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Il resto del mese passò abbastanza rapidamente. Ma nessuno si lasciò sfuggire l'umore nero di Niall in quei giorni: mangiava più del solito (per quanto sia possibile la cosa), rispondeva male a Maura e stava tutto il giorno a casa di Harry, limitando gli incontri clandestini alla neo coppia. La cosa positiva era che era così distratto da non accorgersi dell'andamento leggermente instabile del fratello o del suo sobbalzare ogni volta che si sedeva. O delle occhiate che si lanciavano Harry e Louis durante il pranzo. Ma ovviamente anche lui poté notare l'assenza esagerata del minore a casa.
- Stai troppo tempo con quel Stan. C'è qualcosa che devi dirmi?
Louis si era limitato a guardarlo con un'espressione che diceva "Ma fai sul serio?" e andarsene senza rispondergli. Niall non aveva indagato oltre.
Spostando la prospettiva dalla sua vita a quella del suo amico, il riccio sembrava morto più felice e rilassato. Aveva recuperato i suoi voti e ogni volta che sceglieva l'insalata a pranzo, Niall gli mandava uno sguardo di approvazione. Il biondino era felice che Harry avesse lasciato perdere la sua cotta insensata e glielo disse anche qualche giorno fa (Louis voleva ridere).
Dall'altra parte Louis aveva i suoi demoni da combattere. Nascondere la sua relazione con Harry diventava sempre più difficile ogni giorno: il castano si reputava un buon attore ma una relazione era qualcosa che avrebbe voluto godersi alla luce del sole. L'ultimo weekend Harry lo aveva portato fuori a cena, stando attento a scegliere un locale in un posto sperduto. Nulla di costoso o esagerato ma Louis si era divertito e voleva rifarlo con tutto il cuore.
Come se non bastasse Nick Grim-coso non si staccava da Harry e il riccio era troppo gentile ed ingenuo per capire le sue intenzioni. Così quella mattina sbottò.
- Harry qui ha preso in massimo dei voti nell'ultima tavola che ha consegnato, lo sapete?
Louis sbuffò internamente. Certo che lo sapeva, era lui il soggetto.
- Dai Harry, dicci chi è la tua musa ispiratrice.
Figurarsi se Louis si sarebbe lasciato sfuggire un'occasione simile. Al diavolo la discretezza.
- Sono io. - Ammise e sfidò Grimshaw con gli occhi.
Tutto il tavolo si ammutolì. Stan addirittura si strozzò con una polpetta e Harry quasi sputò l'acqua. Niall lo guardò come se gli fosse appena spuntata una seconda testa.
Louis si accorse di aver dato la sua risposta con una voce più alta del necessario.
- Andiamo, nessuno sa riconoscere una battuta in questo tavolo?
Dopo quella domanda ognuno tornò al proprio pranzo e anche l'irlandese rilassò le spalle. Tuttavia Louis era sicuro che Nick avesse ricevuto chiaro il messaggio "giù le zampe dal mio uomo".
Quel giorno era martedì e Niall aveva le lezioni di pomeriggio. Una spina al fianco insomma e aveva tutte le intenzioni di saltarle. Si sedette nel bagno del quarto piano, dove non c'era mai anima viva, e pensò a come tutto quello che aveva mai fatto gli si era sempre ritorto contro.
Josh aveva ragione: si era comportato da egoista con Liam, gli aveva impedito di stare con Zayn ed era finito col perderlo.
Niall non ci aveva mai pensato prima di allora ma forse stava facendo lo stesso errore con Louis.
- Horan.
Una figura si sedette accanto a lui con il filtro della sigaretta stretta tra le labbra. Niall dovette fare uno sforzo enorme per costringere i suoi occhi a guardare altrove.
- Devine.
Fin'ora Niall lo aveva evitato come la peste. Aveva bisogno di tempo per metabolizzare tutto quello che Josh gli aveva detto. Che poi ci avesse messo quasi quattro settimane, era un dettaglio. In più quel giorno era stanco di scappare e odiare le persone.
E il giorno dopo era.. soffocò un'ondata di tristezza. Nemmeno lui riusciva a credere che gli ci fosse voluto un anno intero per lasciare andare il gomitolo di rabbia, odio e frustrazione che si portava dentro.
- Lo perdono. - Mormorò.
Josh socchiuse le labbra per lo stupore e quasi non lasciò cadere la sigaretta. Niall lo avrebbe preferito.
- Dì a Zayn che.. che mi dispiace.
L'altro ragazzo lo studiò. - Okay. Lo farò.
Gli passò una sigaretta ma Niall scosse la testa. Personalmente odiava il fumo.
- Giusto. - Disse Josh, ridacchiando.
Niall fece una smorfia. - Quando io arriverò ai settant'anni con polmoni eccellenti e tu ti fermerai ai quaranta per un possibile cancro ai polmoni, vedremo chi riderà
La cosa fece ridere l'altro ancora di più e Niall ci aveva perso le speranze.
Osservò le crepe nel pavimento e si chiese se fossero a causa di un terremoto o uno studente ribelle.
- Non mi piace più. Zayn intendo. - Giocherellò con le sue dita ma gli occhi scuri di Josh lo stavano ancora studiando come un esperimento scientifico.
- Da un bel po' a dire la verità.
- E me lo stai dicendo perché..? - Il ragazzo inspirò del fumo e Niall voleva tanto essere al posto di quella cicca. Lui almeno era salutare.
- Dobbiamo lasciare andare il passato per ricominciare da capo.
Josh fissò lo sguardo in quello di Niall e gli fece un sorriso un po' obliquo. Gli strinse la mano e l'irlandese si sentì riscaldare dentro.
- Anche tu mi piaci, Horan.

- Harry..!
Quando il riccio aveva detto "voglio provare qualcosa di nuovo", Louis non pensava che si sarebbe ritrovato con la lingua del maggiore nel culo. Non che si stesse lamentando, era come se qualcuno gli avesse acceso un fuoco dentro.
Harry sprofondò con estrema delicatezza tra le sue natiche, leccando l'orifizio del ragazzo. Louis gemette a gran voce non appena la lingua di Harry riprese a stuzzicarlo.
- Dio.. Harry! Merda..!
Sentì i denti di Harry mordere con gentilezza le sue cosce e si mosse involontariamente contro il materasso per avere maggiore frizione.
Il riccio smise e lo fissò, leccandosi poi le labbra e il castano per poco non venne.
- Sei così buono..
Louis mugolò qualcosa, ansimando.
Harry succhiò una parte della pelle all'interno coscia.
- E sei così eccitante quando sei geloso, piccolo.
- Harry, ti prego.. - inarcò la schiena, quando Harry poggiò una mano sulla sua erezione gonfia e la mosse. - La lingua..!
- Così? - spostò le labbra lì e passò velocemente la lingua nell'orifizio già bagnato di saliva. Le gambe di Louis tremarono, strette nella mano di Harry.
- Sì!... sì!
- Non posso lasciarti venire così, Lou.. - soffiò nella sua entrata facendo singhiozzare di piacere il minore.
Harry alzò la testa e notò i suoi occhi umidi e le labbra rosse per i morsi.
- Lou.. - gattonò fino al letto e si sdraiò, sistemando il ragazzo sopra di sé. - Ti fidi di me?
Il minore annuì e lo guardò, tremando ancora per l'orgasmo negato. Harry fece per prendere il preservativo ma Louis lo bloccò.
- Io.. sono pulito.
Quelle parole fecero girare la testa di Harry. Venire dentro Louis.. riempirlo con il suo seme. Perché no?
- Anch'io. - Lo baciò con passione. - Cavalcami Lou.
Louis deglutì. - Non l'abbiamo mai fatto.
- Lo so.
Il ragazzo prese un enorme sospiro di coraggio e cominciò a scendere sull'erezione del riccio che teneva le dite sui suoi fianchi. Ad ogni centimetro, la stretta si rafforzava.
- Lou.. così..! - soffocò un gemito gutturale quando fu del tutto dentro il ragazzo. Era sempre così bello stare dentro Louis.
Il ragazzo si chinò in avanti e lo baciò. Le labbra di Harry sapevano ancora di lui.
Il riccio conficcò le dita sulla carne di Louis. - Lou..
Il minore gli leccò le labbra con fare malizioso e cominciò a muovere il bacino in avanti e indietro sempre più velocemente. Harry si lasciò sfuggire un verso di piacere. - Non.. non durerò molto.
Nemmeno Louis. Harry lo aveva stuzzicato fin troppo e voleva solo venire.
Harry lo spinse all'indietro per poi rientrare quasi con violenza in Louis, che stava balbettando parole senza senso. Harry conosceva ormai abbastanza bene il corpo del minore da sapere di aver appena colpito la sua prostata. Il ragazzo arcuò la schiena, buttando la testa all'indietro, ansante, e Harry venne schizzando il suo seme solo a quella visuale mozzafiato.
L'orgasmo fu così potente che Harry vide nero per un attimo e si dimenticò persino del letto cigolante. Quando la vista si schiarì poté constatare che anche il minore era venuto e adesso era steso sul petto di Harry col respiro pesante. Erano entrambi a corto di fiato.
- Lou?
- Ho il culo sporco del tuo sperma.
Harry sorrise. Louis non era molto bravo a parlare di cose romantiche e di solito la buttava sulla battuta. Era più facile così.
- L'hai voluto tu.
- Non ho detto che non mi sia piaciuto.
Si accoccolarono e si pulirono al meglio.
- Domani facciamo un mese. - Mormorò Louis, tracciando cerchi immaginari sul petto di Harry.
- Lo so. C'è qualcosa in particolare che vuoi fare? - Poggiò le labbra sulla fronte del minore, accarezzandogli i capelli.
Louis si strinse di più al corpo del maggiore ed intrecciò le loro gambe insieme. - Voglio dirlo a Niall. Sono stanco di agire così alle sue spalle. Non stiamo facendo nulla di sbagliato, Harry.
Il riccio si bloccò con la mano a mezz'aria, ma poi annuì. - Lascia fare a me.

Love will tear us apart (Larry)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora