𝖒𝖔𝖗𝖙𝖊

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"Juuzou, se tu dovessi morire...io sarei triste."

morte.
quella era l'unica parola che affogava i pensieri del ragazzo.
Juuzou suzuya.
un ragazzo apparentemente pazzo, capelli bianchi fermati da cinque forcine, vestiario stravagante, personalità sadica e spietata.
per lui la morte era una cosa naturale e normale. Ogni giorno muoiono milioni di persone. perché dovrebbe essere triste per una cosa del genere?
Juuzou gli altri non li capiva.
non gli importava di niente, non gli importava se lo avessero chiamato mostro, non gli importava se avrebbe portato il peso sulla coscienza di aver ucciso delle persone. La morte per lui è insignificante.

e allora.. perché in quel momento prova una strana sensazione al petto?
Juuzou è seduto in un angolo della stanza, ricordandosi del suo partner di lavoro Shinohara-san.
ricordandosi delle sue parole.
ricordandosi del modo in cui lo ha accolto fin dal primo incontro.
del modo in cui ha accettato la sua follia.

perché?
perché?
perché tutto ciò era così fottutamente triste? perché non può semplicemente dimenticarsi di lui?
perché dovrebbe piangere per la morte di qualcuno?

nella sua vita da diciannovenne aveva ucciso tanti ghoul, tanto da ricevere il riconoscimento come uno dei migliori membri della CCG.
non ha mai provato un singolo sentimento verso nessuno di loro, l'unica emozione che le uccisioni gli trasmettevano era la spietatezza. perché sì, non aveva pietà per loro come per nessun altro.

e allora, perché quando ha visto il corpo di Shinohara-san cadergli davanti si è sentito così vuoto?
perché?
provare sentimenti forse non era così sbagliato.
la morte, che fino ad allora ha sempre visto come normalità, gli ha provocato dolore. ancora più dolore di quando la "madre" lo trascinava con violenza. Ancora più dolore di quando impugna ago e filo e si trapassa la pelle.
dolore è quello che provava in quel momento.
il ragazzo ha le mani tra i capelli e trema di paura. paura di non farcela. paura del mondo. paura di sé stesso.
come ha potuto essere così insensibile?
come?
dopotutto però, non aveva bisogno di scusarsi.
perché dovrebbe scusarsi per essere stato un mostro, quando nessuno si è scusato per averlo trasformato in uno di essi?
perché dovrebbe scusarsi quando la madre lo ha torturato ogni giorno fino allo sfinimento?

no.
scusarsi era sbagliato.
Juuzou avrebbe voluto ringraziare però. ringraziare Shinohara-San. ma ormai era troppo tardi per farlo.
Juuzou si reca sul tetto dell'edificio in cui era, osservando il cielo notturno con le sue stelle. Il vento gli sposta i capelli bianchi come la neve d'inverno, mentre i suoi occhi si riempiono di lacrime e lancia un urlo di disperazione.

i piedi sono a ridosso della fine dell'edificio.
quando il ragazzo si calma, tira un sospiro e traballa sul cornicione. pronuncia una frase, quasi sussurrata:

<<sto arrivando, Shinohara-san! >>

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 13, 2020 ⏰

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