Dopo quella volta, cominciai a vedere in modo diverso il mio coinquilino. Lo notai diverso, era completamente diverso. Innanzitutto non mi chiamò più "baby" o "lady". Per me questo, conoscendolo, rappresentava e mi trasmetteva un senso di maturità. Scoprì che sapeva suonare il pianoforte e mi insegnò qualcosa ogni pomeriggio. Il giorno dopo il nostro incontro non ci parlammo minimamente, ne ci guardammo. A colazione cercò di prendermi la mano ma io evitai la sua e con una faccia un pò amareggiata mi chiese ":Tutto ok?:".
Credetemi, sembrava un'altra persona.
":Si:" fu tutto ciò che riuscii a dirgli. Non volevo aprire nessun tipo di conversazione. Cosa voleva dirmi ieri? Perché, dopo che continuavo a rifiutarlo, di punto in bianco ha deciso di aprirsi e di mostrarmi quel luogo nascosto al resto del mondo?. Erano molti i dubbi che mi frullavano per la testa, ma non volli chiedere. Per quel momento, secondo me, era meglio calmare le acque.
":Tutto apposto tra voi due?:"
AHAHAHAHAHAHAHAHAHA, MI PRENDE IN GIRO?
":Si, tutto apposto:" risposi, altrimenti avrei dovuto dire ":FATTI I FATTI TUOI:" ma non mi sembrava il caso.
Andando a scuola, raccontai tutto a Javier. Anche lui mi chiese se fosse tutto apposto. Secondo me si erano messi tutti d'accordo, ma dettagli. Alla fine della giornata scolastica passata tra una gridata di una professoressa e una guardata alle mie chiappe di un professore (secondo me un pò maniaco, ma ok), tornai a casa accompagnata dal mio principe. All'uscita lo trovai con una vespa marrone e gialla. I miei colori preferiti (guarda caso). ":Cosa aspetti per salire principessa? un invito?:". ":Ma chi aspetta cosa? Caro principe, le buone maniere prevedono che io salga senza permesso:". ":Oh bene principessa, allora si accomodi pure:". E così partimmo verso casa di Daniel o almeno questa era quella che credevo fosse la meta, ma vidi che cambiò direzione. Intanto cercavo sempre di più di non mollare la presa attorno alla sua pancia e di non gridare per evitare di rompergli un timpano. Aveva un aria fiera, allegra e sicura di se sopra quella vespa un pò malandata ma che con lui sembrava una Ducati ruggente. ":Ti piace la vista del mare mia principessa?:"-":Certo mio principe:"-":Allora la porterò lì, solo per renderla felice:"
Ma tutto questo romanticismo da dove gli era uscito?Aww
":Grazie:" gli risposi e così mi condusse verso il porto, un luogo silenzioso a Cowell City. Ci fermammo lì e per un pò rimase in silenzio. Appena spense la moto, mi si riaffiorarono alla mente tutti i bei momenti trascorsi con lui, tutte quelle volte che finimmo in punizione a scuola insieme, tutte quelle pizze mangiate in una giornata e ogni volta che saltavamo la scuola per fare una passeggiata insieme, tenendoci mano per la mano. Ecco, tutto ciò mi riaffiorò alla mente proprio in quell'istante perché si, era più e più volte che avevamo fatto tutto ciò. ":E adesso?:"-":E adesso mi dica lei dove vuole portata:". In quell'istante, dopo tutto ciò che mi era accaduto in quelle due settimane mi venne in mente e ciò che risposi fu
":Lontano da tutto e da tutti, solo noi:"
mi rispose con un
":Conosco questo posto:"-":Davvero?:"-":Si, sono i miei abbracci:"
E non appena finì la frase, mi abbracciò per un arco di tempo che sembrava interminabile (e che mi sarebbe piaciuto fosse così). Non appena finì, senza proferire parola mi accompagnò a "casa". Ormai era pomeriggio inoltrato... Dovevo preparami al peggio al mio "tanto atteso" ritorno.
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Awane~un po' di dolcezza amara
ChickLitCosa ne pensate dell'amore? Cosa ne dite della felicità? E invece della gioia(quella vera)? Forse a queste domande può rispondervi Priscilla che con i suoi riccioli castani, i suoi occhi marroni Nutella e il sorriso che dona solo a pochi, vi racco...