Il primo giorno di scuola

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Era una fredda mattina di settembre, era il primo giorno di scuola, Josky si svegliò ancora assonnato ed esclamò:
<<È pronta la colazione?>>
La madre si voltò di scatto e disse:
<<Anche da parecchio, muoviti>>
Josky si alzò dal letto e si fiondò verso la colazione, la madre lo guardò:
<<Ti ricordi che giorno è oggi?>>
Josky la guardò con fare stranito:
<<Che giorno è?>>
La madre ridendo rispose:
<<È il primo giorno di scuola!>>
Josky lasciò la colazione e corse verso il bagno, si cambiò, mise la solita giacca bizzarra e tornò di corsa in salotto
<<Mamma io vado, è tardi e l'auto sta per passare>>
Salutò la madre e corse verso la fermata dell'autobus, dove notò due ragazze, molto simili tra di loro.
L'auto arrivò in fretta e Josky salì accompagnato dalle due ragazze; una volta arrivato a scuola entrò in classe, situata al secondo piano, si sedette nel banco in fondo a destra, notò entrare anche le ragazze che aveva visto sull'autobus.
Al suo suo fianco si sedette un ragazzo dai capelli ricci, indossava una maglia nera e dei jeans accompagnati da una cintura con una placca argentata con su scritto "DiO" , bizzarro non trovate? Josky non ci fece caso e aspettò l'inizio della lezione
Inziò l'appello, tutti presenti, le ragazze che aveva notato erano due gemelle, le gemelle Yoshikage.
La giornata scolastica finì molto velocemente, senza alcun intoppo, una classica giornata di scuola.
Una delle due ragazze attirava in particolar modo l'attenzione di Josky, il suo nome era Lanny Yoshikage.
Una volta uscito da scuola notò che il ragazzo con la placca argentata lo guardava in modo strano, quasi agguerrito, ma lui si sentiva sicuro, grazie a ciò che lui definiva potere.
Prese l'autobus, era affollato come al solito e senza accorgersene si sedette affianco a Lanny, era visibilmente in imbarazzo e Lanny lo notò.
<<tutto ok?>> disse ridendo.
Lui la guardò arrossendo ma facendosi coraggio rispose
<<s-sì... scusami Lanny>>
Lei rispose
<<puoi chiamarmi Kira>>
Si tranquillizzò ascoltando le sue parole
<<Tu puoi chiamarmi JoJo, ora devo scendere, sono arrivato a casa, ci vediamo domani a scuola>>
La salutò e scese dall'auto dirigendosi verso casa
<<beh non è andata così male>> pensò

Ma davanti casa sua si presentò il ragazzo con la placca argentata, DiO
<<Sò dei tuoi poteri, Josky>>

JoJo: Pescara OceanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora