L'ombra che ci unisce

Capitolo 6: rapina

Divento completamente pallido e inizio a sudare freddo, immediatamente mi metto a terra e mi sposto un po' a lato cercando di non essere d'intralcio, osservo con attenzione i due uomini, uno era molto alto e sottile mentre l'altro sembrava più robusto e tozzo, erano completamente vestiti di nero e indossavano due inquietanti maschere da clown da cui si riuscivano a vedere solo gli occhi, in mano tenevano due grosse pistole nere e nei loro occhi non si leggeva la minima traccia di pietà o rimorso.

Si avvicinano puntando le armi addosso a me e al cassiere lì vicino, sento un lieve suono provenire dal bancone, una specie di click, probabilmente l'uomo al bancone era riuscito a premere il pulsante per chiamare la polizia, o almeno così speravo.

I rapinatori iniziano a urlare ordini, uno di loro si avvicina alla cassa e obbliga l'uomo ad aprirla e a versare tutti i soldi in un sacco, assieme ad essi chiedono anche tantissimi medicinali comuni, probabilmente utili per sintetizzare delle droghe, l'uomo anche se esegue ciò che i criminali gli chiedono lo fà molto lentamente con le mani che tremano.

Il sacco in poco tempo viene riempito del tutto e l'uomo spara in testa al cassiere, il mio tremore aumenta e sento il sudore freddo colarmi sulla tempia.

Resto immobile e cerco di non essere notato, dopo pochi minuti inizio a sentire in lontananza le sirene della polizia e sospiro di sollievo, i due criminali iniziano a agitarsi e si guardano negli occhi, dopo un lieve cenno dal tipo più magro il ragazzone robusto mi solleva e mi mette davanti a loro come scudo, prima ancora che potessi provare a ribellarmi sento la canna della pistola puntata contro la mia tempia..

Sarebbe finita così la mia vita? Un colpo di pistola da un rapinatore qualunque?