Lo avrebbe amato per sempre. Anche quando il Tempo non avrebbe avuto più senso ed i capelli grigi sarebbero caduti.
Lo aveva giurato a se stesso, anzi, era stato come un gesto istintivo e d'intenso bisogno.E dopo di lui nessun altro ci sarebbe stato, anche questo gli aveva detto, ed il suo cuore l'aveva accettato.
Il sorriso del Nephilim appariva stanco, carico di mille ricordi ed avventure, ma ancora pienissimo d'infinito amore e pazienza.
«Ehi, stregone.»
Le labbra si muovevano piano, come foglie ingiallite che cadevano.
Gli occhi erano ancora azzurri, striati da strisce più chiare. Erano gli occhi di chi aveva visto il mondo, e di chi aveva combattuto in nome di qualcosa in cui credeva davvero.
«Amore mio.»
Magnus non riusciva a guardarlo, perché il suo amato stava invecchiando, mentre la sua pelle era rimasta giovane, gli occhi vispi ed intelligenti. Ma carichi di un dolore inimmaginabile.
«Magnus, vieni qui.» Alec alzò la mano in direzione di quella dell'altro, voleva stringerla nella sua, ormai quasi senza forze. Ma Magnus non si mosse: era sicuro che se avesse rivolto lo sguardo verso Alexander, le lacrime sarebbero straripate fuori dai suoi occhi giallo-verdi.
«Ti prego, vieni qui vicino a me» sussurrò il Nephilim.
Lo stregone rimase a fissare il giardino, scosso dal forte vento invernale.
«Sai, Alec.. era quasi Autunno, quando ci conoscemmo. Tu eri così giovane ed inesperto, io.. Io così impenitente e dissoluto. I tuoi occhi mi colpirono subito, e sapevo dentro di me che non mi avrebbero più lasciato andare. Provavo, finalmente dopo tanto tempo, qualcosa che riconobbi poco dopo come amore.
«E poi tu stato così emozionato, timido. Lo leggevo nel tuo sguardo. Ed io ero pronto a tuffarmi in quel mare, che i tuoi occhi ancora sono. Ero pronto a fare qualsiasi cosa per te: aiutare quegli stupidi ragazzini, combattere.. Soffrire. Ma poi amare ancora più forte di prima, amore mio.
Il respiro di Alec era irregolare, faceva fatica già da molto tempo a compiere quelle che erano le più facili azioni.
Magnus si girò finalmente verso di lui, ormai sapeva che non mancava più molto tempo. Pochi minuti e..
No, non riusciva a pensarci. Non poteva, non doveva.
Perché Alec non gli aveva concesso di fare qualcosa per restare insieme per sempre? Perché non aveva accettato quella magia, che un tempo tanto bramava, pur di rimanere insieme?
"E diventare un a specie di mostro, Magnus? Non potrei mai."
Ancora sentiva quelle sue dolorose parole nelle orecchie.
«Magnus, la mia è stata una vita perfetta, grazie a te. Non ho nulla da rimpiangere.»
La sua voce era dolce, le parole sincere.
«Alec.. sono io quello che passerà il resto della vita senza di te.. Io, io..»
Lacrime calde gli rigarono le guance, non poté fermarsi. Fu come un improvviso uragano, un'atroce esplosione di dolore.
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Jangan Biarkan Me || Malec
FanfictionE quando quella notte, Magnus si svegliò urlando il nome di Alec e piangendo, quella volta fu Tessa ad abbracciarlo forte. © Tutti i diritti riservati.