7

194 13 2
                                    

Niall era indeciso tra prendere la marmellata di prugne o quella alla fragola. Fosse per lui avrebbe afferrato entrambi e arrivederci e grazie, ma Maura gli aveva lasciato un budget limitato.
Aveva già fatto il resto della spesa e lasciato tutto a casa. Veniva in questo negozio in particolare solo per l'ottima marmellata.
Sbuffò afferrando una qualunque. A casa avrebbe controllato.
- Vedo che non hai ancora perso il tuo metabolismo veloce.
Niall non si mosse e si promise di non permettere a quella voce di rovinargli il resto della giornata. Sibilò qualcosa tra i denti e mise su un sorriso forzato (si assicurò anche che si notasse quanto fosse effettivamente forzato).
- Josh Devine. - Fece una smorfia di disgusto. - Qualcuno invece non ha perso le sue manie da stalker, eh?
Josh non sembrava essersela presa. Quel ragazzo era un mulo: non si offendeva, non si arrabbiata. Insomma, era una tale noia litigare con lui. Era come prendersi a parole da soli.
Niall non ce l'aveva con Josh, affatto, ma la sua faccia portava a galla brutti ricordi.
- Qualcun altro vive ancora col rancore represso.
Niall strinse la mascella. Odiava quando qualcun altro puntava i suoi errori e Josh l'aveva sempre fatto. Era il migliore amico di Zayn una volta e per un po' erano spariti dalla circolazione. Bei tempi, già. Per quanto ne sapeva l'irlandese, potevano andare a farsi fottere entrambi. Sbuffò.
- Sei tornato a rompere come una volta vedo. Come va invece col tuo amico pazzo? - Ringhiò.
Josh strinse i pugni e avanzò, intrappolandolo tra gli scaffali. Quello era il suo punto debole: potevi dire tutto quello che volevi su di lui ma Zayn Malik non si toccava.
- Devine, che cazzo pensi di far..
- Eri così invidioso, Niall. - Lo interruppe l'altro.- Non sopportavi di vedere Liam e Zayn insieme perché eri geloso.
Niall si irrigidì. I suoi occhi lampeggiarono di rabbia.
- Amavi Zayn ma lui.. lui ha scelto tuo fratello. - Continuò Josh, indisturbato.
Sembrava uno che si diverte delle pene altrui. O forse assumeva questo tipo di atteggiamento solo col biondino.
- Basta.. -sibilò. - Zayn ha rovinato la vita a Liam, lui..
- Quello che è successo è anche colpa tua. Se tu avessi permesso a tuo fratello di venire alla festa con te, Liam oggi sarebbe ancora..
Ma Niall ne aveva già abbastanza. Lo spinse via e uscì dal negozio.
Josh scosse la testa e si avvicinò alla cassiera che stava urlando.
- Razza di screanzato, torna qui e paga la marmellata!
- Lasci perdere, signora. - Le sorrise, stanco di tutto. - Mi dica quanto le deve. Faccio io.

