La notte del quarto giorno sentì uno strano rumore provenire dalla strada. Così mi alzai da letto per guardare dalla finestra. C'erano tre persone incappucciate a cavallo che si fermarono proprio sotto casa mia.
Mio padre uscì preoccupato. Una delle persone gli fece vedere un simbolo e mio padre si inginocchiò. Mi preoccupai e tornai dentro per non farmi vedere da quegli uomini. Bisbigliai qualcosa a mia mamma che stava dormendo: "mamma, mamma...sei sveglia? Ci sono degli uomini giù...sono preoccupato..."
Una delle persone incappucciate mi raggiunse ma io feci in tempo a chiudere la porta della stanza. Uno strano silenzio avvolse la casa. Ero accovacciato con la schiena contro la porta di legno. Il cuore mi batteva a mille. Pensai fosse arrivata la mia fine. Fino a quando una voce soave dietro alla porta si rivolse a me:
"Sei l'eletto Arturo. Sei l'unico rimasto in gioco. Sei stato il solo ad aver dimostrato di volermi per amore e non per la corona ed il blasone. Sei stato l'unico a superare l'undicesima fatica. Ora ti manca la dodicesima fatica: sposarmi, esser Principe e futuro Re. Sei pronto?"
Era Greta.
Aprì la porta e lei era inginocchiata davanti a me con le lacrime agli occhi dalla felicità.
"alzati in piedi Principessa, questa dodicesima prova non sarà per me una fatica ma la mia gioia più grande"
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Le dodici fatiche di Arturo
AdventureUn giovane ragazzo di nome Arturo, di un piccolo paese medioevale, vive la sua vita normale fino a quando il Re in persona comunica un avvenimento straordinario. Il ragazzo che supererà le "dodici fatiche" diventerà Principe e potrà sposare la figli...