IL GIGLIO E LA CERVA.

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Il parcogiochi era deserto.
In quella fredda aria invernale c'era un silenzio tale da colorare di grigio quel luogo di ricordi, quel freddo spettacolo poteva quasi fondersi con l'animo del mago che in quel esatto momento si trovava seduto su una panchina arrugginita . I suoi occhi di un color nero quasi spettrale erano spenti, malinconici, persi nei meandri di un passato ormai lontano. Il fruscìo del vento scompigliava i suoi capelli neri, era un vento freddo, pungente. Osservò i rami di quegli alberi spettinati, ondeggiare scossi dal vento. Le sue mani erano incrociate e posate sul grembo mentre il suo sguardo vigile si godeva quel marmoreo spettacolo.
Quel parco aveva perso quel tocco magico, da quando lei non c'era più, lei..
Il solo ricordo investì Severus nel pieno petto e un dolore sordo e familiare avvolse il suo cuore. La maledizione cruciatus non era niente paragonata al dolore che Severus provava da diciassette anni, un dolore che lo accompagnava giorno dopo giorno in quella sua estenuante vita, una vita che il mago ricordò a se stesso, non valeva più niente.
" Sono solo un corpo vuoto, indifferente alla vita, la mia esistenza è legata solo alla distruzione".
Ed era vero, aveva distrutto ciò che di più bello e puro la vita gli avesse mai donato.. Lily.
Sciolse le mani incrociate e le serrò entrambe in un pugno, le nocche sbiancarono. Se qualche sfortunato passante lo avesse notato probabilmente l'avrebbe confuso con un fantasma dato lo stato pallido del suo volto. Tante erano state le volte in cui aveva desiderato scomparire "essere niente" eppure ciò che più lo distruggeva
era anche ciò che lo spingeva a vivere, ciò che lo manteneva a galla in una vita che ormai lo soffocava.
Il ricordo di Lily.
Proteggere suo figlio.
Onorarne la sua memoria.
Silente gli aveva affidato un compito doveva ucciderlo,soltanto in quel modo l'oscuro signore si sarebbe fidato ciecamente di lui. L'oscuro signore nutriva molta fiducia in lui, ma soltanto con quel gesto la sua lealtà sarebbe stata resa intangibile. Inoltre il giovane Malfoy era troppo giovane ed innocente per farsi carico di un peso del genere.
Ormai aveva promesso,aveva giurato un voto infrangibile. Non sarebbe potuto più tornare indietro e per la sua anima ormai era tardi. Era già dannata.
" Se solo fossi qui... adesso Lily, darei la mia vita per riportarti indietro. Farei lo stesso per cancellare tutto quello che ho fatto, per cancellare quell'orribile giorno".
Il suo sguardo era offuscato e le sue guancie pallide erano calde, si accorse di star piangendo, si alzò e si soresse al tronco di uno degli abeti vicini alla panchina. Chiuse gli occhi.
Poteva quasi udire il suono delle risate, poteva quasi rivedere due bambini rincorrersi nel prato. Le giornate passate a chiaccherare, a parlare della loro futura vita ad Hogwarts. Le sue labbra si incurvarono in un sorriso al ricordo di quegli occhi verdi che lo ascoltavano affascinata. " Se solo fossi qui..." continuava a ripetere dentro di sè quasi fosse una sordida preghiera.
Improvvisamente i suoi occhi furono attratti da un bagliore nascosto tra i cespugli, incuriosito si avvicinò; ciò che vide lo sorprese, era un giglio ciò che suoi occhi vedevano.
Il fiore preferito di Lily.
Con le dita sfiorò delicatamente uno petalo, fu avvolto da una strana sensazione simile al calore. Severus ebbe un sussulto e per qualche attimo le parve di sentire la donna amata vicino a se'. Il sole s'intromise in quel cielo ormai oscurato dal grigiore delle nuvole e i suoi bagliori riscaldarono il corpo infreddolito del mago che si alzò in piedi ed in quell'attimo ebbe la consapevolezza di ciò a a cui fosse destinato. Non provò amarezza o dolore..per qualche attimo si sentì quasi in pace. " Te lo prometto Lily...continuerò a proteggere tuo figlio..".
Tirò fuori dalla tasca della toga la bacchetta e mormorò - Expecto Patronum!- in quell'istante pensò a Lily al suo sorriso, al suono della sua risata, al verde dei suoi occhi, all'abbraccio che si erano scambiati il giorno del suo compleanno..quando per la prima volta qualcuno gli aveva fatto gli auguri.
Una spirale d'argento seguito da una cerva si levò dalla punta della bacchetta, l'animale lo osservò a lungo, girò intorno a lui, Severus con delicatezza accarezzò l'animale che subito dopo scomparve nell'aria .
" Ti amo... Ti amerò per sempre".

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 15 ⏰

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