Il corpo di Louis chiedeva pietà.
Eppure Harry continuava a colorarlo come un bambino davanti alla sua opera d'arte.
- Harry, i capezzoli non li volevo rosa!
Il riccio lo ignorò e passò un'ultima pennellata sulla clavicola.
- Sei pronto.
Louis sbuffò. - Oh sì, dov'è la festa?
Harry ridacchiò e scattò velocemente delle foto, evitando il viso e la parte inferiore.
Louis aggrottò le sopracciglia.
- Ma allora perché hai insistito col colorarmi le gambe?
Harry lo guardò colpevole.
- Hai delle belle gambe.
- Tu hai uno strano fetish.
Entrambi risero.
Harry lanciò un'occhiata significativa al corpo del minore. - Vado a prepararti il bagno.
E uscì dalla stanza. Louis cominciò a strofinare via il colore. Sembrava una fottuta bandiera dell'arcobaleno e prudeva anche.
Il minore sospirò e raggiunse Harry. Il bagno profumava di muschio. Non era né grande né piccolo ma era carino. Dall'altra parte c'era anche la vasca.
Harry si girò da quello che stava facendo e fece cenno al castano di entrare nella doccia. Louis lo fece e si mise subito sotto il getto dell'acqua calda per mandare via i colori dalla sua pelle. Prese la spugna che gli aveva passato Harry e strofinò finché la pelle non fu rossa.
- Questa me la paghi. - Borbottò e spostò i capelli bagnati dalla fronte, incontrando gli occhi colmi di lussuria del riccio, che si spogliò velocemente e si unì a Louis.
- Harry, cosa..
Le loro labbra si incontrarono e il minore fu spinto alle piastrelle del bagno, mentre le dita del riccio vagavano impazienti sul suo corpo. Non potè fare a meno di sentire l'erezione del maggiore spingere contro la sua coscia e arrossì.
Harry aveva tolto dalle sue mani la spugna e buttato da qualche parte. Era sceso con le labbra nel collo dove mordeva, leccava e succhiava. Louis si lasciò scappare un gemito e buttò la testa all'indietro lasciando più spazio al maggiore di marchiarlo.
Era grato ad Harry per tenerlo, altrimenti era sicuro che per quanto le sue gambe stessero tremando, sarebbe caduto.
Nemmeno lui seppe spiegare come alcuni minuti dopo si trovò steso sul letto di Harry. In un'altra situazione avrebbe osservato e studiato la camera ma al momento aveva altro di cui preoccuparsi. Come il dio greco che si avvicinava al suo corpo.
Harry si chinò in avanti, appoggiandosi alle proprie braccia ai lati del corpo di Louis, e mordicchiò i capezzoli. Louis portò una mano sulla bocca per soffocare quei suoni osceni che non avrebbe mai pensato di sapere fare.
- Non farlo. - La voce di roca del riccio non aiutava. - Voglio sentirti, Lou. E intendo in tutti i sensi. - Spostò la sua mano. - Girati.
Louis eseguì il comando seppur imbarazzato. Nascose il viso nel cuscino e inspirò l'odore del riccio. La cosa lo rilassò un po'.
Sentì le labbra di Harry tracciare con le dita i suoi fianchi e leccare le fossette alla base della schiena. Ansimò e mosse il bacino involontariamente verso il maggiore.
- Harry.. voglio di più. - Strinse le lenzuola con forza. Le sue nocche avevano perso colore per lo sforzo.
Harry aveva il respiro pesante, accarezzò le natiche del ragazzo, separandole. - Lou, sei sicuro?
Il ragazzo annuì.
- Voglio sentirtelo dire, Louis. - Strinse tra le mani quel ben di dio, facendo gemere il ragazzo.
- Sì. Lo voglio Harry.. Ti.. ti prego.
Harry annuì e si allungò verso il cassetto, afferrando preservativi e lubrificante. Aprì la bottiglietta e versò il contenuto sulle sue dita.
Quando entrò con una falange, Louis sobbalzò per quella presenza anomala e del tutto nuova per lui.
- Lou.. - gli lasciò dei baci sul collo per rilassarlo.
- Non.. non fa male. È solo strano.
- Ricordati che puoi fermarmi in qualsiasi momento, okay?
Louis annuì pur sapendo che non l'avrebbe mai fatto. Era cocciuto dopotutto.
Quando erano tre le dita di Harry che spingevano nell'apertura del minore e sforbiciavano per allargarla, Louis era un caos di ansimi e gemiti.
- Harry.. - fu interrotto dal suo stesso singhiozzò. - Sono pronto.. per favore.
Il maggiore lo girò, così da poterlo vedere in faccia. Non si sarebbe perso per nulla al mondo tutte quelle espressioni sul viso del minore. - Sei bellissimo
Dopo aver messo quella sottile guaina in lattice, entrò piano e attento a non far del male a Louis.
- Oh. Cazzo. - Si morse il labbro e strizzò gli occhi. Pensava di essere stato preparato abbastanza ma niente avrebbe potuto prepararlo a quello.
Harry si sentì morire dentro a vederlo in quelle condizioni. Louis stava soffrendo a causa sua. Unì le loro mani e le intrecciò insieme sussurrando una serie di "mi dispiace, piccolo, perdonami".
Il minore aprì gli occhi, notando l'espressione di sforzo dipinta sulla faccia di Harry: si era fermato. Era completamente dentro ma stava dando a lui il tempo di abituarsi. Il minore fu travolto da un'ondata di amore e tenerezza e lo baciò.
- Vai, Harry. - Sussurrò.
La prima spinta non fu affatto piacevole e Louis dovette trattenere un urlo. Sentiva le sue carni cedere alla presenza di Harry e non era una sensazione bella. Travolgente sì, ma bella non proprio.
Con quelle successive andò meglio: sentì piano piano il dolore lasciare spazio al piacere. Anche i suoi singhiozzi si trasformarono in ansimi. Harry continuava a sussurrare con voce roca quanto il minore fosse stretto e perfetto per accoglierlo, quanto i suoi gemiti lo stessero invitando a perdere il controllo.
- Più.. più veloce! - Anche Louis muoveva ormai il bacino allo stesso ritmo delle spinte. Voleva di più, si sentiva completo per la prima nella sua vita. Il suo cuore correva una maratona tutta sua e quando poggiò una mano sul petto del maggiore, li sentì battere in sintonia.
Harry lo osservò. Louis era sotto di lui con gli occhi lucidi e le labbra rosse e gonfie  causa dei loro baci. Era bellissimo. Si leccò le labbra lasciando altri succhiotti sulla pelle del castano.
Aumentò le spinte e cambiò angolatura, sprofondando in quel vortice di piacere. Quando colpì un punto in particolare sentì un suono bellissimo scappare le labbra del minore, un suono che avrebbe voluto sentire ancora e ancora.
- Har.. Harry, lì! Lì!
Il riccio seppellì il viso nel collo di Louis, strinse con le dita i suoi fianchi e colpì più volte quello stesso punto.
Vennero insieme, Harry dentro il minore con un gemito roco e Louis tra i loro petti. Rimasero per un attimo in silenzio, cercando di riprendersi dall'orgasmo.
- È stato.. - Harry alzò la testa dal petto di Louis per guardarlo.
- Sì?
Louis poteva notare l'incertezza nella sua voce e non ne capì il motivo. Harry era stato dolce, passionale e si era preso cura di lui.
- Bellissimo. - Ghignò. - Possiamo rifarlo?
Harry sbatté le palpebre per poi scoppiare a ridere. - Ci puoi scommettere, piccolo.
E lo baciò con trasporto.

Love will tear us apart (Larry)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora