersi"
Elia: "E non è tutto. Dobbiamo parlare di quella sera davanti alla tele."
Filo si sistema meglio sulla sedia: "Oh"
Elia: "Non ero così messo male. Me ricordo perfettamente che è successo. E... dobbiamo parlarne."
Filo sospira, guardando comprensivo il ragazzo.
Elia: "Non credo di essere del tutto etero. Ma sono sicuro di non essere del tutto gay."
Filo: "Lo immaginavo. E comunque mi sento lusingato perchè hai scelto me per sperimentare."
Elia abbozza un sorriso.
Filo torna serio.
Filo: "Non c'é niente di male. Non sei il primo e non sarai neanche l'ultimo. Potresti essere bisessuale. O pansessuale, anche."
Elia (perplesso): "Pansessuale?"
Filo: "Sì, che ti piace una persona a prescindere dal sesso a cui appartiene."
Elia: "Non lo so. So solo che i ragazzi non mi fanno così schifo. Cioè, non mi ha fatto schifo baciarti."
Sono entrambi imbarazzati.
Filo: "Peccato che poi hai sbrattato l'anima!"
Elia (in tono di scusa): "Ma non per quello! Mi hanno preso male le paste! Davvero, non è per quello!"
Filo: "No, lo so. O meglio, lo speravo."
Elia: "No, seriamente. Solo che..."
Filo (interrompendolo): "Quella è stata la prima e ultima volta"
Elia sorride mesto.
Elia: "Mi piaci. Sono sicuramente attratto da te, ma... punto. Non riesco a immaginare altro."
Filo (con aria saccente): "Tranquillo, immaginavo. Ma sono contento hai voluto parlarmene. Sei stato coraggioso."
Elia fa spallucce.
Filo: "Aó, nonostante sei attratto da entrambe le sponde, è più difficile trovare qualcuno a te che a chiunque altro!"
E lo spintona, mentre entrambi scoppiano a ridere.Poco dopo, Elia riceve una notifica sul cellulare: gli altri gli chiedono se possono venire da lui a giocare a FIFA. Bella. Come ai vecchi tempi.
Quel pomeriggio, Giovanni e Luchino si presentano a casa di Filo. Prima di buttarsi sulla play, peró, Luchino propone di fare una videochiamata con Martino. Il ragazzo risponde subito: i Contrabbandieri sono di nuovo uniti.
I ragazzi scherzano e ridono davanti alla play. Sembra tutto come una volta. Loro quattro a fare i deficienti, insultandosi e divertendosi.
Luchino (continuando a giocare): "Oh, ma...ho visto le storie del Peccio... ma dove cazzo eravate ieri sera?"
Elia (che gioca a sua volta): "Boh. A casa di una tipa"
Gli altri tre (sì, pure Martino dal portatile) si scambiano degli strani sguardi.
Giovanni: "Ma quanto era conciato a merda il Peccio? Ma toglietegli il telefono dalle mani quando è messo così!"
Elia ridacchia. Gli altri sono un po' a disagio.
Martino: "Serio, zì, ma de che cazzo se fa il Peccio?"
Adesso è Elia ad essere un po' a disagio.
Elia: "Vabbè, un po' de tutto. Lo sapete..."
Giovanni: "Un po' de tutto che? Ma ti fai anche tu?"
Elia mette in pausa e si volta a guardare gli amici, che lo stanno fissando intensamente.
Elia: "Ma che cazzo c'avete? Sì, ogni tanto mi faccio anch'io...quinni?"
Martino: "Tipo da solo in bagno a Capodanno..."
Elia è allibito. Come cazzo fanno a saperlo? Filo o Sana avranno spifferato tutto.
Alza gli occhi al cielo.
Elia: "Ma sì, una striscia, regá...easy"
Luchino: "Da solo..."
Elia: "Scusate se non ve l'ho offerta..."
Giovanni: "Ma che cazzo c'entra, zì? Ma perché?"
Elia: "Ma così... per darmi na botta. Cazzo, ma neanche mi madre..."
Giovanni: "Ma te prenni pure le paste nei locali?"
Elia (sempre più allibito): "Oh ma che cazzo c'avete? E quinni? Sto provando cose nuove... tranquilli. Ho tutto sotto controllo."
Martino: "Sicuro?"
Elia: "Certo"
Giovanni: "Basta che non diventi no stronzo"
Elia: "Ma perchè?"
Giovanni: "Eh dai zí... tuo padre"
Elia è atterrito.
Elia: "Ma che cazzo c'entra?"
Gli altri si scambiano sguardi imbarazzati.
Giovanni: "L'importante è che non diventi un cinquantenne stronzo 'mbriaco. E, secondo me, anche tu padre pippa"
Elia distoglie lo sguardo. Anche secondo lui.
Elia: "Sì, ma io ho diciannove anni e non bevo alle tre del pomeriggio"
Gli altri ridacchiano indicando le birre sul tavolino.
Elia: "Ma allora pure voi!"
Luchino: "Sì ma noi non pippiamo"
Martino: "E andiamo all'università..."
Elia: "E avete le vostre storie d'amore perfette gnegne... che femminucce! Oh ma io c'ho voglia de fare casino, de divertimme!"
Luchino: "Ma pure noi, che c'entra oh?"
Elia: "Ammazza, se vede. Ormai fate solo le vostre cenette da coppiette, le vostre fughe romantiche... mamma mia che palle!"
Giovanni e Luchino si sentono accusati.
Giovanni: "Vabbè oh ma quindi? Trovati anche tu una tipella e vieni co' noi"
Elia: "Ma perchè? Ma no! Io voglio stare con voi... voglio fare casino e macello con voi, come abbiamo sempre fatto!"
Luchino: "Ma anche noi, ovvio!"
Elia: "Se vede"
Gli altri sono a disagio.
Martino: "Oh regà, posso dire na cosa? Ce sta. Ce sta tutto. Ce sta che Elia voglia fa' casino. Ce sta che voi volete stare con le ragazze. Ce sta. È normale. Cazzo stiamo crescendo. Io sono a Milano! A Milano! Chi l'avrebbe mai detto?"
Gli altri restano in silenzio senza guardarsi.
Giovanni: "Sì, zì, ma non ce sta che Elia pippi da solo in bagno"
Elia: "E non ce sta che ogni volta che voglio uscire, voi non ce siete mai"
Luchino (guardando Giovanni): "C'ha ragione"
Giovanni: "C'ha ragione"
Restano ancora in silenzio.
Luchino: "Regà, impegnamoci de piú. Troviamoci, che ne so, un giorno fisso che ce vediamo e spacchiamo tutto."
Martino: "Se vabbè"
Giovanni: "Ma che cazzo stai a dì, Luchì! Che famo? Il promemoria sul telefono?"
E comincia a malmenarlo.
Elia: "No ce sta. Alla fine ce sta che volete farve le vostre uscite con le tipe. Ma cazzo, organizziamo più serate assieme, anche con loro. Se po fà, daje! Vi ricordo tra l'altro che avevamo fondato una band...che fine ha fatto?"
Gli altri abbassano la testa colpevoli e poi annuiscono.
Giovanni: "Se po fà. Zì, peró, tu smetti di fare schifezze col Peccio, daje! E vai all'università! Ho vinto la scommessa che ti laureerai fuori corso" e ridacchiano "ma almeno laureate! Daje, regà, ce la faremo!"
Luchino (carichissimo): "Ce la faremooooo".
Gli altri sono sconvolti dal disagio di Luchino. E poi scoppiando a ridere cominciano a malmenarlo.
Come una volta.
STAI LEGGENDO
SkamItalia s5: Elia
Fanfiction[La proposta di una fan che necessita al più presto di una quinta stagione] Elia affronta i cambiamenti post-maturità, tra nuove esperienze, vecchie sofferenze e riflessioni sulla propria sessualità. - "Aó, nonostante sei attratto da entrambe le sp...