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~Loving yourself is the beginning of a lifelong love story.~

~Amare se stessi è l’inizio di una storia d’amore lunga tutta una vita.~

Min Yoongi non sapeva amare.

Min Yoongi non riusciva a
socializzazione.

Min Yoongi aveva paura.

Min Yoongi non credeva in sé stesso.

Min Yoongi non amava se stesso.

Min Yoongi voleva arrendersi.

Ma all'improvviso la fortuna girò dalla sua parte.

~Se non ricordi che amore t’abbia mai fatto commettere la più piccola follia, allora non hai amato.~   (William Shakespeare)

Il giovane fece amicizia con un ragazzo, poco più piccolo, di nome Namjoon.

Quest'ultima era una persona molto calma, di poche parole, però molto intelligente e simpatica.

I due legarono sin da subito, condividendo i loro interessi, creando una solida amicizia.

Nel 2013 debuttarono nei BTS, e insieme agli altri cinque ragazzi, cominciarono un percorso davvero intenso.

Yoongi, con l'ausilio dei sei ragazzi, iniziò a credere sempre di più in sé stesso, e poté dire finalmente di sentirsi amato, o quasi.

Ci fu qualcosa in lui che non andava, si sentí strano, come se mancasse un piccolo tassello per completare il pazzle del suo cuore.

Allora fece una lunga riflessione.
Passò in bianco varie notti.
I pensieri presero il possesso del suo corpo, non portando a nessuna conclusione.
Anzi, una si, ma gli parve impossibile e priva di logica.

Ma si sa che l'amore è un sentimento folle, guidato dalle emozioni e non dalla razionalità.

Così Yoongi, decise di confrontarsi con gli altri membri del gruppo. Volle assicurarsi che la sua teoria fosse plausibile.

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Dopo svariati giorni, Yoongi giunse finalmente ad una conclusione.

Era innamorato.
Ma non di una semplice persona.
Bensì, del leader, ovvero Namjoon.

La sua mente vagò in lungo e in largo,facendo riaffiorare i tantissimi ricordi di  lui e il minore.

Come quella volta che si ritrovarono a scrivere testi, distesi su un prato verde,uno accanto all'altro.

All'ora era adolescente, uno di quelli con gli ormoni a palla. Ogni minima cosa, ogni minimo contatto col minore provocava in lui delle scosse di adrenalina allucinanti,  represse, non capendo realmente cosa significasse.

Oppure la loro prima audizione. Entrambi veramente nervosi. Si tennero la mano a vicenda per tutto il tempo.

O quando furono così vicini, da poter sentire i loro respiri.

Yoongi aveva ormai ventisette anni, e non era piacevole sentirsi come all'ora. Soprattutto se i suoi sentimenti non sarebbero stati ricambiati.

Aveva paura. Tanta.
Ma si fece coraggio.

Non sapendo come, si ritrovò davanti allo studio di Namjoon, in preda all'ansia.

Bussò due volte, e poco dopo la porta venne aperta dal minore, il quale aveva un gran sorriso.

Accolse calorosamente il maggiore, facendolo sedere accanto a lui.

<<Hyung a cosa devo questa visita, mi devi raccontare qualcosa?>>  Namjoon ridacchiò, sistemando nel frattempo la propria scrivania.

Nam...
Esitò
<<In realtà volevo proprio parlare di una cosa, abbastanza seria...>>
Yoongi non era mai stato così serio, così il minore si girò e lo guardò negli occhi.

<<Tranquillo, dimmi pure>>

Yoongi deglutí e si avvicinò di più a Namjoon, non interrompendo quel contatto visivo, che tanto lo faceva sbarellare.

<<Vorrei fare una cosa mai provata prima d'ora, e vorrei che tu fossi presente...>>

Pian piano la distanza fra i due si ridusse sempre di più.

<<E dimmi, che cos'è?>>

Chiese il minore con un filo di voce, avvicinandosi a sua volta allo Hyung.

Oramai i due erano  praticamente attaccati.

<<Beh, volevo provare questo...>>

Yoongi prese l'iniziativa e fece azzerare la "distanza" che li divideva, con un dolce bacio casto.

Una marea di farfalle riempirono la sua pancia e svariate scosse lottarono per avere la meglio.

Il suo corpo fu una guerra di sensazioni indescrivibili che gli gridarono di non fermarsi.

Difatti ne voleva ancora e ancora, ma si staccò dalle labbra del minore per mancanza di ossigeno.

Yoongi divenne un pomodoro, una bomba pronta a scoppiare.

<<M-mi d-dispiace... I-io->>

Non fece in tempo a finire la frase che Namjoon prese il controllo.

Lo prese per la vita e lo fece sedere sopra di lui, e diede inizio a  un'altro bacio.
Stavolta passionale, da pelle d'oca.

Le loro lingue incominciarono una gara per avere la meglio sull'altra.

Nella stanza si sentí solo lo scoccare dei loro baci, il movimento delle loro lingue, e l'amore represso, ormai sbocciato.

~L’amore non inizia e termina nel modo in cui pensiamo. L’amore è una battaglia, l’amore è una guerra; l’amore è un crescendo.~ (James Baldwin)

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*Spazio autore*

Salve, questa è la mia prima one shot!!
Scusate per gli eventuali errori.

Fear of lovingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora